Grecia
Creta: il paradiso delle moto
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Un classico: il giro completo della più grande isola greca. Tutte le indicazioni, la gallery e la mappa da scaricare con itinerari esclusivi che potrete percorre solo in moto
Un tratto di costa vicino a Aghia Fotini Ottime spiagge e strade divertenti: è l'identikit dell'Isola di Creta, che fa binomio perfetto con il viaggiare in moto. Soprattutto se moto significa enduro, grazie al fatto che lungo la costa Sud, che per ampi tratti non è ancora sconvolta dall'industria del turismo, tante strade bianche permettono di fare le scoperte più ricche! Ma invece che traghettare con lunghi e noiosi viaggi la propria amata moto, meglio tradirla con un mezzo a noleggio, una volta raggiunta l'isola in aereo, grazie alla presenza di alcune aziende specializzate e molto affidabili: anzi può essere l'occasione per provare una moto che ci incuriosisce, scegliendo nell'ampio parco disponibile.
La nostra proposta farà sorridere i mototuristi mangia-chilometri: sono circa 450 km da distribuire in 7-10 giorni di vacanza. Certo il pessimo stato delle strade, spesso scivolose e sporche, ed il traffico caotico non permettono lunghe percorrenze, ma aggiungiamoci anche il bel mare che invita continuamente alla sosta, il piacere di sedere ad una taverna per un classico aperitivo di Ouzo (liquore all'anice) e fantasiosi Mezé (stuzzichini), le tante occasioni di passeggiare nella natura e la rilassante atmosfera isolana: tutto invita ad una tabella di marcia tranquilla.
Per seguire il nostro itinerario non occorre essere campioni di enduro: sono strade bianche, ma facilmente percorribili, certo se in partenza si è ridotto al minimo il bagaglio, questo renderà la vita più facile. Quando si entra nella viabilità minore e nelle strade sterrate, occorre un po' di orientamento per seguire l'itinerario: spesso non ci sono frecce e serve intuito per capire quale è la direzione principale o per rendersi conto che si sta sbagliando, senza insistere per km prima di fare dietro-front. I tanti incroci e la lunga percorrenza sono il motivo per cui Motonline non vi fornisce la consueta tabella di "Distanze e tempi": l'elenco risulterebbe lunghissimo e comunque mai completo per chi lo volesse usare sul campo, ma noioso per tutti gli altri; abbiamo per questo cercato di essere precisi con le indicazioni già nel testo principale.
Buon viaggio!
*Motociclista, giornalista specializzato in reportages di viaggio, autore di Curve & Tornanti, la collana di guide per motociclisti.
Buon viaggio!
*Motociclista, giornalista specializzato in reportages di viaggio, autore di Curve & Tornanti, la collana di guide per motociclisti.
Da Iraklio a Chora Sfakion
- Iraklio-Rethimno 70 km
Partenza dalla capitale, dove aver goduto del forte nel Porto Veneziano e del Museo Archeologico. Si fa rotta Ovest lungo la brutta e trafficata statale costiera. Una volta superare le periferie, le spiagge iniziano a farsi gustose e sono possibili soste balneari per “rinfrescarsi”: se la mattinata per buona parte è stata spesa nel noleggio della moto, si può programmare a sera di fermarsi a Rethimno, piccolo porto votato al turismo, ma dall’indubbio effetto scenografico. I ristoranti affacciati sul Porto veneziano sono certamente romantici e suggestivi, ma un esempio di buona cucina si trova nel locale Taverna Stellina, anche se bisogna riprendere la moto e fare qualche km indietro. Per la notte si sosta al Vecchio Hotel o ai più economici affittacamere in centro: basta chiedere ad esempio della pensione della signora Ralia: lì vicino ci sono altre pensioncine / affittacamere (si contratti sempre un po’ il prezzo).
