Lazio
Lazio: la Valle del Treja
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Un itinerario di 140 chilometri tra armoniosi paesaggi e lo splendido bacino lacustre di Bracciano: strade collinari, panoramiche e divertenti, e clima mite anche in inverno
La zona intorno al Lago di Bracciano è una delle più suggestive e ricche di attrattive storiche e naturalistiche di tutto il Lazio. Inoltre, "dettaglio" non da poco, qui le strade tutte curve e saliscendi costituiscono un punto di riferimento dei motociclisti romani, che nei fine settimana le eleggono per allegre "smanettate", così come per gite tranquille.
In questo secondo caso si ha anche il tempo per ammirare anche le bellezze paesaggistiche.
Le alture che circondano il lago di Bracciano e il borgo medievale di Calcata non sono elevate e consentono di avventurarsi anche nelle stagioni più fredde.
L'itinerario parte dalla zona archeologica Lucus Feroniae, a due passi dall'autostrada Roma-Firenze, e si inoltra nel bosco attraverso l'antica strada percorsa, centinaia e centinaia di anni fa, dalle popolazioni dei Falisci. Si arriva così a Faleria, e al suo imponente castello degli Anguillara, mentre a poca distanza, c'è il borgo medievale di Calcata, che vanta una storia singolare: abbarbicata su una rupe, era stata abbandonato dalla popolazione prima dell'ultima guerra per i frequenti crolli della rupe tufacea, che hanno indotto gli abitanti a costruire "Calcata nuova" a meno di 2 km. . Ma il caratteristico borgo, anziché spopolarsi, ha iniziato una fase nuova, complice il boom economico e la fuga dalle città. Ad occupare l'antico borgo sono poi pittori, scultori, poeti, personaggi alternativi e artisti in genere, italiani e stranieri, che hanno saputo ridare vita alle case e alle botteghe. Così, ora, le strade di Calcata ospitano esposizioni artistiche e caratteristici negozi di artigianato oltre a curatissimi ristoranti tipici, mentre le abitazioni sfoggiano davanzali fioriti e tralci d'edera, con un risultato scenografico che gli inglesi definirebbero "molto pittoresco".
Lasciando Calcata, avvolta da un paesaggio naturale ricchissimo, con la fertile valle del fiume Treja, si procede verso un panorama completamente diverso e a breve distanza si inizia a costeggiare il cristallino lago vulcanico di Bracciano che, per le sue vaste dimensioni, piacerà anche a chi non ama i laghi per la loro "finitezza". Nei pressi si trova un altro specchio d'acqua: il lago di Martignano, anch'esso vulcanico, ma piccolissimo e raggiungibile soltanto a piedi, perché divenuto "zona protetta" per la sua importanza naturalistica. Per tornare verso l'autostrada, invece, ci si imbatte nell'autodromo di Vallelunga, che vanta un glorioso passato, e che tuttora è teatro di competizioni sportive importanti: tra le gare motociclistiche, qui si svolge anche la prova italiana del Campionato Europeo di Velocità.
A rendere più gustoso l'itinerario, un'ottima tradizione gastronomica a base di pesce nei dintorni di Bracciano, che rende obbligatoria una sosta presso uno dei molteplici ristoranti che si affacciano sul lago. I prezzi, data la vocazione turistica della zona, non sono propriamente economici, ma ne vale la pena.
L'itinerario, di 140 km, si percorre in circa tre ore e si snoda su strade in buone condizioni. I rifornimenti di benzina self-service sparsi qua e là scongiurano il pericolo di rimanere "a secco".
Altri itinerari
- Lazio: i Monti Lepini
- Fra le cime più alte del Lazio
- Da Ostia a Napoli
Le alture che circondano il lago di Bracciano e il borgo medievale di Calcata non sono elevate e consentono di avventurarsi anche nelle stagioni più fredde.
