Gran Bretagna
Una Ducati a Londra
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Una ST3 nuova di pacca e tre giorni liberi per visitare la capitale britannica, complice un miracoloso week-end di bel tempo
Una moto nuova, anzi, nuovissima. Un biglietto aereo di andata e ritorno, una guida "autoctona" o quasi, un paio di chili di guide turistiche delle più aggiornate e l'immancabile macchina fotografica: sono gli ingredienti per il week-end che abbiamo trascorso a Londra, complice la splendida Ducati ST3 gentilmente messaci a disposizione dalla casa di Borgo Panigale per una "due giorni" da turisti nella capitale britannica.
Fortunatamente, nonostante l'imperversare del gelido inverno ed il primo, "piovoso" approccio all'arrivo, la Fortuna, e con essa il sole, accompagneranno la nostra cavalcatura nel traffico del fine settimana, assicurando un clima mite (10°C a gennaio sono quasi un record) ed evitando che il nostro abbigliamento Dainese "a tema" si inzuppi.
Il week-end comincia con un erroraccio, quasi imperdonabile per uno che, come me, ama dire in giro di viaggiare molto: la concessionaria Ducati, il South London Ducati Store, si trova a Croydon, fuori Londra, e ci viene l'insana idea di provare ad arrivarci con un taxi, visto che la Purley Way Crescent di Croydon non figura sullo stradario. L'esito di tale iniziativa è drammatico: il tassista ci chiede 40 sterline per accompagnarci sin lì e, quando gli chiediamo di aspettare il ritiro della moto per farsi seguire sino, nuovamente, alla "city", ci risponde tranquillamente che tale prestazione costerà "ten pounds" di aggiunta…
Vabbè, è il prezzo per aver sottovalutato il famigerato "caro-vita" londinese e per non aver studiato prima la topografia della città: alla riconsegna della moto il nostro livello di informazione a proposito dei trasporti pubblici londinesi sarà imbattibile!
Appena in sella, ci tornano in mente i consigli della "mamma", che ci sentiamo in dovere di "inoltrarvi": occhio alla guida a sinistra (richiede assuefazione) e occhio ai limiti di velocità, che in città sono di 30-40 miglia orarie. Ma nel corso del nostro soggiorno ne aggiungeremo un altro, fondamentale: vietato sorpassare o parcheggiare vicino alle strisce pedonali o dove ci sono i percorsi segnati in rosso: le multe sono molto salate (50 £ per divieto di sosta, e raddoppiano se non le si paga entro i primi 15 giorni).
Il week-end comincia con un erroraccio, quasi imperdonabile per uno che, come me, ama dire in giro di viaggiare molto: la concessionaria Ducati, il South London Ducati Store, si trova a Croydon, fuori Londra, e ci viene l'insana idea di provare ad arrivarci con un taxi, visto che la Purley Way Crescent di Croydon non figura sullo stradario. L'esito di tale iniziativa è drammatico: il tassista ci chiede 40 sterline per accompagnarci sin lì e, quando gli chiediamo di aspettare il ritiro della moto per farsi seguire sino, nuovamente, alla "city", ci risponde tranquillamente che tale prestazione costerà "ten pounds" di aggiunta…
Vabbè, è il prezzo per aver sottovalutato il famigerato "caro-vita" londinese e per non aver studiato prima la topografia della città: alla riconsegna della moto il nostro livello di informazione a proposito dei trasporti pubblici londinesi sarà imbattibile!
Appena in sella, ci tornano in mente i consigli della "mamma", che ci sentiamo in dovere di "inoltrarvi": occhio alla guida a sinistra (richiede assuefazione) e occhio ai limiti di velocità, che in città sono di 30-40 miglia orarie. Ma nel corso del nostro soggiorno ne aggiungeremo un altro, fondamentale: vietato sorpassare o parcheggiare vicino alle strisce pedonali o dove ci sono i percorsi segnati in rosso: le multe sono molto salate (50 £ per divieto di sosta, e raddoppiano se non le si paga entro i primi 15 giorni).