- Rethimno - Chora Sfakion circa 40 km
Il giorno dopo si parte di buona mattina: la Creta della costa Nord non è male, ma noi siamo alla ricerca di una Creta ancora più bella e più vera! Sempre con la brutta strada costiera si approda a Vrisses, da cui è ben segnalata la fantastica e rapida strada per Chora Sfakion sulla costa Sud: è un taglio netto della isola, fantastico per i paesaggi, belli ed integri, quanto per la strada che, quando inizia ad arrampicarsi, lo fa con un disegno divertentissimo! Tra paesini (pochissimi) e scenari di montagna, si scende ripidi verso il mare a fianco delle Gole Imbros (ma le Gole Samaria, un po’ più lontane, sono assai più impressionanti!) e già ci si rende conto della bellezza della costa meridionale, ben più selvaggia, spesso alta sul mare, con lunghe spiagge solitarie e piccole baie. Se si vuole, ha senso allungare un po’ la bella strada verso Ovest, per i panorami, ma anche per la bella guida: al tramonto, col sole basso là di fronte, si entusiasma il pilota e la sua anima! Chora offre qualche buona locanda e ristoranti per cenare in riva al mare, come l’ottimo Samaria; ricordarsi di chiedere una camera vista mare.
Da Chora Sfakion a Aghia Fotini
- Chora Sfakion – Aghia Fotini circa 70 km
Eccoci alla parte più entusiasmante del tracciato! Da Chora si torna indietro un po’, si oltrepassa l’incrocio da cui siamo arrivati ieri e si prosegue verso Est, per raggiungere il grazioso ed “originario” paese di Komitades, da dove inizia una bella strada, alta sul mare e tra gli oliveti; peccato che capre, sporco ed auto dalla guida approssimativa non permettendo di guidare in scioltezza come vorremmo. Al castello veneziano di Frangocastelo si sosta per vistare la fortificazione; bella ma sempre invasa da turisti. Tutto sempre molto gradevole fino a Plakias. Fate benzina ora o mai più! Il traffico aumenta: si fa sentire in zona la presenza dei due monasteri di Preveli: il vecchio in alto abbandonato, suggestivo, ma visibile solo da fuori della recinzione, ed il nuovo, più vicino al mare, gettonatissima meta turistica. Una deviazione indica Palm Beach, fantastica meta balneare, troppo spesso intasata (grazie ai monasteri vicini). Ma la cosa non ci sconvolge molto perché qui finalmente si assaggia il primo sterrato! E ora il Meoni che è in voi si scateni pure: da Palm Beach un piccolo cartello indica la bella strada bianca per Kerames: borgo che suggerisce l’idea di come era Creta un tempo; intorno paesaggi brulli e solitari, ma di enorme suggestione. Eccoci di nuovo su asfalto verso Keramés (è un altro paese, lo differenzia solo l’accento), da cui si cala ripidi su Aghia Fotini, vero Paradiso in terra! Bella la spiaggia, bella la natura, il mare, tutto insomma, ma soprattutto fantastico il fatto che a Stavros e Vicky sia venuto in mente di costruire la loro Taverna proprio qui a due metri dal mare: quattro camere doppie, che a sera si illuminano solo con candele, ed un ristorante di pesce che serve sotto la pergola a fianco del piccolo molo: intorno nulla, solo i fantastici paesaggi di Creta: roba da non partire mai più! In realtà da Palm Beach avremmo potuto raggiungere Ag. Fotini anche direttamente con un altro sterrato lungo mare, ma è in procinto di asfaltatura.
- Aghia Fotini-Aghia Pavlos-Aghia Fotini circa 35 km
Aghia Fotini si presta anche per fare da base (in realtà è la buona cucina di Stavros che sconsiglia la partenza) per un anello (sterrato!) verso Pavlos, una delle più belle spiagge dell’Isola. Così senza bagagli è anche più facile muoversi e divertirsi per gli sterrati costieri. Da Aghia Fotini si sale sulla ripida strada per Keramès, per voltare ben presto a destra in un tratturo dall’aspetto poco battuto, di fronte ad una piccola casa. Niente paura: in caso di errore le altre strade finiscono quasi subito. Presa la giusta rotta invece ci si trova a navigare in direzione Est, alti sulla costa (evitare le strade che calano ripide), con Keramès ancora più in alto come riferimento. Dopo 15/20 km (secondo il tracciato che si segue) si approda alla strada asfaltata per la spiaggia di Akoumia: si scende verso il mare e si volta all’unica deviazione sterrata sulla sinistra, che sale fino ad una serra e prosegue divertente fino a Aghia Pavlos: per ogni dubbio ad Akoumia ci si può rivolgere da Jhony’s Taverna, dove i motociclisti sono di casa: è anche un ottimo posto dove far base. Se si desidera riuscire a tornare a Aghia Fotini è essenziale memorizzare bene gli incroci, per evitare di fare infinti giri a vuoto tra gli oliveti: a fine giornata e visti dalla direzione opposta sembreranno irriconoscibili.