L'itinerario parte dalla zona archeologica Lucus Feroniae, a due passi dall'autostrada Roma-Firenze, e si inoltra nel bosco attraverso l'antica strada percorsa, centinaia e centinaia di anni fa, dalle popolazioni dei Falisci. Si arriva così a Faleria, e al suo imponente castello degli Anguillara, mentre a poca distanza, c'è il borgo medievale di Calcata, che vanta una storia singolare: abbarbicata su una rupe, era stata abbandonato dalla popolazione prima dell'ultima guerra per i frequenti crolli della rupe tufacea, che hanno indotto gli abitanti a costruire "Calcata nuova" a meno di 2 km. . Ma il caratteristico borgo, anziché spopolarsi, ha iniziato una fase nuova, complice il boom economico e la fuga dalle città. Ad occupare l'antico borgo sono poi pittori, scultori, poeti, personaggi alternativi e artisti in genere, italiani e stranieri, che hanno saputo ridare vita alle case e alle botteghe. Così, ora, le strade di Calcata ospitano esposizioni artistiche e caratteristici negozi di artigianato oltre a curatissimi ristoranti tipici, mentre le abitazioni sfoggiano davanzali fioriti e tralci d'edera, con un risultato scenografico che gli inglesi definirebbero "molto pittoresco".
Lasciando Calcata, avvolta da un paesaggio naturale ricchissimo, con la fertile valle del fiume Treja, si procede verso un panorama completamente diverso e a breve distanza si inizia a costeggiare il cristallino lago vulcanico di Bracciano che, per le sue vaste dimensioni, piacerà anche a chi non ama i laghi per la loro "finitezza". Nei pressi si trova un altro specchio d'acqua: il lago di Martignano, anch'esso vulcanico, ma piccolissimo e raggiungibile soltanto a piedi, perché divenuto "zona protetta" per la sua importanza naturalistica. Per tornare verso l'autostrada, invece, ci si imbatte nell'autodromo di Vallelunga, che vanta un glorioso passato, e che tuttora è teatro di competizioni sportive importanti: tra le gare motociclistiche, qui si svolge anche la prova italiana del Campionato Europeo di Velocità.
A rendere più gustoso l'itinerario, un'ottima tradizione gastronomica a base di pesce nei dintorni di Bracciano, che rende obbligatoria una sosta presso uno dei molteplici ristoranti che si affacciano sul lago. I prezzi, data la vocazione turistica della zona, non sono propriamente economici, ma ne vale la pena.
L'itinerario, di 140 km, si percorre in circa tre ore e si snoda su strade in buone condizioni. I rifornimenti di benzina self-service sparsi qua e là scongiurano il pericolo di rimanere "a secco".
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Da Fiano Romano a Calcata
Dall’autostrada A1, alle porte di Roma si esce a Fiano Romano e prima del paese ci si imbatte nella zona archeologica “Lucus Feroniae”. Fiano sorge su una piccola altura che domina la Valle del Tevere e in passato ebbe anche un suo porto. In tempi più recenti, è stato feudo di famiglie nobili, come quelle dei Colonna, degli Orsini e degli Sforza, che hanno lasciato la loro testimonianza nel castello che racchiude il borgo.
Si procede quindi in direzione di Civitella San Paolo, che si raggiunge con una breve deviazione: ne vale la pena, perché il borghetto medievale, cui si accede attraverso due portali del Trecento, conserva intatto il suo fascino, ed è considerato uno dei più caratteristici del Lazio. Proseguendo nel nostro itinerario fino a Sant’Oreste, ci si inoltra nel Parco Naturale del Monte Soratte: la strada è alberata e panoramica sulla piana del Tevere e le curve dolci consentono una guida sciolta e spensierata. D’improvviso, Sant’Oreste si staglia nitido, arroccato in cima ad una rupe, a 420 metri di altezza, che si raggiungono con bei tornanti stretti. Il Monte Soratte, in epoche remotissime, quando il Lazio era in parte coperto dal mare, era addirittura un’isola, e tuttora mostra formazioni calcaree tipiche dell’ambiente marino. Numerose le grotte e le cavità verticali, tra cui la Grotta di Santa Lucia, che scende per circa 100 metri ed è il più grande ambiente sotterraneo della regione. Sembra, inoltre, che sulla vetta del Monte Soratte, le antiche popolazioni italiche celebrassero culti pagani, tanto che dove oggi sorge il Monastero di San Silvestro rimangono tracce di un tempio dedicato al dio Apollo.
