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Lazio

Lazio: il Lago di Bolsena

Un itinerario di 160 chilometri dal borgo medioevale di Orte alla panoramica Montefiascone, dal lago di Bolsena alla incredibile Civita di Bagnoregio, 'la città che muore', aggrappata su uno sperone di roccia

Lazio: il Lago di Bolsena
Sulle rive del lago
Sulle rive del lago In passato lo chiamavano «il lago contadino» perché non aveva né industrie né inquinamento, e le coltivazioni intorno lambivano l'acqua e le spiagge. Ancora oggi le acque blu del Lago di Bolsena sono limpide e trasparenti e il paesaggio circostante è incontaminato, ricco di campi, di boschetti, di viti, di ulivi e di stradine serpeggianti.

Il nostro itinerario parte da Orte, potente comune medievale, e si inoltra nella campagna romana verso il laghetto di Vladimonio, un tempo sacro ai romani, per raggiungere Bomarzo, con il suo cinquecentesco «parco dei mostri». Inoltrandoci tra le morbide colline, si raggiunge Montefiascone, che si affaccia sul ciglio di un cratere vulcanico a 635 metri sul livello del mare e costituisce un autentico balcone naturale su Bolsena, che è il maggior lago di origine vulcanica in Italia.
Si compie poi il periplo dell'enorme specchio d'acqua, fino a raggiungere l'antica città etrusca che porta lo stesso nome del lago. Infine, Civita di Bagnoregio, denominata «la città che muore», perché è stata abbandonata da quasi tutti i suoi abitanti e rischia di scomparire a causa dell'erosione. Arroccata su un'isola di tufo in mezzo ad un paesaggio spettacolare di calanchi, Civita è accessibile soltanto attraverso un lungo ponte pedonale e i beni necessari vengono ancora trasportati a dorso di mulo.


La gastronomia locale offre molte prelibatezze soprattutto a base di pesce di lago: tra i piatti tipici ci sono la «sbroscia», che è una gustosa zuppa di pesce, l'anguilla, la tinca a porchetta con patate e finocchietto selvatico, il fritto misto con filetti di persico e tranci di luccio. E poi, ancora, brodo di tinca, coregone alla bisentina (tipico di Montefiascone), luccio al forno, ma anche prosciutti di cinghiale e pappardelle con la lepre. A Montefiascone è d'obbligo assaggiare il vino doc Est Est Est!, mentre a Gradoli viene prodotto il famoso Aleatico.
Le strade sono in ottime condizioni e, compresa la deviazione per il laghetto di Vladimonio che comporta qualche centinaia di metri di strada bianca, si possono percorrere con qualsiasi tipo di moto. Anche i rifornimenti di carburante sono frequenti, per cui l'itinerario non presenta particolari difficoltà. Il percorso, di 160 km, si copre in due ore e mezza, ma occorre considerare il tempo per visitare almeno il Parco dei Mostri di Bomarzo e il borgo di Civita di Bagnoregio. Oltre, naturalmente, ad una bella sosta rigenerante sulle sponde del lago di Bolsena: è preferibile, dunque, preventivare almeno un week-end.
Si parte dalla città Orte, che si raggiunge in pochi minuti dall’omonimo casello dell’autostrada del Sole: antico centro dell’epoca dei Comuni, Orte si staglia fin da lontano, abbracciata dalle antiche mura e addossata su uno sperone di tufo che domina la Valle del Tevere. Visitando il caratteristico borgo non si può fare a meno di sorprendersi al pensiero che nel 1330 questo piccolo centro mercantile contava un numero di abitanti maggiore rispetto a Roma! Si procede su una strada alberata per Bassano Scalo e poi, in aperta campagna, si raggiunge il «sacro lago Vladimonio», che oggi è un minuscolo stagno, ma che in passato fu sacro agli Etruschi e successivamente agli antichi Romani, che vi immergevano le armi con la convinzione che così diventassero invincibili.
Tornati verso Orte, si sale verso Bassano in Teverina e si punta a Bomarzo, piccolo borgo della Tuscia, che in passato fu abitato dagli Etruschi. Da qui si gode una bellissima vista sulla Val Tiberina, e per questo merita una sosta. Conviene programmarsi qualche ora per una visita al Parco dei Mostri, vicino al grandioso palazzo Orsini: nei grandi massi di peperino precipitati dalle vicine montagne vulcaniche sono state scolpite, nel Cinquecento, statue giganti che rappresentano creature immaginarie immerse nel verde del bosco: draghi, sfingi, sirene, satiri, orsi e inquietanti mascheroni.
Costeggiando per un tratto la superstrada, ci si inoltra a Vitorchiano, con la vivace piazzetta, poi si scende a tornanti verso Grotte Santo Stefano e si risale alla panoramica Montefiascone, appoggiata su un colle da cui si domina tutto il lago di Bolsena. Proprio il lago è il prossimo punto di approdo: vi si giunge dalla cittadina balneare di Marta, che è un borgo medievale con la sue caratteristiche case realizzate in tufo. Da qui si vede già lo sperone di lava a picco sul lago su cui sorge la vicina Capodimonte, dominata dalla Rocca Farnese. Capodimonte è anche il punto di partenza per un’escursione alle isole lacustri Martana e Bisentina. Dopo una piacevole sosta sulle sponde del lago (e alla gelateria del porto, alle spalle del rifornimento di benzina), attraverso il passo della Montagna si raggiunge la città di Bolsena, che in passato fu una delle dodici città confederate dell’Etruria (l’antica Velsna) e che oggi offre un centro storico ben conservato, cinto da oltre quattro chilometri di antiche mura, e un bel litorale lacustre, ricco di strutture turistiche.


