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Emilia Romagna

Valle del Savio in Romagna

La terra de' mutôr ha molte curve, fatte apposta per il motociclista: queste si snodano sull'Appennino tosco-romagnolo dove si fondono passione, arte, paesaggio e buona cucina

Curve e tornanti verso il Passo del Barbotto





C'è la Romagna degli smanettoni, dell'autodromo Santamonica di Misano Adriatico, e del Muraglione. Ma sono tante altre le zone divertenti da battere, schivando il traffico dei weekendari o dei pistard più inferociti. Approfittando per una sosta in qualche trattoria o in un localino sperduto, degustando le specialità locali e un calice di Sangiovese o Pagadébit (un vino bianco locale).


Basta surfare sulle colline che separano le vallate quasi parallele che frammentano l'Appennino. La partenza da Forlì in direzione di Predappio è solo un suggerimento, perché in realtà tutta la via Emilia in terra di Romagna, o l'E45 per chi arriva dal lato tirrenico, sono un potenziale nastro di partenza per escursioni di media durata.

Gli ingredienti sono sempre quelli tipici delle vecchie strade provinciali e statali dell'Appennino nord-centrale: tornanti e carreggiate strette, alternate a tratti di maggior respiro dove poter sgranare qualche marcia in più. Sempre e comunque circondati da vegetazione e panorami morbidi, entrando e uscendo da vallate addolcite dai millenni.


di Giuseppe Gori
, foto di Giuseppe Gori








Il giro proposto è di circa 181 km, per una durata complessiva di oltre 4 ore tenendo un passo correttamente turistico.

Si parte da Forlì verso Predappio che si raggiunge dopo una quindicina di km seguendo la S9/ter.

A Predappio si volta a sinistra per Rocca delle Caminate, dove si arriva dopo una gustosa serie di 18 tornanti, serrati e stretti, concentrati in meno di 5 km.

La Rocca, vecchia residenza privata di Benito Mussolini, troneggia sulle due vallate circostanti. All'epoca il duce volle sulla torre un faro che emetteva fasci di luce tricolore visibili a 60 km.

Da qui si prosegue verso Meldola (a 7 km) e successivamente Pian di Spino, Giaggiolo, Pieve Rivoschio, Linaro, Ciola e infine Mercato Saraceno. Ogni paesino incrociato è buono per una pausa da caffè, o una breve visita alle attrazioni locali (a Monte Sorbo c'è una pieve Romanica del '600).

Nel centro di Mercato Saraceno, antica capitale commerciale degli omonimi invasori della Valle del Savio, per il caffè invece non c'è che l'imbarazzo della scelta: cinque bar e una pizzeria si dividono la piazza a pochi metri l'uno dall'altro.

Se siete a corto di carburante c'è anche un self-service Agip (spesso aperto anche di domenica) in direzione di Cesena/Borello, a un chilometro dalla piazza.






Da Mercato Saraceno si prosegue verso un'altra cresta di colline e un'invitante serie di tornanti che portano al Passo di Barbotto.

Il traffico è minimo, e la recente riasfaltura del manto stradale potrebbe invitare ad affondare il gas. Ma attenzione ai ciclisti (numerosi nei week-end) e ai trattori durante la settimana.

Al bivio del passo di Barbotto, si gira a destra verso Perticara, cittadina un tempo importante per l'estrazione mineraria e oggi titolare di un museo specifico. Nei pressi una splendida pineta, fresco ricovero per fuggire la calura estiva o ideale per romantiche passeggiate autunnali. Sempre a Perticara c'è la simpatica Taverna dei Musicisti, il cui nome è già di buon auspicio. Da Perticara a Sant'Agata Feltria (a 9 km, con un bel castello ) c'è giusto il tempo di scaldare le gomme per poi dirigersi, girando a sinistra in direzione Sarsina (a 12 km).

Per una volta, invece di andare a giocarsi l'onore con l'esercito di motard che salgono e scendono il passo di Viamaggio, si procede nuovamente sui saliscendi di questa sponda appenninica. Dirigendosi verso la Toscana e seguendo quindi le indicazioni per Roma, si prende la vecchia statale 71 e si giunge a Quarto (a 6 km) risalendo il corso del fiume Savio.

Dopo Quarto si seguono le indicazioni per Selvapiana e ad Acquapartita si gira a sinistra verso il Passo d'Incisa e Alfero (in tutto meno di 10 km).

Poco dopo aver superato il bivio per Casina si volta a destra per Verghereto e si circonda il Monte Fumaiolo raggiungendo Balze. Da qui si può raggiungere Viamaggio (a 16 km) passando per Pratieghi oppure ridiscendere verso l'Adriatico attraverso Casteldelci e Novafeltria (SS 258), la provinciale per Ponte Verucchio e Santarcangelo di Romagna.

L'itinerario può quindi idealmente concludersi all'Osteria La Sangiovesa, dove la vostra passeggera vi perdonerà una gita con molte curve e tornanti.

Curve e tornanti verso il
Passo del Barbotto
La piazza centrale di Mercato Saraceno
Sulla provinciale verso Perticara
Curve e tornanti verso il
Passo del Barbotto
Sulla provinciale verso Perticara
La piazza centrale di Mercato Saraceno
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