Eccoci alla parte più entusiasmante del tracciato! Da Chora si torna indietro un po’, si oltrepassa l’incrocio da cui siamo arrivati ieri e si prosegue verso Est, per raggiungere il grazioso ed “originario” paese di Komitades, da dove inizia una bella strada, alta sul mare e tra gli oliveti; peccato che capre, sporco ed auto dalla guida approssimativa non permettendo di guidare in scioltezza come vorremmo. Al castello veneziano di Frangocastelo si sosta per vistare la fortificazione; bella ma sempre invasa da turisti. Tutto sempre molto gradevole fino a Plakias. Fate benzina ora o mai più! Il traffico aumenta: si fa sentire in zona la presenza dei due monasteri di Preveli: il vecchio in alto abbandonato, suggestivo, ma visibile solo da fuori della recinzione, ed il nuovo, più vicino al mare, gettonatissima meta turistica. Una deviazione indica Palm Beach, fantastica meta balneare, troppo spesso intasata (grazie ai monasteri vicini). Ma la cosa non ci sconvolge molto perché qui finalmente si assaggia il primo sterrato! E ora il Meoni che è in voi si scateni pure: da Palm Beach un piccolo cartello indica la bella strada bianca per Kerames: borgo che suggerisce l’idea di come era Creta un tempo; intorno paesaggi brulli e solitari, ma di enorme suggestione. Eccoci di nuovo su asfalto verso Keramés (è un altro paese, lo differenzia solo l’accento), da cui si cala ripidi su Aghia Fotini, vero Paradiso in terra! Bella la spiaggia, bella la natura, il mare, tutto insomma, ma soprattutto fantastico il fatto che a Stavros e Vicky sia venuto in mente di costruire la loro Taverna proprio qui a due metri dal mare: quattro camere doppie, che a sera si illuminano solo con candele, ed un ristorante di pesce che serve sotto la pergola a fianco del piccolo molo: intorno nulla, solo i fantastici paesaggi di Creta: roba da non partire mai più! In realtà da Palm Beach avremmo potuto raggiungere Ag. Fotini anche direttamente con un altro sterrato lungo mare, ma è in procinto di asfaltatura.
- Aghia Fotini-Aghia Pavlos-Aghia Fotini circa 35 km
Aghia Fotini si presta anche per fare da base (in realtà è la buona cucina di Stavros che sconsiglia la partenza) per un anello (sterrato!) verso Pavlos, una delle più belle spiagge dell’Isola. Così senza bagagli è anche più facile muoversi e divertirsi per gli sterrati costieri. Da Aghia Fotini si sale sulla ripida strada per Keramès, per voltare ben presto a destra in un tratturo dall’aspetto poco battuto, di fronte ad una piccola casa. Niente paura: in caso di errore le altre strade finiscono quasi subito. Presa la giusta rotta invece ci si trova a navigare in direzione Est, alti sulla costa (evitare le strade che calano ripide), con Keramès ancora più in alto come riferimento. Dopo 15/20 km (secondo il tracciato che si segue) si approda alla strada asfaltata per la spiaggia di Akoumia: si scende verso il mare e si volta all’unica deviazione sterrata sulla sinistra, che sale fino ad una serra e prosegue divertente fino a Aghia Pavlos: per ogni dubbio ad Akoumia ci si può rivolgere da Jhony’s Taverna, dove i motociclisti sono di casa: è anche un ottimo posto dove far base. Se si desidera riuscire a tornare a Aghia Fotini è essenziale memorizzare bene gli incroci, per evitare di fare infinti giri a vuoto tra gli oliveti: a fine giornata e visti dalla direzione opposta sembreranno irriconoscibili.