Attraversata la Via Cassia, procediamo tra i calanchi più belli dell’Italia centrale, dove si erge il centro di Civita di Bagnoregio, definita, anche nella segnaletica stradale, «la città che muore»: isolata sulla cima di una rupe di tufo che l’erosione va lentamente consumando, Civita ci appare circondata da una valle desertica ricca di spettacolari calanchi. In origine Civita era collegata alla vicina Bagnoregio da una striscia di terra che, negli anni, per via di terremoti, erosioni, frane e smottamenti, si è sgretolata, così oggi l’antico borgo è collegato al resto del mondo soltanto da un lungo ponte pedonale, che si può percorrere, tutt’al più, a dorso di mulo. Attraversare il viadotto è obiettivamente faticoso, ma ne vale la pena, perché nel borgo di Civita si respira un’atmosfera fuori dal presente.
Il nostro itinerario volge al termine, ma prima di riprendere l’autostrada A1, all’altezza del casello di Attigliano, c’è ancora da divertirsi sulle stradine che serpeggiano allegramente verso Graffignano, in mezzo ad una campagna che, per fortuna, ancora non ha fatto le spese dell’industrializzazione.
 

il Palazzo Orsini, costruito tra il 1525 e il 1582, oggi sede del Municipio e ricco di affreschi, e il Parco dei Mostri, in Località Giardino. Aperto tutto l’anno, dalle 9 al tramonto. Per informazioni: APT di Viterbo, Tel. 0761-234795.

Montefiascone: Chiesa di San Flaviano, del XII secolo, con la facciata a tre arcate gotiche. Il monumento è famoso per essere una «doppia chiesa»: quella inferiore, orientata inversamente rispetto a quella superiore, è a tre navate, e sulla destra si trova la tomba di Giovanni Fugger, la cui morte fu legata al famoso vino Est Est Est! Inoltre: il Duomo, che domina tutta la cittadina, con la sua grandiosa cupola, la cui costruzione risale al Cinquecento; della stessa epoca è anche il Monastero di San Pietro, in Via Largo San Pietro, 31 (Tel. 0761-826066), che ancora oggi è centro di spiritualità e di ricerca.


la «Cannara», costruzione medievale a cavallo del fiume Marta, a circa 1 km dal lago di Bolsena. Fu realizzata per catturare vivo il pesce, in particolare le anguille, in transito tra lago e mare. Persino Dante Alighieri cita nella sua Divina Commedia i peccati di gola di Papa Martino IV, che gustava le anguille della Cannara affogate nella Vernaccia. Interessante anche il Museo di Archeologia Preistorica, con interessanti reperti provenienti dai villaggi di palafitte rinvenuti nel lago di Bolsena.

Capodimonte:
le isole Martana e Bisentina. Martana, oggi disabitata, in passato vide prigioniera Amalasunta, figlia di Teodorico, che fu annegata nel lago nel 535 d.C. Tra la fitta vegetazione restano le rovine di una chiesa del IX secolo e di un castello. L’isola Bisentina dista 3 km da Capodimonte ed è proprietà privata dei principi Del Drago, a cui ci si deve rivolgere per una visita (Tel. 0761-799393). Accanto allo splendore del paesaggio naturale, un convento del Quattrocento e una chiesa alla cui edificazione partecipò anche il Vignola.

Bolsena: il Castello Moneldeschi, che domina il borgo e il lago. Fu costruito tra il XIII e il XIV secolo e appartenne ai principi Spada e ai Del Drago. Oggi ospita il Museo Territoriale del lago di Bolsena, con una sezione dedicata alla geologia del territorio e alla preistoria. Per informazioni: Tel. 0761-798630.

Civita di Bagnoregio: la Chiesa di San Donato la cui facciata risale al XVI secolo; all’interno, affreschi medievali.