Trafalgar, Soho e Piccadilly
La nostra ST3 ci porta, attraverso il traffico del sabato mattina, fino a Trafalgar Square: la piazza venne costruita tra il 1830 e il 1840 su progetto di John Nash ed ospita una colonna alta ben 50m, su cui è situata la statua dell’ammiraglio Nelson, morto nel 1805, proprio a Trafalgar, combattendo contro Napoleone.
Per scattare qualche fotografia spingiamo la moto sin sulla piazza (altrimenti dovremmo lasciarla in una delle rastrelliere posta ai bordi, ma come facciamo a farla entrare nella foto?), stando bene attenti a tenere il motore spento e svignandocela prima che si avvicinino gli addetti al controllo del traffico: ma girando attorno a questo centro nevralgico e trafficatissimo, si comprende come la guida a destra, per uno che non ci è abituato, richieda davvero assuefazione se non si vuole imboccare contromano un viale trafficato!
Il complesso è reso monumentale, oltre che dal turbinio di turisti, cittadini di ogni etnia ed automobili, anche dagli importanti edifici che costituiscono la cornice di questo centro nevralgico: la National Gallery, la Canada House e la South Africa House, insieme con i Grand Buildings incorniciano le fotografie dei milioni di turisti che si fanno immortalare (tentazione irrinunciabile anche per noi!), ai piedi della colonna, con uno dei quattro, impassibili leoni di pietra.
La Charing Cross Road e Regent Street delimitano, poco più a nord, la zona di Soho, uno dei quartieri culturalmente più eterogenei di Londra: un paradiso per gli amanti della buona cucina (meglio se orientale) e della cultura cinese, che fiorisce nel perimetro di China Town, ma anche per i frequentatori di locali a luci rosse o per gli amanti delle librerie (concentrate nella zona della Charing Cross Road). Se poi siete appassionati delle mitiche Lambretta, al 22 di Frith St troverete il “Bar Italia Scooter Club”, sede di un importante club di amatori del marchio italiano a Londra.
Ma qui a due passi c’è anche Piccadilly, l’arteria principale del West End che confluisce nella celeberrima Piccadilly Circus, piazza assunta ormai quasi a simbolo della varietà di culture e di costumi di Londra e centro della vita notturna della zona centrale della città: purtroppo, però, parcheggiare una moto nei dintorni non è impresa facile, a meno che non si voglia lasciarla in uno dei tanti garage aperti, che però tendono a richiedere cifre in linea con il caro-vita londinese (dunque distanti dai prezzi italiani).
Notting Hill e Portobello
Ma il sabato è anche un’ottima occasione per visitare Portobello Road! In questa sede si tiene un mercato che risale addirittura al 1837: una via lunghissima, in discesa, affollata specialmente durante i mesi estivi ma sempre colorata da bancarelle di tutti i tipi (souvenir ed antichità nella parte iniziale, usato e “mercato delle pulci” nello slargo finale). Il traffico di sabato mattina non ci è sembrato eccessivo, ed anche la disponibilità dei parcheggi riservati alle moto (gratis, all’inizio di Portobello) è alta: non si può non venire a fare un giro in questa “festa” di colori e musica, artisti di strada e mendicanti.
Diamo uno sguardo alla cartina: ci troviamo nella zona nord-ovest della città, vicinissimi a quella grande isola verde costituita da Hyde Park e da Kensington Garden: queste case basse, queste strade larghe e linde sono state ritratte un paio d’anni fa da un film con Hugh Grant che prende il nome proprio dal quartiere in cui è ambientato, Notting Hill.
Zona inizialmente ritenuta periferica, Notting Hill ha recentemente attratto artisti ed intellettuali che l’hanno presto scelta come luogo di residenza, e si è rapidamente affermata come uno dei centri nevralgici della Londra notturna, grazie ai tantissimi pub che sorgono praticamente dappertutto.