Ridiscesi dal paese, procedere in direzione Terni sulla statale 3 Flaminia, che si inoltra fra i campi coltivati e costeggia la ferrovia. A meno di 5 km si prende il bivio sulla sinistra per Faleria e Calcata: è la provinciale Falisca, che si inoltra tra alberi d’alto fusto e ulivi. Qui siamo nel Parco Regionale della Valle del Treja, uno dei luoghi più selvaggi e incontaminati del Lazio, con gole e pareti di tufo a strapiombo. La vegetazione è ricchissima: lecci giganteschi che si alternano a querce e noccioli e, lungo il fiume Treja, che è un affluente del Tevere, felci, salici, pioppi e scenografici canneti. Il parco è anche una miniera di reperti archeologici: i più antichi risalgono addirittura a 40.000 anni fa.
Faleria sorge su un colle di tufo di forma triangolare scavato dalla confluenza del torrente Treia stesso e del torrente Mola, a 200 metri sul livello del mare, e si caratterizza per il Castello, oggi in stato di abbandono, della famiglia Anguillara, a cui il paese appartenne dal XII secolo,. Il paese è di vocazione agricola, ma le campagne coltivate a vigneto e oliveto sono destinate solo a produzione locale: solo le nocciole vengono esportate su vasta scala.
Proseguendo sulla provinciale Falisca, in pochi minuti si raggiunge Calcata, frequente meta delle gite fuori porta dei romani, intrigati dall’architettura feudale del borgo, magnificamente conservato, e dai ritmi lenti della vita del paese, dove il transito è consentito rigorosamente a piedi. L’interno del borgo, infatti, è costituito da stradicciole e vicoletti di dimensioni lillipuziane, su cui si affacciano piccole case caratterizzate da scalette ripide e finestre con tendine smerlate, mentre i negozi di arte e di artigianato traboccano di curiosità e di manufatti. Qui si respira un’atmosfera fuori del tempo, e le persone che s’incontrano denotano un’aria felice: sembra che i loro pensieri vaghino molto lontano. Lasciando Calcata e procedendo verso la Via Cassia, si incontra Mazzano Romano, centro del parco regionale della Valle del Treja, interessante per il borghetto medievale, percorso da un’unica via principale a forma di anello, che collega gli isolati. A pochi minuti si trovano le Cascate del Monte Gelato, inserite in un ambiente naturale selvaggio di rara bellezza. La forte suggestione delle cascate è stata utilizzata dagli anni Sessanta per l'ambientazione di alcuni film a carattere epico-mitologico e western.
Da Trevignano a Capena
Attraversata la Via Cassia, il paesaggio cambia repentinamente: la fitta vegetazione cede il passo ai campi e la strada si presenta come un lungo viale alberato, poco curvilineo ma spettacolare, per la presenza dell’immenso specchio d’acqua azzurrissima e cristallina che compare davanti all’improvviso: è il lago di Bracciano, molto apprezzato dai romani, ma non tanto da rischiare il sovraffollamento, neanche in estate. Mentre ci si avvicina al lago, si può misurarne visivamente l’ampiezza: con i suoi 57 km quadrati è il secondo lago del Lazio. Le sue origini sono vulcaniche, e l’acqua colma alcuni crateri dei monti Sabatini. A rendere spesso mosse le sue acque, molteplici sorgenti e torrentelli, che rendono fertile la terra circostante. Il vento forte fa quasi parte integrante del paesaggio.
