Spagna
Turismo da corsa I°: Jerez
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Tutto l'Europa in moto a seguito del motomondiale. Una prova di durata lunga circa 25.000 chilometri con una Ducati ST4S, la più turistica delle moto di Borgo Panigale. Prima tappa : la Spagna con sorpresa finale…
di Giovanni Zamagni
Protagonista di questa maratona è la Ducati ST4S, la più sportiva tra le granturismo di Borgo Panigale
Iniziamo con questa prima puntata una serie di di resoconti di viaggio realizzati raggiungendo in moto i circuiti europei dove si corre il Motomondiale. Ovviamente, quest'anno i resoconti non potranno che essere "a posteriori" rispetto alle gare, ma andranno a costituire un utilissimo dossier per chi – in futuro – vorrà andare a tifare per i sui compioni preferiti.
Protagonista di questa maratona è la Ducati ST4S, la più sportiva tra le granturismo di Borgo Panigale
Iniziamo con questa prima puntata una serie di di resoconti di viaggio realizzati raggiungendo in moto i circuiti europei dove si corre il Motomondiale. Ovviamente, quest'anno i resoconti non potranno che essere "a posteriori" rispetto alle gare, ma andranno a costituire un utilissimo dossier per chi – in futuro – vorrà andare a tifare per i sui compioni preferiti.
In più, gli obiettivi di questa prova sono anche quelli di verificare la validità - scoprire pregi e difetti - di questa moto, ma anche di segnalare le strade più belle, quelle da percorrere sicuramente o quelle da evitare, perché noiose o troppo trafficate. Insomma, un lungo itinerario turistico che è iniziato ad aprile con il GP di Spagna e si concluderà il 31 ottobre con il GP della Comunità Valenciana. Tra questi due appuntamenti, altre otto gare: GP di Francia (Le Mans, 16 maggio), GP d'Italia (Mugello, 6 giugno), GP della Catalunya (Barcellona, 13 giugno), GP d'Olanda (Assen, 26 giugno), GP di Germania (Sachsenring, 18 luglio), GP di Gran Bretagna (Donington, 25 luglio), GP della Rep. Ceca (Brno, 22 agosto), GP del Portogallo (Estoril, 5 settembre).
Si comincia quindi con Jerez, la trasferta più lunga, assieme all'Estoril, di questa atipica prova di durata.
Nota:
Per ogni viaggio, abbiamo giudicato con un punteggio da * a ***** le strade percorse, escluse naturalmente le autostrade. Il giudizio tiene conto principalmente del divertimento che si prova a percorrere quella strada in moto, ma anche della bellezza del panorama.
* noiosa
** niente di speciale
*** da fare
**** divertentissima
***** indimenticabile
Primo giorno: Milano-Lleida
Totale km percorsi: 1170, dei quali 448 in autostrada e 722 su strade statali
Non solo autostrade: gran parte del percorso è stato fatto su statali e provinciali, molto più godibili e panoramiche
Arrivo fino a Savona in autostrada (A7+A21+A26+A10), dove decido di prendere la ss1 Aurelia per godermi un po’ il mare. Ogni volta che passo da queste parti ci provo e ogni volta sono costretto a ritornare in autostrada dopo pochi chilometri a causa del traffico snervante e così a Finale Ligure riprendo l’A10, che superato il confine francese si trasforma in A8. A Frejius, oltrepessata la confusione di Nice e Cannes, esco dall’autostrada e mi immetto sulla N7(***) in direzione Aix – en – Provence, perfettamente indicata.
La N7 è una statale veloce, poco trafficata, decisamente adatta a una moto come la Ducati ST4S, con la quale si riesce a tenere un’ottima media, viaggiando in gran comodità, perché fino a 170 km/h il riparo dall’aria è più che buono. In prossimità di Aix – en – Provence riprendo la A8, in direzione Arles, fino a incrociare la N113, perfettamente indicata. La N113 (***) ha caratteristiche del tutto simili alla N7 e ti permette di raggiungere velocemente prima Montpellier (cittadina carina, con anche dei buoni ristoranti), quindi Beziers, dove si prosegue sulla N9 (**/***, a seconda del traffico), un po’ più lenta delle statali precedenti.
Si raggiunge quindi Perpignan dove infilo la tuta antipioggia e, ahimè, la toglierò soltanto a Jerez! Ma da qui in poi si percorrono anche strade indimenticabili, sia per la guida sia per il panorama, soprattutto con il sole… A Perpignan si prende la N116 (****/*****) in direzione Font-Romeu/ Bourg Madame Si arriva a quota 1800 metri e su questa strada si può apprezzare la bontà ciclistica della ST4S, svelta ad entrare in curva, nonostante le valigie laterali, e l’ottimo motore, dalla erogazione estremamente regolare. Il fondo bagnato mi fa apprezzare anche l’ABS, probabilmente il miglior sistema antibloccaggio della frenata che mi sia mai capitato di provare su una moto.
