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Abruzzo

La valle subequana ed il Parco Sirente

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Da Ovindoli a San Panfilo: poco più di cento chilometri tra spazi verdeggianti e belle strade da godersi in moto. E poi centri storici e antichi castelli in un Abruzzo tutto da scoprire

La valle subequana ed il Parco Sirente
Il centro storico di Ovindoli
Il centro storico di Ovindoli

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Il nostro itinerario prende il via dal centro di Ovindoli, da dove ci muoveremo alla volta di Celano, raggiungibile attraverso la SP5. Ovindoli Si trova nel cuore del Parco Naturale Regionale del Sirente-Velino e costituisce una meta rinomata per il turismo invernale (con i suoi molti complessi sciistici) ma anche per quello estivo, grazie alla possibilità di effettuare escursioni, a piedi o a cavallo, all'interno del Parco.
L'abitato è stretto ed arroccato attorno al castello ed offre la possibilità di suggestive passeggiate tra i vicoli del centro storico.


La provinciale ci conduce verso Celano: la vista del paese è un quadro che ci si svela dinanzi dopo una serie di curve che faranno la gioia del mototurista. Col suo centro storico abbarbicato ai piedi della fortezza, Celano si trova al centro della Marsica, e domina la piana del Fucino con il pittoresco Castello Piccolomini, che prende il nome dal nipote di Papa Pio II, il quale si fece carico del completamento dell'opera: si tratta di una imponente struttura a base rettangolare con quattro torri angolari; ma Celano vanta anche l'aver dato i natali a Tommaso da Celano, biografo di S.
Francesco d'Assisi.
Da Celano percorriamo la Via Tiburtina Valeria seguendo le indicazioni prima per Pescasseroli e poi per Pescina e Castelvecchio Subèquo; in sostanza, attraversiamo le direttrici principali che conducono alla rete autostradale, stando attenti a tenerci sulle splendide provinciali che vanno verso sud-est senza mai perdere di vista le vette innevate dell’Appennino.


La Tiburtina è ben asfaltata e ricca di curve, davvero piacevole da percorrere, meglio se col serbatoio pieno (di domenica, ad esempio, può essere difficile fare rifornimento); costeggia il centro di Collarmele e di Forca Caruso e raggiunge Castel di Ieri, uno dei più suggestivi borghi medievali della vallata. In molti di questi comuni di antica tradizione non è consentito il transito all’interno del centro storico, se non ai residenti. In generale, vale sempre la pena di parcheggiare per qualche minuto la propria due ruote ed avventurarsi tra i vicoli stretti ed ombreggiati e tra le abitazioni in pietra antica che rimandano indietro di cinque secoli. Tra i comuni che si costeggiano, segnaliamo Castel di Ieri: un nome romantico per questo che è uno dei più bei borghi medievali della Valle e che vanta un centro storico protetto dalla grande torre quadrangolare e ricco di interessanti edifici medievali da visitare.
Senza mai cambiare strada, percorriamo una suggestiva salita dominata da un altro centro medievale affascinante, Castelvecchio Subèquo.

Secinaro è noto come il paese dei mulattieri e dei tagliatori di ghiaccio: qui, giungendo dopo aver costeggiato il monte Sirente attraverso la SP11b, si può ancora visitare la “neviera” in cui un tempo si produceva e conservava il ghiaccio da vendere alle fiere locali e dei paesi vicini.
Da Secinaro ritorniamo sulla SS5 bis alla volta di L’Aquila: ci lasciamo, così, alle spalle Rocca di Cambio, paesino costruito tra l’XI ed il XII secolo, che sorge alle pendici del Monte Cagno e costituisce il comune più in alto di tutto l’Appennino.


L’altra Rocca che invece ci troviamo ad attraversare è Rocca di Mezzo, che si adagia nell’altopiano delle Rocche ed è uno dei centri turistici più noti di tutto il Parco Regionale del Sirente-Velino. Da qui, abbandoniamo la SS5 ed imbocchiamo la Provinciale 38 seguendo le indicazioni per Terranera, un antico possedimento dei Cavalieri di Malta, adagiato al margine dell’altopiano su una collina che è tradizionalmente “sempre illuminata dal sole”.
La strada, che corre parallela alla statale ed è anch’essa diretta a L’Aquila, prima di riportarci al XXI secolo ci regala l’ultimo scorcio fuori dal tempo a costo di fare una piccola deviazione ed addentrarci di un paio di chilometri verso l’interno, seguendo le indicazioni per S.Panfilo d’Ocre e per il vasto complesso noto come Castello d’Ocre.
Ovindoli
Il castello di Ovindoli è il luogo in cui soggiornò Carlo D’Angiò prima della vittoria definitiva su Corradino di Svevia.

