Calabria
Calabria: tra la Sila Piccola e Serra San Bruno
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Il mare è partenza e arrivo di questo viaggio di oltre 350 chilometri in Calabria, dove si attraversano incantevoli strade tortuose immerse nei boschi, piccoli borghi e la natura selvaggia dell'entroterra calabro. Da non perdere, i consigli su dove dormire, dove mangiare, la ricetta del viaggio e una ricca gallery fotografica
Questo viaggio in Calabria parte e si conclude sullo Jonio, ma si srotola nell’interno, sulle colline più basse e poi verso la Sila Piccola, in un’immersione di natura e strade meravigliose. Il mare ammicca scintillante a Cirò Marina, incurante del traffico della statale jonica. Si gira verso San Nicola. Si scollina e la vista si apre sulla valle dai toni ocra di questa terra chiara e argillosa, coperta di cespugli e prati e campi di girasoli. Occorre fare attenzione all’asfalto che risente degli smottamenti e degli assestamenti e mostra spaccature e crepe soprattutto intorno a Melissa.
La strada passa solitaria da San Giovanni in Fiore, arrivando a oltre mille metri di altezza e, dopo pochi chilometri, entrando nel comprensorio del Parco nazionale della Sila. Si costeggia il lago di Ampollino, l’invaso artificiale totalmente all’interno dell’area protetta. Per un pic-nic ci si può approvvigionare al bar che s’incontra poco più avanti. Al proposito, è meglio ricordare che si può fare rifornimento solo nei paesi e non esistono al momento zone self-service. E occorre avere in tasca i contanti: generalmente non prendono i bancomat!
La strada passa solitaria da San Giovanni in Fiore, arrivando a oltre mille metri di altezza e, dopo pochi chilometri, entrando nel comprensorio del Parco nazionale della Sila. Si costeggia il lago di Ampollino, l’invaso artificiale totalmente all’interno dell’area protetta. Per un pic-nic ci si può approvvigionare al bar che s’incontra poco più avanti. Al proposito, è meglio ricordare che si può fare rifornimento solo nei paesi e non esistono al momento zone self-service. E occorre avere in tasca i contanti: generalmente non prendono i bancomat!
Verso le serre calabresi
Le aghifoglie si distribuiscono in vaste pinete, mentre si procede verso Taverna in un tripudio di curve e gimcane sinuose, passando poi Gimigliano. Il nostro giro poi punta il golfo di Squillace, ansioso di rivedere il mare.
Catanzaro Marina è un caotico incrocio di strade, ma dopo pochi chilometri di costa è di nuovo campagna: dopo Montepaone si gira tra campi coltivati, lungo strade dove si sentono solo grilli e cicale. Si sale poi sull’altopiano delle Serre Calabresi, fino a Serra San Bruno. La natura inghiotte ogni cosa, tra gli abeti bianchi e i lecci e i castagni si continua lungo la strada stretta e tortuosa: magnifica sale ancora verso il passo di Pietra Spada.
Si passa Stilo che merita davvero una sosta, sovrastato dai resti del castello Normanno. La discesa verso il mare passa ancora da Badolato, tra basse colline, campi coltivati e cespugli speziati che scivolano fino al turchese del mare.
In queste pagine, oltre alle informazioni essenziali, e alle località da non perdere, potete sfogliare la gallery. Trovate il viaggio completo su Dueruote di Marzo 2015 disponibile subito nella Digital Edition, cliccando qui!
Le aghifoglie si distribuiscono in vaste pinete, mentre si procede verso Taverna in un tripudio di curve e gimcane sinuose, passando poi Gimigliano. Il nostro giro poi punta il golfo di Squillace, ansioso di rivedere il mare.
Catanzaro Marina è un caotico incrocio di strade, ma dopo pochi chilometri di costa è di nuovo campagna: dopo Montepaone si gira tra campi coltivati, lungo strade dove si sentono solo grilli e cicale. Si sale poi sull’altopiano delle Serre Calabresi, fino a Serra San Bruno. La natura inghiotte ogni cosa, tra gli abeti bianchi e i lecci e i castagni si continua lungo la strada stretta e tortuosa: magnifica sale ancora verso il passo di Pietra Spada.
Si passa Stilo che merita davvero una sosta, sovrastato dai resti del castello Normanno. La discesa verso il mare passa ancora da Badolato, tra basse colline, campi coltivati e cespugli speziati che scivolano fino al turchese del mare.
In queste pagine, oltre alle informazioni essenziali, e alle località da non perdere, potete sfogliare la gallery. Trovate il viaggio completo su Dueruote di Marzo 2015 disponibile subito nella Digital Edition, cliccando qui!