Tra una piega e l’altra si supera il confine Francia/Spagna e ci si immette sulla N260 (****/*****) in direzione Lleida, che si raggiunge con le statali C14/C26 (****, fino a 30 km da Lleida, poi diventa noiosa e trafficata). Una sola raccomandazione: su queste strade i distributori non sono così frequenti ed è bene rifornirsi per tempo. Trovo un albergo per dormire a 35 euro (ce ne sono molti in Spagna di questo tipo) e in questa cittadina vale la pena visitare la cattedrale, che domina la vallata dall’alto.
Non solo autostrade: gran parte del percorso è stato fatto su statali e provinciali, molto più godibili e panoramiche
Arrivo fino a Savona in autostrada (A7+A21+A26+A10), dove decido di prendere la ss1 Aurelia per godermi un po’ il mare. Ogni volta che passo da queste parti ci provo e ogni volta sono costretto a ritornare in autostrada dopo pochi chilometri a causa del traffico snervante e così a Finale Ligure riprendo l’A10, che superato il confine francese si trasforma in A8. A Frejius, oltrepessata la confusione di Nice e Cannes, esco dall’autostrada e mi immetto sulla N7(***) in direzione Aix – en – Provence, perfettamente indicata.
La N7 è una statale veloce, poco trafficata, decisamente adatta a una moto come la Ducati ST4S, con la quale si riesce a tenere un’ottima media, viaggiando in gran comodità, perché fino a 170 km/h il riparo dall’aria è più che buono. In prossimità di Aix – en – Provence riprendo la A8, in direzione Arles, fino a incrociare la N113, perfettamente indicata. La N113 (***) ha caratteristiche del tutto simili alla N7 e ti permette di raggiungere velocemente prima Montpellier (cittadina carina, con anche dei buoni ristoranti), quindi Beziers, dove si prosegue sulla N9 (**/***, a seconda del traffico), un po’ più lenta delle statali precedenti.
Si raggiunge quindi Perpignan dove infilo la tuta antipioggia e, ahimè, la toglierò soltanto a Jerez! Ma da qui in poi si percorrono anche strade indimenticabili, sia per la guida sia per il panorama, soprattutto con il sole… A Perpignan si prende la N116 (****/*****) in direzione Font-Romeu/ Bourg Madame Si arriva a quota 1800 metri e su questa strada si può apprezzare la bontà ciclistica della ST4S, svelta ad entrare in curva, nonostante le valigie laterali, e l’ottimo motore, dalla erogazione estremamente regolare. Il fondo bagnato mi fa apprezzare anche l’ABS, probabilmente il miglior sistema antibloccaggio della frenata che mi sia mai capitato di provare su una moto.
Tra una piega e l’altra si supera il confine Francia/Spagna e ci si immette sulla N260 (****/*****) in direzione Lleida, che si raggiunge con le statali C14/C26 (****, fino a 30 km da Lleida, poi diventa noiosa e trafficata). Una sola raccomandazione: su queste strade i distributori non sono così frequenti ed è bene rifornirsi per tempo. Trovo un albergo per dormire a 35 euro (ce ne sono molti in Spagna di questo tipo) e in questa cittadina vale la pena visitare la cattedrale, che domina la vallata dall’alto.
Secondo giorno: Lleida-Ecija
Totale km percorsi: 938, tutti su strade statali
Verso Algesiras: rettilinei eterni e già un sapore d'Africa per le scritte in arabo sui cartelli stradali
Si lascia Lleida seguendo la NII in direzione Zaragoza e dopo pochi chilometri, superata Fraga si prende la N211 (****), perfettamente indicata. Si sale fino a oltre 1350 metri in un panorama fantastico con sullo sfondo un imponente fiume (Rio Ebro), sempre su una strada da far impazzire di gioia ogni motociclista, il pane per la Ducati ST4S, che si disimpegna con grande disinvoltura.
Si passano alcuni paesini “fantasma”, praticamente disabitati e dopo Montalban si devia sulla N420 (prima ****, poi ***) in direzione Teruel, dove si prende la N330 (****), quindi di nuovo la N420 e si seguono le indicazioni per Cuenca (bellina) Alcazar de S. Juan, Ciudad Real (niente di che, e l’ultimo pezzo di strada è anche noioso).
Anche in questo tratto, occhio alla benzina! Superata Ciudad Real la N420 diventa nuovamente piacevolissima, si seguono le indicazioni per Cordoba: gli ultimi 50 km si fanno sulla NIV, di fatto un’autostrada e sempre attraverso la NIV raggiungo Ecija, famosa per essere in estate il luogo più caldo della Spagna. Jerez è ormai a un tiro di scoppio, ma sono stanco e affamato e decido quindi di fermarmi. Mi sistemo all’Hotel Prateria, molto carino e con un buon ristorante: vitto e alloggio mi costano 53,07 euro.