Ai piedi del Big Ben
Il suggestivo Victoria Embankment è un viale alberato da cui è possibile soffermarsi ad ammirare la London Eye, l’immensa ruota panoramica che domina tutta la città. Percorrendolo, si giunge all’incrocio con il Westminster Bridge, dove sorgono l’Abbazia di Westminster, il Big Ben e le sedi del parlamento (questi ultimi progettati da Barry nel 1834). La celebre torre dei quattro orologi, che rappresenta l’orologio più grande d’Inghilterra, è alta ben 106 metri: ad essere precisi, non è suo il nome di Big Ben, ma della campana da 14 tonnellate che segna lo scorrere delle ore (e che prese il nome da Sir Benjamin Hall, suo committente).
Il Westminster Bridge ci conduce dall’altro lato del Tamigi: di qui la vista è mozzafiato, con i vaporetti che percorrono sornioni lo specchio d’acqua placido ed il sole che accarezza la sagoma imponente degli edifici sull’altra riva: anche qui, però, dobbiamo supplicare due bobbies di non multarci per aver portato la moto sino nella zona pedonale per fare le foto (ma sono tutti pedonali, questi passaggi?!), e a testa china (e motore spento), rimettere le ruote sull’asfalto, sperando di non venire investiti.
Ci spingiamo, in sella alla nostra due ruote, sino alla zona orientale di Londra, ad ammirare più da vicino il Tower Bridge: sfondo irrinunciabile per la foto ricordo di qualunque turista che si rispetti, specie se lo si raggiunge da uno dei tanti “docks” laterali che offrono quiete ed una vista splendida (ma la zona non è transitabile in moto) a due passi dal traffico infernale che costeggia il Tamigi.
Da non perdere
London Motorcycle Museum
Una affollata collezione di pezzi rari, in certi casi unici. Il LMM accoglie i visitatori provenienti da tutto il mondo solo nel week-end, perché è gestito solo da volontari che si fanno carico della gestione della struttura e del restauro delle motociclette. Un’ottima occasione per un tuffo nella storia o per vedere da vicino modelli, specialmente inglesi, che difficilmente capiterà di poter ammirare in Italia.
Il London Motorcycle Museum si trova in Revenor Farm, Oldfield Lane South, Greenford, Middlesex. Sito web www.motorcycle-uk.com
Ace Cafe London
Sulla North Circular Road, poco fuori dal centro ma lo si raggiunge anche in metro: è il punto di incontro per tutti i motociclisti londinesi, praticamente da quando esiste un biker a Londra. Assolutamente un luogo di culto: Assolutamente un luogo di culto: vai all’articolo sull’Ace Cafe
Bar Italia Scooter Club
Ogni domenica pomeriggio alle 18, in questo bar di Soho si incontrano i possessori di Lambretta e Vespa iscritti al Lambretta Scooter Club. 22 Frith St., Tel. +44 020 74374520, www.baritaliasoho.co.uk
Hamrax
Questo specialista di moto inglesi costituisce una meta imperdibile per i biker in visita a Londra: da cinquant’anni (cioè dal 1953) si occupa del restauro e del tuning di vecchie glorie britanniche come BSA e Norton; adesso ha una sede anche in Australia. Hamrax (British Bike Specialst), Octavia House, Southern Row, London. Tel. +44 020 89695380. www.hamrax.co.uk Harrods
…e come perdersi quella inesauribile fonte di ispirazione, quella irresistibile tentazione per qualunque patito di shopping che è Harrods? All’81-135 di Brompton Rd.
Hamleys
Uno dei più grandi negozi di giocattoli del mondo: sette piani ricchi di colori, musica, dimostrazioni e fantasiose ambientazioni. Immancabile l’acquisto degli orsetti di peluches proposti come “autenticamente inglesi”. 188-196 Regent St., aperto tutti i giorni.