Cominciando a costeggiare il lago, il primo centro che incontriamo è Trevignano, che sorge su un cratere secondario di un antico vulcano, a ridosso di una roccia di basalto. Nel Medioevo fu un castello importante: un’antica leggenda narra che le sue case sono state costruite a somiglianza della città italica di Sabazia, che sarebbe stata sommersa dal lago (che, infatti, in passato veniva chiamato Lacus Sabatinus). Di certo, nel Medioevo tutta l'importanza di Trevignano doveva consistere nel lago, la cui profonda insenatura presso la città può far considerare lo specchio d’acqua quasi come un golfo indipendente dal grande lago “Sabatino”
Attraversata Trevignano, e continuando a costeggiare il lago, che si fa sempre più vicino alla strada, si giunge subito al bivio per la cittadina di Bracciano, che si raggiunge al termine di una breve salita. Colpisce subito la mole del Castello Orsini Odescalchi, che sorge dove, nell’antichità, si trovava la fortezza dei prefetti di Vico, poi soppiantati dagli Orsini, che dal 1470 iniziarono a costruire lo straordinario castello.
Ridiscesi da Bracciano, che gode di un magnifico panorama sul lago, si raggiunge Anguillara Sabazia che, oltre al contesto naturale in cui è inserita, ci offre ancora la sua struttura medievale a borgo fortificato, all'interno del quale si trovano antichi palazzi e chiese. D’obbligo una passeggiata per i vicoli, alla scoperta di angoli suggestivi, che raccontano un passato ancora tangibile.
Da Anguillara si seguono le indicazioni per il lago di Martignano. La strada è in pessime condizioni per le buche e si tira quasi un sospiro di sollievo quando inizia lo sterrato, che in realtà è una strada bianca, che si snoda per 3 km, ed è percorribile anche con moto stradali (soprattutto se avete già deciso di cambiare i pneumatici!). La zona è deserta, se si esclude la presenza di due fattorie, e particolarmente suggestiva per il senso di solitudine che ispira. Il lago di Martignano è protetto da un cancello che consente solo il transito pedonale, ma dal parcheggio la passeggiata è breve.
Tornati sulla provinciale, ci si dirige verso la Via Cassia. Ci aspetta un’altra parte molto panoramica dell’itinerario, perché costeggiamo ancora il lago, e questa volta molto da vicino: è sufficiente accostare la moto per trovarsi già sulle rive del lago, popolato da anatre e cigni. La vegetazione è rigogliosissima, tra pini, canneti e macchia mediterranea. Raggiunta la Via Cassia, la imbocchiamo per meno di 1 km e prendiamo subito la deviazione per Campagnano. Passiamo davanti all’autodromo di Vallelunga e poi, con un breve tratto di spassose curve, si arriva al paese, che in passato fu un forte antico: al sud delle colline ove sorgeva il castello, infatti, era stato costruito un fossato di difesa, che è stato ricolmato con la costruzione del palazzo comunale e dalla piazza moderna.
A questo punto l’itinerario diventa tutto da… percorrere, ed è frequentatissimo dai motociclisti. La provinciale si snoda in un bel misto stretto fino alla Flaminia e il susseguirsi di curve è talmente divertente che non c’è tempo per guardare il paesaggio. Passata Mortlupo, si procede per Capena, nota per i suoi lavori artigianali in ferro battuto. L’itinerario finisce qui. L’autostrada dista solo 6 km.
Chilometraggi e tempi
Da non perdere
Fiano Romano
Mazzano Romano – Il parco regionale della Valle del Treja, con le profonde gole scavate dal fiume nel tufo e ricoperte da folta vegetazione. Con un breve cammino si raggiungono le Cascate del Monte Gelato, che offrono uno spettacolo di selvaggia bellezza. Per gite organizzate contattare la sede del Parco: tel. 06/9049925
Faleria –. L’antico borgo, ai lati della Via Falisca, disabitato dagli anni Settanta.
Calcata – Imperdibile la visita al borgo medievale.
Trevignano –.I resti del Castello, costruito in posizione dominante a difesa del paese edistrutto nel 1496 da Giovanni Borgia durante un assedio di Papa Alessandro VI, il Museo Etrusco, presso il Palazzo Comunale; il pregevole borgo medievale, rimasto intatto; il lungolago, con platani secolari.