Da non perdere
Monaco (Cz)
Parco Nazionale della Sila
A Monaco, frazione di Taverna, si trova uno dei centri visita del Parco, dove reperire le mappe e le informazioni su eventi e approfondimenti. Le attività organizzate e offerte sono molteplici, e vanno dalle escursioni, a cavallo, in mountain bike, a piedi, fino al canyoning e torrentismo, vela e tiro con l'arco. Vi è anche un percorso per visitare le fattorie aperte e la possibilità di utilizzare il trenino del parco, parcheggiando la moto. La ferrovia infatti è attiva con i vecchi locomotori sulle tratte Cosenza - Catanzaro e Cosenza - San Giovanni in Fiore. Nel territorio del parco sono presenti anche cinque musei tematici, aperti da aprile a novembre. Sul sito istituzionale del Parco è possibile trovare tutti i riferimenti per organizzare visita e attività, oltre al calendario aggiornato degli eventi: www.parcosila.it
Lago Ampollino
Escursioni in canoa
Il bacino artificiale del lago Ampollino è immerso nella foresta: fresche e verdi, le sue acque sono ideali per escursioni in canoa. Si possono noleggiare nelle varie strutture turistiche dei dintorni, attrezzate per vari sport.
Stilo (RC)
Palio della Ribusa
Riproposto recentemente, richiama l'antica fiera in cui si esponevano bestie e raccolti. Oggi è una festa di danze e rievocazioni rinascimentali, che si svolge i primi due giorni di agosto.
Per informazioni: www.stilo.asmenet.it
San Giovanni In Fiore (CS)
Festa tradizionale d'agosto
Ogni anno ritorna questa festa tradizionale che vede coinvolti numerosi produttori locali di tipicità e leccornie: i bachi sono disposti lungo le vie del borgo e si può fare shopping tra un evento e l'altro. Per informazioni: www.comune.sangiovanniinfiore.cs.it.
Parco Nazionale della Sila
A Monaco, frazione di Taverna, si trova uno dei centri visita del Parco, dove reperire le mappe e le informazioni su eventi e approfondimenti. Le attività organizzate e offerte sono molteplici, e vanno dalle escursioni, a cavallo, in mountain bike, a piedi, fino al canyoning e torrentismo, vela e tiro con l'arco. Vi è anche un percorso per visitare le fattorie aperte e la possibilità di utilizzare il trenino del parco, parcheggiando la moto. La ferrovia infatti è attiva con i vecchi locomotori sulle tratte Cosenza - Catanzaro e Cosenza - San Giovanni in Fiore. Nel territorio del parco sono presenti anche cinque musei tematici, aperti da aprile a novembre. Sul sito istituzionale del Parco è possibile trovare tutti i riferimenti per organizzare visita e attività, oltre al calendario aggiornato degli eventi: www.parcosila.it
Lago Ampollino
Escursioni in canoa
Il bacino artificiale del lago Ampollino è immerso nella foresta: fresche e verdi, le sue acque sono ideali per escursioni in canoa. Si possono noleggiare nelle varie strutture turistiche dei dintorni, attrezzate per vari sport.
Stilo (RC)
Palio della Ribusa
Riproposto recentemente, richiama l'antica fiera in cui si esponevano bestie e raccolti. Oggi è una festa di danze e rievocazioni rinascimentali, che si svolge i primi due giorni di agosto.
Per informazioni: www.stilo.asmenet.it
San Giovanni In Fiore (CS)
Festa tradizionale d'agosto
Ogni anno ritorna questa festa tradizionale che vede coinvolti numerosi produttori locali di tipicità e leccornie: i bachi sono disposti lungo le vie del borgo e si può fare shopping tra un evento e l'altro. Per informazioni: www.comune.sangiovanniinfiore.cs.it.
I sapori del viaggio
Percorrendo le strade dell'itinerario capiterà spesso di trovare piccole insegne e cartelli sbiaditi a indicazione di aziende agricole e negozi di alimentari: vale la pena di fare qualche sosta gastronomica per assaporare le delizie locali, prodotti tipici. A partire dall'nduja, il salame morbido impastato con abbondante peperoncino, che fa da condimento a moltissimi piatti tradizionali calabresi. Passando poi per il capocollo di Calabria dop, stagionato 15 settimane.
C'è poi la cipolla rossa di Tropea igp, coltivata principalmente in provincia di Vibo Valentia e la patata della Sila IGP, una varietà coltivata sull'Altopiano. Merita una nota il vino Cirò Rosso doc, prodotto da varie aziende vinicole, da degustare e portare a casa. Certo, i prodotti si trovano poi un po' d'ovunque, ma sceglierli e acquistarli dove vengono realizzati è un'occasione imperdibile!