Celano
Museo di Arte Sacra della Marsica
, all’interno del Castello Piccolomini, aperto tutti i giorni tranne il lunedì (info tel. 0863/792922).
La chiesa di San Giovanni Battista costituisce un vero e proprio centro sacro per la piccola cittadina: conserva infatti le reliquie dei tre martiri cristiani Simplicio, Costanzo e Vittoriano. Preziosi gli affreschi di scuola senese del ‘400.

Secinaro
La Chiesa Madre di San Nicola è stata costruita sui resti di un castello medievale e domina tutto il paesaggio circostante.


La festa del Narciso: la manifestazione, nata nel 1947 per dimenticare ciò che di triste era rimasto della guerra, consiste nell’allestimento di teatrini itineranti e carri allegorici con il fiore che a maggio nasce spontaneo sul pianoro rocchignano, il narciso.

Stiffe
Le Grotte di Stiffe, con uno sviluppo di 650 metri, sono caratterizzate da cascate e laghetti suggestivi e costituiscono uno dei fenomeni carsici più conosciuti dell’Italia centrale; da ammirare anche il Sirente, che accompagna il visitatore per tutto il percorso, da piccolo ruscello si trasforma in fragoroso torrente con tanto di rapide e cascate. Per informazioni e prenotazioni si può chiamare lo 0862/86142 o lo 0862/86100.
 
La cucina locale attinge alla tradizione montana ed utilizza frequentemente ingredienti quali lo zafferano e i porcini; tra le pietanze caratteristiche di questi luoghi c’è anche il farro e l’imperdibile formaggio pecorino locale.
D’inverno si mangia il “paniccio”, piatto a base di polenta, condito in bianco, che si accompagna all’agnello o alla pecora. Poi, come non citare gli “arrosticini”? Succulenti, sottilissimi spiedini di carne ovina cotti sul fuoco a legna o sulla carbonella.

Ovindoli: Ristorante “Il Caminetto”, Via del Ceraso 6 ad Ovindoli. Tel. 0863/705821.

Celano: Ristorante trattoria Cittadella, Via Michele Carusi ad Ovindoli. Tel. 0863/791293.

Rocca di Cambio: Ristorante “da Spadone”, Via Piccofarro 1, Residence Galassi. Tel. 0862/918214.

Rocca di Mezzo: Ristorante pizzeria “S.Maria”, Via Passeggiata S.Maria 2, Tel. 0862/917198.

Ovindoli: Park Hotel Ovindoli, una struttura fornita di tutto il necessario sia per il turismo invernale che per quello estivo. Tariffe decisamente a buon mercato. Via del Ceraso 178, 67046 Ovindoli (Aq), Italy. Tel. 0863/705221, fax 0863/705374.

Celano: Hotel Lory, un quattro stelle disposto in posizione centrale, ha 34 stanze ed offre un buon rapporto qualità-prezzo. Via Ranelletti 279, tel. 0863/793656.
La Tartufata

La serra tartufi”: se volete assaggiare dell’ottima “tartufata”, fatta artigianalmente e senza conservanti. In via Ranelletti 151 a Celano. Tel. 0863/711181.
Fattorie Pingue” La Bottegaccia, produzione artigianale di salumi tipici abruzzesi e di formaggio pecorino. Via Cornacchiola 54, 67039 Sulmona (AQ). Tel. 0864/32596 Apicoltura Carattioli, produzione miele e prodotti dell’alveare dal 1921. Via M. Celi 2, 67050 Massa d’Albe (AQ). Tel. 0863519126.

La luna nel pozzo”, consorzio di artigiani, vendita di ceramica, legno, carta ed arredi qui si trova anche “La via degli Abruzzi”, specializzato in artigianato artistico locale. Piazza P. di Piemonte 41, Rocca di Mezzo (AQ). Tel. 0862/916275.
Sulla strada verso il Sirente
Sulla strada, all'ombra degli Appennini
Il castello di Celano
Celano
Il nostro Daniele Massari
Sulla strada per Rocca di Mezzo
Celano, dominata dal castello
Sulla strada verso il Sirente
Ovindoli
Sulla strada per Celano
Costeggiando il fiume Aterno
Nel parco naturale del Sirente
Secinaro
La rocca di Castello d'Ocre
La centrale eolica di Collarmele
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