Bracciano – Il Castello Orsini-Odescalchi, che rappresenta uno dei più imponenti esempi di architettura militare del Rinascimento e, con l'intatto borgo medioevale, forma un connubio in grado di proiettare il visitatore indietro di secoli. Il castello si presenta oggi completamente arredato con mobilio antico e al suo interno conserva pregevoli affreschi risalenti al XV e XVI secolo. Per informazioni: Tel. 06/99802379
Vigna di Valle - Il Museo Storico dell’Aeronautica Militare, presso l’Aeroporto di Vigna di Valle, a Bracciano. Tel. 06/99801155/6 Ingresso gratuito. Orari: dal 1° giugno al 30 settembre: ore 09.30 - 17.30; dal 1° ottobre al 31 maggio: ore 09.30 - 16.30
Chiuso nei giorni di Capodanno, Pasqua, Natale e tutti i lunedì feriali.
Anguillara – La porta principale, costruita nel XVI sec. con il classico arco a bugne, uno spessore di ben 5 metri e con in cima un orologio ancora funzionante; la Fontana delle Anguille; il Palazzo Baronale Orsini, oggi sede del Comune. Il palazzo, costruito nel secolo XV, contiene pregevoli affreschi della scuola del Raffaello.
Alle spalle del Palazzo Baronale, i bastioni della Fortezza e il torrione merlato della Rocca, un tempo adibita a carcere e oggi divenuta sede del Museo della Civiltà contadina e delle Tradizioni Popolari. I portali delle abitazioni sono una delle più belle caratteristiche di Anguillara: sono spesso arricchiti da uno stemma araldico della famiglia oppure da un monogramma che indicava l'appartenenza ecclesiastica della abitazione. Infine, la Villa Claudia che risale al I secolo a. C., e i cui resti sono stati riportati alla luce nel 1934 e sono visibili accanto al moderno stabilimento idrominerale dell’Acqua Claudia, alle porte di Anguillara.
Il lago di Martignano – Circondato da una fitta vegetazione di alto fusto, ha una profondità di 50-60 metri ed una superficie di 240 ettari. Non ha immissari naturali e le uniche fonti di alimentazione sono le sorgenti naturali e le acque piovane. La strada conduce fino a 400 metri dal lago, poi si deve proseguire a piedi per un sentiero abbastanza ripido attraverso il bosco. Arrivati alla spiaggia sembra di trovarsi in luogo incantato, completamente immersi nella natura. L’unico rumore è quello delle acque del piccolo lago.
Campagnano – L’autodromo di Vallelunga, la Porta Romana del '700, che domina piazza Regina Elena, Palazzo Venturi, dell'800, sormontato da una torre neogotica. Alla fine del Corso, il Palazzo Municipale, la Chiesa del Gonfalone ('500) con la torre dell'orologio (XIX sec.). Al centro la Fontana dei Delfini (XVI sec.), sormontata dalla campana, simbolo del paese.
Morlupo – Il borgo medievale rimasto intatto e detto “Mazzocca”, il Castello trecentesco degli Orsini.
Capena - I ruderi dell’antico abitato di Capena sul colle della “Civitucola” e.le numerose necropoli che lo circondano. Da vedere anche l’area archeologica Lucus Feroniae e il museo che ospita statue, colonne, capitelli, vasellame e utensili recuperati nei recenti scavi e ancora ben conservati (risalgono al I secolo d.C.). Feronia era un’antica divinità italica protettrice della salute e delle messi e il santuario era visitato da etruschi, falisci e romani. Fu saccheggiato da Annibale nel 211 a.C., ma successivamente intorno al santuario sorse un grande insediamento. L’ingresso è gratuito. Orario di apertura: dal martedì alla domenica, dalle 8.30 alle 19.30.