C'è poi la cipolla rossa di Tropea igp, coltivata principalmente in provincia di Vibo Valentia e la patata della Sila IGP, una varietà coltivata sull'Altopiano. Merita una nota il vino Cirò Rosso doc, prodotto da varie aziende vinicole, da degustare e portare a casa. Certo, i prodotti si trovano poi un po' d'ovunque, ma sceglierli e acquistarli dove vengono realizzati è un'occasione imperdibile!
Dove mangiare e dove dormire
Dove dormire
Torre di Ruggiero (Cz)
Agriturismo Creta Rossa
Contrada Giantomasi, tel. 0967 93456;
www.agriturismocretarossa.it
Un bell'agriturismo con ampio giardino e piscina. Le camere sono luminose e ben arredate (foto). Si può anche cenare nel ristorante annesso. Stanze a partire da 35 euro a persona.
Cariati (Cs)
Agriturismo al Grande Gelso
Contrada Sant'Angelo, tel. 0983 91562;
www.algrandegelso.com
Vicino alla spiaggia, propone stanze piacevoli e cene nell'annesso ristorante, dove si cucina con i prodotti dell'azienda agricola di proprietà. In B&B si spendono 25 euro a persona, in bassa stagione.
Taverna (Cz)
Albergo della Posta Villaggio Mancuso, tel. 0961 922033;
www.albergodellaposta.net
Un hotel a quattro stelle in quota, con ristorante e spa interni. Le stanze sono confortevoli e grandi. La doppia, in bassa stagione, parte da 60 euro, colazione inclusa.
Dove mangiare
Bivongi (Rc)
Ristorante La Vecchia Miniera
Contrada Perrocalli, tel. 0964 731869.
Ricavato dai locali dei lavatoi di una vecchia miniera, il ristorante propone la cucina tradizionale: oltre agli antipasti, da non perdere la pasta fatta in casa col sugo di carne di capra e l'agnello alla brace. I dintorni sono particolarmente piacevoli, considerato che il ristorante è circondato dalla foresta. Per la cena, abbondante, si spendono mediamente 25 euro, vini esclusi.
Cariati Marina (Cs)
Ristorante Antico Frantoio
Nel centro storico di Cariati, nascosto tra i vicoli. Da assaggiare i primi e i secondi di carne, realizzati con materie prime locali, cucinati secondo la cucina tradizionale calabrese. I vini sono sia regionali sia di Cirò. Per la cena la spesa media è di 25 euro.
Soverato (Cz)
Ristorante Sombrero
Lungomare Europa, tel. 328 0715176.
A ridosso dell'omonimo stabilimento balneare. propone vasta scelta di piatti di pesce (foto) da accompagnare a vini locali. È anche pizzeria e bar, quindi adatto anche per un pranzo. Mangiando pesce, si spendono circa 30 euro.
Torre di Ruggiero (Cz)
Agriturismo Creta Rossa
Contrada Giantomasi, tel. 0967 93456;
www.agriturismocretarossa.it
Un bell'agriturismo con ampio giardino e piscina. Le camere sono luminose e ben arredate (foto). Si può anche cenare nel ristorante annesso. Stanze a partire da 35 euro a persona.
Cariati (Cs)
Agriturismo al Grande Gelso
Contrada Sant'Angelo, tel. 0983 91562;
www.algrandegelso.com
Vicino alla spiaggia, propone stanze piacevoli e cene nell'annesso ristorante, dove si cucina con i prodotti dell'azienda agricola di proprietà. In B&B si spendono 25 euro a persona, in bassa stagione.
Taverna (Cz)
Albergo della Posta Villaggio Mancuso, tel. 0961 922033;
www.albergodellaposta.net
Un hotel a quattro stelle in quota, con ristorante e spa interni. Le stanze sono confortevoli e grandi. La doppia, in bassa stagione, parte da 60 euro, colazione inclusa.
Dove mangiare
Bivongi (Rc)
Ristorante La Vecchia Miniera
Contrada Perrocalli, tel. 0964 731869.
Ricavato dai locali dei lavatoi di una vecchia miniera, il ristorante propone la cucina tradizionale: oltre agli antipasti, da non perdere la pasta fatta in casa col sugo di carne di capra e l'agnello alla brace. I dintorni sono particolarmente piacevoli, considerato che il ristorante è circondato dalla foresta. Per la cena, abbondante, si spendono mediamente 25 euro, vini esclusi.