Da Aghia Fotini a Tris Ekklisies
- Aghia Fotini-Loutra circa 70 km
Una tappa di puro trasferimento. Da Agh. Fotini conviene tagliare via una bella fetta di costa piuttosto rovinata e portarsi verso una delle ultime aree dell’isola rimaste ancora veramente integre, i Monti Asterousia: fantastici paesaggi con la costa a picco sul mare, tagliata da lunghe ed ardite stradine tortuose: è il posto per noi! Da Aghia Fotini si guida verso la strada nazionale per Aghia Galini, e quindi ci si concentra solo sul mangiare i km che scorrono orribili, tra sporco, serre e traffico agricolo. Ci si libera col bivio per Mitropoli e, seguendo le frecce per Lentas, si inizia ad arrampicarsi sui primi rilievi degli Asterousia, grazie ad una gustosissima strada che sale prima decisa e grintosa e poi più dolce, per poi calare svelta sul mare, che si vede là sotto: attenzione ad arrivare lunghi perché i guard-rail qui non vanno proprio di moda! In fondo si vede già il piccolo e carino paese turistico di Lentas e la Taverna di Loutra, più distante, isolata.
- Loutra-Tris Ekklisies circa 80 km
Ecco la giornata per cui abbiamo guidato fino qui: ecco il tripudio del fuoristrada! I più sfegatati possono anche pensare di sostare qualche giorno per sviscerare a fondo gli infiniti itinerari della zona, e farebbero benissimo. Dalla Taverna ci si allontana ancora verso Est, sulla strada sterrata che subito sale, ripida ed anche un po’ impegnativa. Scollinato, si scende di nuovo verso il mare (ai bivi a dx), per approdare in circa 3km alla isolata spiaggia di Tripitìs: due baracche, un bar, qualche barca, un bel mare, ma soprattutto l’inizio della strada per le omonime . Niente affatto male! ci si trova a guidare naso all’insù, con la strada che passa precisa tra le due alte pareti di roccia. D’ora in poi si entra in un mondo solitario, fatto di montagne, capre, pecore e tanti cani pastore (per lo più legati!). La strada è fantastica per i panorami e per il fondo: si naviga a vista anche per l’assenza totale di cartelli, ma se si sbaglia e si scende troppo verso l’interno è facile risalire dal paese successivo. I paesi da toccare sono Kumassa e Kapetanianà: da qui si può scendere a Aghia Ioanis con un tracciato da brivido, con tornati esposti a picco sul mare: in fondo il piccolo paese di pescatori, con un paio di taverne dove è piacevole sostare e fare due chiacchiere con le gentilissime persone del posto: è anche possibile pernottare, ma il livello dell’offerta è decisamente basso. Risaliti in alto, si prosegue per un tratto aereo e meravigliosamente arioso sulla dorsale della catena montuosa. Viene in aiuto un solo cartello arrugginito per deviare a destra verso il Monastero di Moni Kudhumà e la sua bella spiaggia di sassi: sono 16 km con 100 curve e tornanti! Altrimenti (ma non scendere è un peccato!) si prosegue ed a Paranimfi, una freccia indica la giusta direzione per Tris Eklissies, raggiungibile in una decina di km, anche questi sterrati, con l’ultimo tratto da PS dakariana, veloce e dritto a fianco del mare! Intorno belle spiagge e mare cristallino ed un comprensorio di percorsi fuoristrada da far impallidire anche un bergamasco! Ce n’è a sufficienza per far sosta alla Taverna. Al bar la gente parla di progetti di superstrada e di edilizia turistica, a noi non resta che sperare che tutto si allontani nel tempo.
Una tappa di puro trasferimento. Da Agh. Fotini conviene tagliare via una bella fetta di costa piuttosto rovinata e portarsi verso una delle ultime aree dell’isola rimaste ancora veramente integre, i Monti Asterousia: fantastici paesaggi con la costa a picco sul mare, tagliata da lunghe ed ardite stradine tortuose: è il posto per noi! Da Aghia Fotini si guida verso la strada nazionale per Aghia Galini, e quindi ci si concentra solo sul mangiare i km che scorrono orribili, tra sporco, serre e traffico agricolo. Ci si libera col bivio per Mitropoli e, seguendo le frecce per Lentas, si inizia ad arrampicarsi sui primi rilievi degli Asterousia, grazie ad una gustosissima strada che sale prima decisa e grintosa e poi più dolce, per poi calare svelta sul mare, che si vede là sotto: attenzione ad arrivare lunghi perché i guard-rail qui non vanno proprio di moda! In fondo si vede già il piccolo e carino paese turistico di Lentas e la Taverna di Loutra, più distante, isolata.