St. Katherine’s Dock
Un’oasi inaspettata a due passi dal centro di Londra, questo molo inaccessibile se non a piedi: qui sono attraccati Yacht da sogno di proprietà, si suppone, di privilegiati miliardari londinesi. A due passi dal Tower Bridge, in pieno centro e su un’ansa del Tamigi, con una serie di negozi e pub che vi si affacciano ed uno Starbucks Coffee dall’aspetto classicheggiante.Unico neo: bisogna parcheggiare la moto fuori dall’ingresso principale ed arrivarci a piedi (ma c’è un garage custodito a due passi).
Waterstone’s
Enormi divani accolgono i lettori che vengono a visitare la libreria più grande d’Europa: scaffali immensi, altissimi e fornitissimi, anche per chi ama i motori e gli sport legati alla velocità, per una struttura che si estende per sei piani e che dotata di diversi bar e di uno Studio Lounge Bar al quinto piano, con vista direttamente sulla House of Parliament. 203-206 Piccadilly, aperta tutti i giorni.
Una affollata collezione di pezzi rari, in certi casi unici. Il LMM accoglie i visitatori provenienti da tutto il mondo solo nel week-end, perché è gestito solo da volontari che si fanno carico della gestione della struttura e del restauro delle motociclette. Un’ottima occasione per un tuffo nella storia o per vedere da vicino modelli, specialmente inglesi, che difficilmente capiterà di poter ammirare in Italia.
Il London Motorcycle Museum si trova in Revenor Farm, Oldfield Lane South, Greenford, Middlesex. Sito web www.motorcycle-uk.com
Ace Cafe London
Sulla North Circular Road, poco fuori dal centro ma lo si raggiunge anche in metro: è il punto di incontro per tutti i motociclisti londinesi, praticamente da quando esiste un biker a Londra. Assolutamente un luogo di culto: Assolutamente un luogo di culto: vai all’articolo sull’Ace Cafe
Bar Italia Scooter Club
Ogni domenica pomeriggio alle 18, in questo bar di Soho si incontrano i possessori di Lambretta e Vespa iscritti al Lambretta Scooter Club. 22 Frith St., Tel. +44 020 74374520, www.baritaliasoho.co.uk
Hamrax
Questo specialista di moto inglesi costituisce una meta imperdibile per i biker in visita a Londra: da cinquant’anni (cioè dal 1953) si occupa del restauro e del tuning di vecchie glorie britanniche come BSA e Norton; adesso ha una sede anche in Australia. Hamrax (British Bike Specialst), Octavia House, Southern Row, London. Tel. +44 020 89695380. www.hamrax.co.uk Harrods
…e come perdersi quella inesauribile fonte di ispirazione, quella irresistibile tentazione per qualunque patito di shopping che è Harrods? All’81-135 di Brompton Rd.
Hamleys
Uno dei più grandi negozi di giocattoli del mondo: sette piani ricchi di colori, musica, dimostrazioni e fantasiose ambientazioni. Immancabile l’acquisto degli orsetti di peluches proposti come “autenticamente inglesi”. 188-196 Regent St., aperto tutti i giorni.
St. Katherine’s Dock
Un’oasi inaspettata a due passi dal centro di Londra, questo molo inaccessibile se non a piedi: qui sono attraccati Yacht da sogno di proprietà, si suppone, di privilegiati miliardari londinesi. A due passi dal Tower Bridge, in pieno centro e su un’ansa del Tamigi, con una serie di negozi e pub che vi si affacciano ed uno Starbucks Coffee dall’aspetto classicheggiante.Unico neo: bisogna parcheggiare la moto fuori dall’ingresso principale ed arrivarci a piedi (ma c’è un garage custodito a due passi).
Waterstone’s
Enormi divani accolgono i lettori che vengono a visitare la libreria più grande d’Europa: scaffali immensi, altissimi e fornitissimi, anche per chi ama i motori e gli sport legati alla velocità, per una struttura che si estende per sei piani e che dotata di diversi bar e di uno Studio Lounge Bar al quinto piano, con vista direttamente sulla House of Parliament. 203-206 Piccadilly, aperta tutti i giorni.