Dove mangiare, dove dormire
Ristoranti
La gastronomia della Valle del Tevere e del Treja è nota per le fettuccine al sugo con rigaglie di pollo, la polenta con spuntature di maiale, l’abbacchio alla cacciatora ed i carciofi alla giudia. Tra i dolci: le ciambelle all’anice, i “cacioni” (a base di pasta frolla, miele, zucca, cacao, noce moscata, zucchero). A Fiano Romano, Capena e Morlupo, da assaggiare l’acquacotta con i broccoletti, la zuppa di crescione ed i piatti di funghi, mentre la cucina sul lago di Bracciano è soprattutto a base di pesce, come il luccio, l’anguilla e il persico. Il piatto veramente tipico è il pesce marinato. Si può scegliere il persico reale, l'anguilla, il lattarino, la tinca o il luccio. Il pesce è tagliato a pezzetti, fritto e poi messo a marinare sotto aceto con salvia, rosmarino, limone e sale. Altre specialità sono le fettuccine al sugo d'anguilla, gli spiedini di pesce, l'anguilla alla cacciatora e il coregone ai capperi. Ottimi anche i piatti a base di selvaggina, come gli agnolotti al radicchio, i cannelloni con coniglio e prosciutto. Tra i primi, da ricordare gli gnocchi del bosco e, in autunno, i panzerotti.Impossibile elencare tutti i locali meritevoli di una sosta: sono numerosissimi. Proviamo comunque a darvi qualche indicazione.
Da Romano, Sant'Oreste Scalo - Tel. 0761/508660
Pizzeria "Soratte" - Via A. Farnese, 3 - Sant'Oreste - Tel. 0761/578198
I Tre Monti da Adolfino, Piazza Roma 11, Calcata - Tel. 0761/587998. Chiuso il Martedì. Caratteristico ristorante all'ingresso del villaggio. Il gestore è di Calcata, ed è famoso per le fettuccine ai funghi porcini, le tagliatelle cacio e pepe e lo spezzatino di Cinghiale.
La Piazzetta Via San Giovanni 47, Calcata - Tel. 0761/588078. Chiuso il lunedì.Cucina creativa, alla brace. Specialità: porcini e carni locali, tra cui la bistecca di bufalo. In estate pesce (si consigliano i tagliolini al nero di seppia).
La Grotta dei Germogli da Pancho, Calcata - È un locale molto particolare, situato in una grotta e gestito da un’associazione culturale di vegetariani. Non a caso la cucina si basa su piatti vegetariani di germogli.
La latteria del Gatto Nero, Calcata - È un altro locale gestito da un’associazione culturale, che dispone anche di diversi spazi espositivi. Anche creperie e cucina internazionale.
Il Graal - Antico Borgo, Via Garibaldi 9, Calcata - Tel. 0761/587666.Cucina alla brace e pasta fresca fatta in casa.
La Molaccia, Via San Biagio, 2, Anguillara - Tel. 06/99607037 Chiuso la domenica sera e il lunedì. Ristorante tipico nel centro storico di Anguillara, dove è possibile gustare piatti a base di pesce sia di mare sia di lago, piatti a base di carne e vini selezionati.
Pizzeria Il Nocchieto, Via Lago di Orta, 3, Anguillara - Tel. 06/9995512, 348/9694567 - Vasta scelta di pizze, tutte cotte con forno a legna. Dispone anche di un'area all'aperto per il periodo estivo. Chiuso il lunedì.
Borricella, Via Trevignanese, 20 . Anguillara - Tel. 06/9968037. Cucina a base di pesce di lago e di mare. Specialità: tonnarelli alla borricella, il luccio all'arancia. Paste fatte in casa, carni alla griglia, pizza napoletana con mozzarella di bufala, sfizi misti, cozze, vongole e frittura di verdure. Il locale si affaccia sul lago e permette di assaporare piatti genuini, paste fatte in casa, la sera anche pizza accompagnata da dolci e una buona carta dei vini
Acquarella, Via Anguillarese, Trevignano - Tel. 06/9985131 – Specialità: pesce. Entrata privata sul lago. Chiuso il martedì-
Paradiso sul Golfo, Via Garibaldi, 91, Trevignano - Tel. 06 9999024 - Si affaccia con un'ampia terrazza panoramica direttamente sul lago. La pasta è prodotta artigianalmente e, per i più golosi, si trovano dolci tipici trevignanesi preparati in casa.
Trattoria Paoletto, Via Provinciale, 34 (bivio per Capena), Capena - Tel. 06/9085945. Con una sala tipica con camino per le carni alla brace. Posti all'aperto già in primavera.