Verso Algesiras: rettilinei eterni e già un sapore d'Africa per le scritte in arabo sui cartelli stradali
Si lascia Lleida seguendo la NII in direzione Zaragoza e dopo pochi chilometri, superata Fraga si prende la N211 (****), perfettamente indicata. Si sale fino a oltre 1350 metri in un panorama fantastico con sullo sfondo un imponente fiume (Rio Ebro), sempre su una strada da far impazzire di gioia ogni motociclista, il pane per la Ducati ST4S, che si disimpegna con grande disinvoltura.
Si passano alcuni paesini “fantasma”, praticamente disabitati e dopo Montalban si devia sulla N420 (prima ****, poi ***) in direzione Teruel, dove si prende la N330 (****), quindi di nuovo la N420 e si seguono le indicazioni per Cuenca (bellina) Alcazar de S. Juan, Ciudad Real (niente di che, e l’ultimo pezzo di strada è anche noioso).
Anche in questo tratto, occhio alla benzina! Superata Ciudad Real la N420 diventa nuovamente piacevolissima, si seguono le indicazioni per Cordoba: gli ultimi 50 km si fanno sulla NIV, di fatto un’autostrada e sempre attraverso la NIV raggiungo Ecija, famosa per essere in estate il luogo più caldo della Spagna. Jerez è ormai a un tiro di scoppio, ma sono stanco e affamato e decido quindi di fermarmi. Mi sistemo all’Hotel Prateria, molto carino e con un buon ristorante: vitto e alloggio mi costano 53,07 euro.
Terzo giorno: Ecija-Jerez della Frontera
Totale km percorsi: 168, tutti su strade statali
Finalmente all'arrivo: ma abbiamo avuto anche una brutta sopresa...
Per raggiungere Jerez si seguono le indicazioni per Utrera e poi per Jerez e si percorrono le statali A364 (**) e NIV (**), belle soltanto per il paesaggio. Prima di arrivare in circuito, mi fermo a fare benzina e do un’occhiata alla cartina per il viaggio di ritorno.
Sono indeciso se arrivare a Barcellona, dove dovrei lasciare la moto per una settimana, per poi riprenderla per andare a Le Mans, attraverso la costa o la Sierra Nevada. Ma ci pensano cinque gentiluomini a togliermi ogni dubbio. Giovedì sera, tra le 21,30 e le 22,00 queste cinque brave persone decidono di rubarmi la moto, parcheggiata assieme ad altre tre di fronte a uno dei più noti alberghi di Jerez.
Prendono di mira solo la mia ST4S, provano a rompere il bloccasterzo, che però resiste, anche grazie all”imobilizer” elettronico inserito nella chiave, ma non si danno per vinti e si caricano letteralmente la Ducati sulle spalle. Dopo circa 1500 metri di, suppongo, immane fatica, vengono incrociati da una macchina della polizia, abbandonano la Ducati e cominciano a correre.
Risultato: la moto viene recuperata, ma per tornare in Italia sono costretto a prendere un aereo e a caricare la ST4S sul camion della Ducati. Dico la verità, visto che a cinque giorni di distanza non ha ancora smesso di piovere, non sono nemmeno troppo dispiaciuto…
Finalmente all'arrivo: ma abbiamo avuto anche una brutta sopresa...
Per raggiungere Jerez si seguono le indicazioni per Utrera e poi per Jerez e si percorrono le statali A364 (**) e NIV (**), belle soltanto per il paesaggio. Prima di arrivare in circuito, mi fermo a fare benzina e do un’occhiata alla cartina per il viaggio di ritorno.
Sono indeciso se arrivare a Barcellona, dove dovrei lasciare la moto per una settimana, per poi riprenderla per andare a Le Mans, attraverso la costa o la Sierra Nevada. Ma ci pensano cinque gentiluomini a togliermi ogni dubbio. Giovedì sera, tra le 21,30 e le 22,00 queste cinque brave persone decidono di rubarmi la moto, parcheggiata assieme ad altre tre di fronte a uno dei più noti alberghi di Jerez.
Prendono di mira solo la mia ST4S, provano a rompere il bloccasterzo, che però resiste, anche grazie all”imobilizer” elettronico inserito nella chiave, ma non si danno per vinti e si caricano letteralmente la Ducati sulle spalle. Dopo circa 1500 metri di, suppongo, immane fatica, vengono incrociati da una macchina della polizia, abbandonano la Ducati e cominciano a correre.
Risultato: la moto viene recuperata, ma per tornare in Italia sono costretto a prendere un aereo e a caricare la ST4S sul camion della Ducati. Dico la verità, visto che a cinque giorni di distanza non ha ancora smesso di piovere, non sono nemmeno troppo dispiaciuto…