Dove mangiare, dove dormire
MANGIARE
Belgo Centraal (50 Earlham St., Tel. +44 78132233). Un ristorante belga per mangiare frutti di mare e cenare a costi accessibili (poco più di 20£ a persona). Il locale è molto particolare (interrato e rivestito di catene). Aperto tutti i giorni, dalle 12 alle 23,30.
Dickens Inn (St Katherine’s Way, Tel. +44 74882208). Già solo la vista merita una visita: grandi balconi fioriti ed il panorama sui docks e sul Tower Bridge, per un pub decisamente insolito. Aperto tutti i giorni.
St. John (26 St. John St., Tel. +44 72510848). Cibo tipicamente britannico ma rimescolato con creatività: dalla coda di maiale alla griglia con senape rossa, all’anguilla affumicata. Prezzi non proprio a buon mercato (si parte da almeno 30£), ma non è raro trovarci dei VIP. Aperto dal lunedì al sabato, a pranzo e a cena.
Wagamama (24-26 Kensington High St., Tel. +44 73761717). Le fettuccine giapponesi vengono cucinate nella cucina aperta, proprio sotto gli occhi dei clienti. Prezzi decisamente bassi, a partire da 8£. Aperto tutti i giorni dalle 12 alle 23. DORMIRE Hyde Park Towers Hotel (47-51 Inverness Terrace, London W 231N, tel. +44 2072218484). Ad un isolato dalla stazione di Bayswater, questo comodo tre stelle si trova in un quartiere residenziale ed è vicinissimo al Kensinton Garden. Le tariffe per il servizio “Bed and Breakfast” si aggirano intorno alle 90£ a notte, ma in certi periodi si possono spuntare anche tariffe prossime alle 50£.
Jesmond Dene Hotel (27 Argyle St., Tel. +44 78374654). Le stanze sono solo 16, ma allegramente decorate dal proprietario. Ottima ospitalità e prezzi decisamente accessibili (a partire da 42£).
The Mad Matter (Stamford St., Tel. +44 7401 9222). Si trova al di sopra di un pub, e per questo le stanze sulla strada risultano piuttosto rumorose. I prezzi variano, ma partono dalle 70£ durante il week-end.
Dickens Inn (St Katherine’s Way, Tel. +44 74882208). Già solo la vista merita una visita: grandi balconi fioriti ed il panorama sui docks e sul Tower Bridge, per un pub decisamente insolito. Aperto tutti i giorni.
St. John (26 St. John St., Tel. +44 72510848). Cibo tipicamente britannico ma rimescolato con creatività: dalla coda di maiale alla griglia con senape rossa, all’anguilla affumicata. Prezzi non proprio a buon mercato (si parte da almeno 30£), ma non è raro trovarci dei VIP. Aperto dal lunedì al sabato, a pranzo e a cena.
Wagamama (24-26 Kensington High St., Tel. +44 73761717). Le fettuccine giapponesi vengono cucinate nella cucina aperta, proprio sotto gli occhi dei clienti. Prezzi decisamente bassi, a partire da 8£. Aperto tutti i giorni dalle 12 alle 23. DORMIRE Hyde Park Towers Hotel (47-51 Inverness Terrace, London W 231N, tel. +44 2072218484). Ad un isolato dalla stazione di Bayswater, questo comodo tre stelle si trova in un quartiere residenziale ed è vicinissimo al Kensinton Garden. Le tariffe per il servizio “Bed and Breakfast” si aggirano intorno alle 90£ a notte, ma in certi periodi si possono spuntare anche tariffe prossime alle 50£.
Jesmond Dene Hotel (27 Argyle St., Tel. +44 78374654). Le stanze sono solo 16, ma allegramente decorate dal proprietario. Ottima ospitalità e prezzi decisamente accessibili (a partire da 42£).
The Mad Matter (Stamford St., Tel. +44 7401 9222). Si trova al di sopra di un pub, e per questo le stanze sulla strada risultano piuttosto rumorose. I prezzi variano, ma partono dalle 70£ durante il week-end.
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