Il Baccanale, Via Cassia km 29,200, Campagnano - Tel. 06/9041380 - Specializzato nella cucina locale e regionale e nella carne alla brace.
Alberghi
La zona è molto turistica, quindi ricca di strutture alberghiere, che si equivalgono quanto a servizi e prezzi. Ci limitiamo, quindi, a segnalarvene qualcuno, solo perché particolare, oltre a qualche agriturismo.
Calcata
Associazione "I Sensi della Terra" Via San Giovanni, 1
01030 – Tel. 0761/587821 E-Mail: isensidellaterra@calcata.net. L’associazione dispone di due camere nel Borgo di Calcata, in posizione centrale. Le camere hanno ingresso indipendente e accesso indipendente all'unico bagno. Prezzi: L.40.000 a camera (L.60.000 dal 21/12/01 al 7/1/2002). Per i fine settimana è bene prenotare, ma in questo caso si deve pagare anticipatamente mediante conto corrente.
Trevignano
Hotel Residence Il Casale - via Trevignanese km 6.500 - Tel. 06/9985003 - 9985151; email:hotel.ilcasale@tiscalinet.it. È un insieme di 26 casette ognuna con saloncino, camera da letto, veranda e bagno con doccia. Il complesso offre un laghetto, un campo polifunzionale (tennis, calcetto) e due piscine. Nel parco dell'albergo si trovano i resti dell'acquedotto Traiano Paolo del I sec. d.C.
Il Nuovo Torrione - via Garibaldi 69, Tel. 06 9999046
Anguillara
Albergo Ristorante Roma, Via di Domenico, 12, Tel. 06/9968055 - Nel centro storico con vista panoramica sul lago. Ambiente confortevole e cucina a base di gustose specialità di pesce.
Agriturismo
Bed & Breakfast Cariano, Loc. Cariano snc , Via Civitellese km 2,2, Sant'Oreste Tel. 0761/578221 Ospitalità a carattere familiare in un ambiente confortevole, a diretto contatto con la natura. È possibile ospitare la moto in garage. Le camere hanno bagno indipendente con doccia..
Acquaranda - via Provinciale km 6 (vicino al bivio per Anguillara) - Tel. 06 9985301 - cellulare 348 2430329
Villa Katia, Via della Macchia 8, Anguillara Tel. 06/9997143 - Bracciano (RM) Tel. 06/9986694, 347/5476534 - email: patrizi@flashnet.it Immerso nel verde, ideale per chi cerca tranquillità e desidera riscoprire gli antichi sapori della natura. Le stanze sono decorate con caminetti in stile e dispongono di uno spazio esterno riservato.
Officine e concessionarie
Cruciani
Via Tiberina km 19,500, Fiano Romano, Tel. 0765 /455061
Anche officina autorizzata: Mbk, Piaggio, Malaguti. Assistenza, ricambi ed accessori. .
Officina Moto Riparazioni
Viale G. Bruno,55, Fiano Romano, Tel.0765/480287
Motocicli Gap Motor
Via Claudia,65/67, Bracciano, Tel.06/9986773
Moto Spanò
Via Anguillarese 114, Anguillara, Tel. 06/9996766
Anche ssistenza e servizio gomme. Preventivi gratuiti per riparazioni.
TecnoBike srl
Via Anguillarese,22, Anguillara, Tel.06/9996741
Menichini Massimo
Piazza Benedetto Croce, 5, Campagnano - Tel. 06 9044019, 339 2986969 – Anche fornitura ed assistenza pneumatici. Trasporto e assistenza racing in tutti gli autodromi.
Coloni Motor Sport srl
Strada Statale Cassia,Km 34.500, Campagnano, Tel.06/9043008
Power Bike
Piazza B. Croce, 5, Campagnano Tel.06/9044019
Motor Racing Project
Via San Michele, 73, Morlupo, Tel. 06 /9072282
Anche laborazione motori per scooter e moto da competizione.
F.M- Moto Sas
Via Giulio Roncacci, 31 – Morlupo, Tel. 06/9071347
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