Bagnoregio: la Cattedrale, dove si conserva una Bibbia del Trecento.
Bomarzo
Da Vincenzo, Tel. 0761-924545 – Chiuso mercoledì, tranne in estate, che è sempre aperto. Bella terrazza panoramica e cucina casalinga. Anche pizzeria.
Bassano in Teverina
Osteria del Drago, Via Belvedere, Tel. 0761-407548. Chiuso lunedì e martedì. Specialità: antipasto con focaccia al prosciutto e pastasciutta con vari tipi di verdura. Montefiascone
Dante, Via Nazionale, 2, Tel. 0761-7610638. Chiuso martedì. Cucina locale e ambiente familiare. Marta
La Taverna degli Etruschi, Via della Spiaggia, 3 – Tel. 0761-871515. Chiuso martedì. Si trova sull’arenile del lago di Bolsena. Specialità: piatti a base di pesce. Anche pizzeria. Bolsena
Da Picchietto, Via di Porta Fiorentina, 15 – Tel. 0761-799158. Chiuso lunedì. Specialità: pesce di lago. Caratteristico, in un edificio del Trecento con un giardino interno.

Bagnoregio
Da Fidanza, Via Fidanza, 25 – Tel. 0761-793444. E’ un albergo a due stelle nel centro storico. Anche ristorante.
Capodimonte
Riva Blu, Viale Regina Margherita, 7 – Tel. 0761- 870255. Sul lago, ha 15 camere ed è anche ristorante.
Bolsena
Columbus sul lago, Via Colesanti, 27 – Tel. 0761-799009. Immerso nel verde, a pochi passi dal centro e dal lago. C’è anche un ristorante, “La Conchiglia”.

Bomarzo
La Quercia –Tel. 0761-924299-Anche ristorante e pizzeria.
Orte
La Chiocciola – Tel. e Fax 0761-402734. Usciti dalla A1 al casello di Orte si svolta a sinistra verso la città. Dopo 3 km si segue per Amelia e, percorsi 300 metri, si svolta a sinistra per Penna in Teverina. L’azienda è dopo 3,5 km, in località Seripola. C’è anche una piscina.
Erboristeria «Ora et Labora» . Monastero Santuario di Santa Maria delle Grazie, Via delle Grazie, 9 – Orte – Tel. 0761-403267. Tisane, erbe officinali, miele, propoli e altre erbe locali.

Azienda Vinicola Falesco – Via Cassia km. 94,155 – Montefiascone – Tel. 0761-827032. Produzione dell’Est Est Est!, Falesco e Poggio dei Gelsi.

Oleificio 2 P, Via Contadini, 55 – Montefiascone – Tel. 0761-820495. Produzione di vino lavorato a freddo con mola in pietra.

Cantina Montefiascone, Via Garbini, 73 – Montefiascone – Tel. 0761-261130. Produzione propria di vini.

Mercatino dei ricordi, Lungolago – Capodimonte – Tel. 368-3201263. La seconda e la quarta domenica di ogni mese.

Podere Santa Cristina – Bagnoregio, km.1 – Tel. 0761-288298. Olio, vini e prodotti ovini e caprini.
Caprio Giuseppe, Via Solferino della Battaglia 1, Montefiascone - tel. 0761-823859 Fax. 0761.824434. Assistenza, ricambi, aperto sabato mattina

Fantauzzi Tonino, Viale G. Mazzini 5, Attigliano (TR) - tel. 0744-994765. Assistenza, ricambi plurimarche, servizio gomme, aperti sabato mattina e pomeriggio

Jacoponi Antelio, Via Borghesi Oreste 26 – Montefiascone (VT) - tel. 0761-826167. Ricambi, assistenza per piccole riparazioni, aperti sabato mattina e pomeriggio.

Piscopo Roberto, Via Divino Amore 96, Bagnoregio (VT) - tel. 0761.760064 – 0761-793357. Assistenza, ricambi plurimarche, assistenza gomme, aperto sabato mattina.

Mingarelli Sebastiano, - Piazzale Diaz, 17, Valentano - Tel. 0761-453577. Centro assistenza Honda, Jamaha, Piaggio, Kymnko. Offina aperta sabato mattina, il negozio anche sabato pomeriggio.
La città di Bolsena
Vitorchiano
Lago Vladimonio
Lago di Bolsena
Montefiascone
Orte
Verso Civita di Bagnoregio
Intorno al lago Vladimonio
La città di Bolsena
Vitorchiano
Montefiascone
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Calanchi
Bomarzo
Verso il Lago Vladimonio
Capodimonte
Lago di Bolsena
Lago di Bolsena
Civita di Bagnoregio
Capodimonte
Lago Vladimonio
Capodimonte
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