- Loutra-Tris Ekklisies circa 80 km
Ecco la giornata per cui abbiamo guidato fino qui: ecco il tripudio del fuoristrada! I più sfegatati possono anche pensare di sostare qualche giorno per sviscerare a fondo gli infiniti itinerari della zona, e farebbero benissimo. Dalla Taverna ci si allontana ancora verso Est, sulla strada sterrata che subito sale, ripida ed anche un po’ impegnativa. Scollinato, si scende di nuovo verso il mare (ai bivi a dx), per approdare in circa 3km alla isolata spiaggia di Tripitìs: due baracche, un bar, qualche barca, un bel mare, ma soprattutto l’inizio della strada per le omonime . Niente affatto male! ci si trova a guidare naso all’insù, con la strada che passa precisa tra le due alte pareti di roccia. D’ora in poi si entra in un mondo solitario, fatto di montagne, capre, pecore e tanti cani pastore (per lo più legati!). La strada è fantastica per i panorami e per il fondo: si naviga a vista anche per l’assenza totale di cartelli, ma se si sbaglia e si scende troppo verso l’interno è facile risalire dal paese successivo. I paesi da toccare sono Kumassa e Kapetanianà: da qui si può scendere a Aghia Ioanis con un tracciato da brivido, con tornati esposti a picco sul mare: in fondo il piccolo paese di pescatori, con un paio di taverne dove è piacevole sostare e fare due chiacchiere con le gentilissime persone del posto: è anche possibile pernottare, ma il livello dell’offerta è decisamente basso. Risaliti in alto, si prosegue per un tratto aereo e meravigliosamente arioso sulla dorsale della catena montuosa. Viene in aiuto un solo cartello arrugginito per deviare a destra verso il Monastero di Moni Kudhumà e la sua bella spiaggia di sassi: sono 16 km con 100 curve e tornanti! Altrimenti (ma non scendere è un peccato!) si prosegue ed a Paranimfi, una freccia indica la giusta direzione per Tris Eklissies, raggiungibile in una decina di km, anche questi sterrati, con l’ultimo tratto da PS dakariana, veloce e dritto a fianco del mare! Intorno belle spiagge e mare cristallino ed un comprensorio di percorsi fuoristrada da far impallidire anche un bergamasco! Ce n’è a sufficienza per far sosta alla Taverna. Al bar la gente parla di progetti di superstrada e di edilizia turistica, a noi non resta che sperare che tutto si allontani nel tempo.
Da Tris Eklissies a Iraklio
E’ la tappa di rientro, veloce e facile, quanto triste per l’abbandono dei luoghi più entusiasmanti dell’isola: risaliti a Paranimfi, non rimane che portarsi verso Protoria, dove si trova la strada nazionale che in circa 50 km raggiunge Iraklion.
Poco prima della capitale si passa così da Knosso, dove visitare gli scavi dell’antico fastoso (22.000 mq per 1.500 camere) palazzo del mitico re Minosse. Buona parte di ciò che si vede è stato ricostruito, ma è difficile ripartire da Creta senza essersi fatti affascinare dal leggendario re, del terribile Minotauro e del valoroso Teseo.
Poco prima della capitale si passa così da Knosso, dove visitare gli scavi dell’antico fastoso (22.000 mq per 1.500 camere) palazzo del mitico re Minosse. Buona parte di ciò che si vede è stato ricostruito, ma è difficile ripartire da Creta senza essersi fatti affascinare dal leggendario re, del terribile Minotauro e del valoroso Teseo.
Dove mangiare, dove dormire
, Mirabello Hotel, Theotokopoulou Str., tel 081 285052, circa 38 Euro la camera doppia. Nelle strade intorno ci sono molti altri piccoli hotel.
Rethymno
Vecchio Hotel, Daliani Str. Tel 0831 54985, www.vecchio.gr, camera doppia circa 50 Euro
Taverna Stellina, odòs Machis Kritis 63, Missiria, tel: 0831 28814, costo medio di un pasto 10 Euro.
Chora Sfakion, Hotel Ristorante Samaria, tel 0825 91261, camera doppia circa 30 Euro, costo medio del pasto 9 Euro.
Aghia Fotini, Taverna Stavros & Vicky, tel 0831 56483, cell: 0937124600, camera doppia 25 Euro, costo medio del pasto a base di pesce fresco12 Euro
Akoumia Beach, Jhony’s Taverna tel 0946 293106 fax 0832 71353.