Cariati Marina (Cs)
Ristorante Antico Frantoio
Nel centro storico di Cariati, nascosto tra i vicoli. Da assaggiare i primi e i secondi di carne, realizzati con materie prime locali, cucinati secondo la cucina tradizionale calabrese. I vini sono sia regionali sia di Cirò. Per la cena la spesa media è di 25 euro.
Soverato (Cz)
Ristorante Sombrero
Lungomare Europa, tel. 328 0715176.
A ridosso dell'omonimo stabilimento balneare. propone vasta scelta di piatti di pesce (foto) da accompagnare a vini locali. È anche pizzeria e bar, quindi adatto anche per un pranzo. Mangiando pesce, si spendono circa 30 euro.
La moto del viaggio
Sulle strade calabre abbiamo utilizzato una Honda NC750X Travel Edition ABS. La sua capacità di carico, con le due borse laterali da 29 litri e il bauletto posteriore permettono di portare tutto l'occorrente per alcuni giorni di viaggio e lasciare un piccolo spazio per i souvenir gastronomici.
Questa versione, disponibile in quattro differenti colorazioni e anche con il cambio DCT in dotazione, costa 10.290 euro c.i.m.
La ricetta del Cucchiaio D'Argento
La ricetta del Cucchiaio d'argento
Risotto 'nduja e stracciatella
La 'nduja è un salume tipico della Calabria, reso inconfondibile dal peperoncino che lo colora di rosso e dalla sua consistenza morbida. Una volta preparato con le parti povere del maiale, oggi è composto da carni nobili e grasso, insaccato in budello naturale e leggermente affumicato.
Piccantissimo, è addirittura spalmabile quando non sciolto in preparazioni particolarmente robuste. In questo caso lo temperiamo con la dolce e fresca opulenza della stracciatella di burrata, ispirandoci ad un piatto dello chef milanese Matteo Fronduti, vecchia conoscenza di Dueruote.
Ingredienti, per 4 persone:
250 g riso Carnaroli, 50 g 'nduja, 100 g stracciatella di burrata, 50 g di burro, 50 g di grana grattugiato, sale, un bicchiere di vino bianco.
Tosta il riso a secco per qualche minuto. Fai bollire un bicchiere di vino bianco, poi versalo nella casseruola del riso, e fai sfumare girando. Quando il vino sarà ritirato inizia a bagnare con acqua salata bollente, poco per volta. Nel frattempo prepara la 'nduja, liberandola dal budello, e la stracciatella, separando il latte dai "fili" con un colino e strizzando delicatamente. Quando il riso sarà ben al dente, aggiungi la 'nduja e gira ancora un minuto, poi spegni il fuoco. E' l'ora del burro e del grana grattugiato: gira energicamente, eventualmente bagnando ancora per tenere morbido. Metti il riso nel piatto battendo il fondo sul tavolo: nel centro un po' di stracciatella e attorno qualche goccia di latte.
In collaborazione con www.cucchiaio.it
Risotto 'nduja e stracciatella
La 'nduja è un salume tipico della Calabria, reso inconfondibile dal peperoncino che lo colora di rosso e dalla sua consistenza morbida. Una volta preparato con le parti povere del maiale, oggi è composto da carni nobili e grasso, insaccato in budello naturale e leggermente affumicato.
Piccantissimo, è addirittura spalmabile quando non sciolto in preparazioni particolarmente robuste. In questo caso lo temperiamo con la dolce e fresca opulenza della stracciatella di burrata, ispirandoci ad un piatto dello chef milanese Matteo Fronduti, vecchia conoscenza di Dueruote.
Ingredienti, per 4 persone:
250 g riso Carnaroli, 50 g 'nduja, 100 g stracciatella di burrata, 50 g di burro, 50 g di grana grattugiato, sale, un bicchiere di vino bianco.
Tosta il riso a secco per qualche minuto. Fai bollire un bicchiere di vino bianco, poi versalo nella casseruola del riso, e fai sfumare girando. Quando il vino sarà ritirato inizia a bagnare con acqua salata bollente, poco per volta. Nel frattempo prepara la 'nduja, liberandola dal budello, e la stracciatella, separando il latte dai "fili" con un colino e strizzando delicatamente. Quando il riso sarà ben al dente, aggiungi la 'nduja e gira ancora un minuto, poi spegni il fuoco. E' l'ora del burro e del grana grattugiato: gira energicamente, eventualmente bagnando ancora per tenere morbido. Metti il riso nel piatto battendo il fondo sul tavolo: nel centro un po' di stracciatella e attorno qualche goccia di latte.
In collaborazione con www.cucchiaio.it
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