Lentas
Taverna Lutes, camera doppia circa 30 Euro, costo medio del pasto 9 Euro
Taverna El Greco, tel 0892 95322, camera doppia 33 Euro, costo medio del pasto 10 Euro.
Tris Ekklisies, Taverna Tris Ekklisies, camera doppia circa 25 Euro, cena 9 Euro.
Rethymno
Vecchio Hotel, Daliani Str. Tel 0831 54985, www.vecchio.gr, camera doppia circa 50 Euro
Taverna Stellina, odòs Machis Kritis 63, Missiria, tel: 0831 28814, costo medio di un pasto 10 Euro.
Chora Sfakion, Hotel Ristorante Samaria, tel 0825 91261, camera doppia circa 30 Euro, costo medio del pasto 9 Euro.
Aghia Fotini, Taverna Stavros & Vicky, tel 0831 56483, cell: 0937124600, camera doppia 25 Euro, costo medio del pasto a base di pesce fresco12 Euro
Akoumia Beach, Jhony’s Taverna tel 0946 293106 fax 0832 71353.
Lentas
Taverna Lutes, camera doppia circa 30 Euro, costo medio del pasto 9 Euro
Taverna El Greco, tel 0892 95322, camera doppia 33 Euro, costo medio del pasto 10 Euro.
Tris Ekklisies, Taverna Tris Ekklisies, camera doppia circa 25 Euro, cena 9 Euro.
Noleggi moto, mappe e guide
Raggiunta l’isola in aereo, la prima cosa è noleggiare un mezzo: un riferimento è Motor Club Bike Rental, che mette a disposizione mezzi per ogni gusto. Il noleggio di un enduro di 600cc. costa circa 300 Euro per dieci giorni. Oltre all’ufficio in Iraklion (Agglon Square 18, Port, tel 081 222408,286031, fax 081 222862) ed in altre città di Creta, hanno anche un desk in aeroporto. Altrimenti esistono molti altre società con prezzi più economici, ma con un offerta a volte un po’ meno professionale.
Per orientarsi la carta migliore è Creta 1:250.000 della greca Road Edition: è difficile da trovare, ma ripaga dell’impegno nella ricerca. Un riferimento è certamente il sito web della Libreria Stella Alpina, www.stella-alpina.com, tramite cui si può richiedere in spedizione. Altrimenti non è male anche quella 1:150.000 De Agostini allegata con la guida tascabile. Le versioni 1:200.000 della Nelles Maps o di Ferytag & Berndt non riportano che parte delle stradine che ci interessano. Ancora meno adatta (per il nostro uso) quella edita da FMB di Bologna. La guida di riferimento è senza dubbio la ottima “Creta Inesplorata” a firma di Stefanos Psiemenos, ricchissima di spunti e chiare mappe degli sterrati più nascosti; anche per questa si fa riferimento a www.stella-alpina.com. Un’ultima cosa: i nomi dei posti e delle spiagge sono traslitterazioni dal greco e quindi non bisogna stupirsi se non sempre coincidono su diverse mappe. Ogni informazione su www.creta.com o su www.cretainfo.gr.
Per orientarsi la carta migliore è Creta 1:250.000 della greca Road Edition: è difficile da trovare, ma ripaga dell’impegno nella ricerca. Un riferimento è certamente il sito web della Libreria Stella Alpina, www.stella-alpina.com, tramite cui si può richiedere in spedizione. Altrimenti non è male anche quella 1:150.000 De Agostini allegata con la guida tascabile. Le versioni 1:200.000 della Nelles Maps o di Ferytag & Berndt non riportano che parte delle stradine che ci interessano. Ancora meno adatta (per il nostro uso) quella edita da FMB di Bologna. La guida di riferimento è senza dubbio la ottima “Creta Inesplorata” a firma di Stefanos Psiemenos, ricchissima di spunti e chiare mappe degli sterrati più nascosti; anche per questa si fa riferimento a www.stella-alpina.com. Un’ultima cosa: i nomi dei posti e delle spiagge sono traslitterazioni dal greco e quindi non bisogna stupirsi se non sempre coincidono su diverse mappe. Ogni informazione su www.creta.com o su www.cretainfo.gr.
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