Germania
Turismo da corsa IV: Sachsenring
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Quarta tappa del nostro itinerario sportivo a bordo della Ducati ST4 S verso i circuiti del motomondiale. Questa volta Giovanni Zamagni ha raggiunto il GP di Germania, dove Biaggi avrebbe vinto la sua prima gara stagionale
Lo studio del percorso prima della partenza da Milano
Il calendario del motomondiale 2004 è a dir poco delirante, con sei gare in sette settimane. Le ultime due prima della lunga pausa estiva sono in Germania e Inghilterra, una dietro l'altra, e così per me e la mia Ducati ST4S si prospetta una trasferta unica, perché sarebbe da pazzi tornare in Italia dal Sachsenring per poi andare a Donington.
Il calendario del motomondiale 2004 è a dir poco delirante, con sei gare in sette settimane. Le ultime due prima della lunga pausa estiva sono in Germania e Inghilterra, una dietro l'altra, e così per me e la mia Ducati ST4S si prospetta una trasferta unica, perché sarebbe da pazzi tornare in Italia dal Sachsenring per poi andare a Donington.
Per essere giovedì attorno all'ora di pranzo al Sachsenring, situato nella ex Germania dell'Est a un'ottantina di chilometri a ovest di Dresda, parto mercoledì pomeriggio da Milano e divido il viaggio in due tappe.
Primo giorno: Milano-Gunzuburg
Totale km percorsi: 506, dei quali 291 in autostrada e 215 su strade statali
La bella statale 13 del passo San Bernardino
Parto da Milano attorno alle 14,30 con un bel sole caldo, ma non soffocante: il termometro segna 26 gradi, una temperatura pressoché ideale per viaggiare in moto. Per raggiungere il Sachsenring la strada migliore è passare dalla Svizzera e dall’Austria; macino un po’ di chilometri in autostrada, fino al passo del San Bernardino, dove si può scegliere se fare il tunnel oppure la statale. Opto naturalmente per quest’ultima e la statale 13 è di quelle da *****: il fondo è bello, le curve permettono pieghe di tutto rispetto e il panorama è indimenticabile.
Si arriva a poco oltre 2.000 metri, in mezzo a montagne spettacolari: la strada è pochissimo trafficata e guidare in queste condizioni è davvero piacevole, anche se in alta quota fa piuttosto fresco, nonostante il sole splendente.
Una volta superato il passo, si ritorna sull’ autostrada A13, che però per una trentina di chilometri ancora è a tutti gli effetti una statale, perché è tutta curve a una sola corsia. L’ultimo tratto è invece una vera autostrada e si arriva così in Austria, dove ci si immette sulla A14 in direzione Pfandertunnel.
Teoricamente, bisognerebbe comprare la vignetta per l’autostrada, ma dovendo percorrere solo pochi chilometri (al massimo una decina), faccio finta di niente e decido di rischiare. Mi va di lusso, nessuno mi ferma e arrivo così in Germania.
Imbocco l’A96 e faccio un bel tratto a 200 km/h, ma la mancanza di carburante mi costringe a rallentare. Non trovo un distributore per molti chilometri e così decido di uscire dall’autostrada per fare rifornimento in qualche paese. Vago per una trentina di chilometri nella campagna tedesca, con il serbatoio sempre più vuoto, ma proprio quando ormai sono rassegnato a spingere, trovo finalmente un distributore. Faccio il pieno e mi rimetto in autostrada, che abbandono dopo 35 chilometri per percorrere la statale 300 (***), che alle 19 è pochissimo trafficata ed è tutto sommato piacevole, perché si va abbastanza forte e ci sono dei curvoni dove poter fare delle belle pieghe.
Dalla statale 300 si passa alla 16 (***), più o meno dalle stesse caratteristiche. La temperatura comincia ad abbassarsi, ma si viaggia ancora bene e visto il tempo avrei voglia di continuare ancora per un po’, ma essendo già le 20 decido di fermarmi a dormire, perché da queste parti hotel e ristoranti chiudono prestissimo. Mi fermo a Gunzuburg, paesino carino e piuttosto vivo, con parecchi alberghi disposti attorno alla piazza principale. Non mancano le classiche “Gasthof” e una birreria piena di gente.
La bella statale 13 del passo San Bernardino
Parto da Milano attorno alle 14,30 con un bel sole caldo, ma non soffocante: il termometro segna 26 gradi, una temperatura pressoché ideale per viaggiare in moto. Per raggiungere il Sachsenring la strada migliore è passare dalla Svizzera e dall’Austria; macino un po’ di chilometri in autostrada, fino al passo del San Bernardino, dove si può scegliere se fare il tunnel oppure la statale. Opto naturalmente per quest’ultima e la statale 13 è di quelle da *****: il fondo è bello, le curve permettono pieghe di tutto rispetto e il panorama è indimenticabile.
Si arriva a poco oltre 2.000 metri, in mezzo a montagne spettacolari: la strada è pochissimo trafficata e guidare in queste condizioni è davvero piacevole, anche se in alta quota fa piuttosto fresco, nonostante il sole splendente.
Una volta superato il passo, si ritorna sull’ autostrada A13, che però per una trentina di chilometri ancora è a tutti gli effetti una statale, perché è tutta curve a una sola corsia. L’ultimo tratto è invece una vera autostrada e si arriva così in Austria, dove ci si immette sulla A14 in direzione Pfandertunnel.
Teoricamente, bisognerebbe comprare la vignetta per l’autostrada, ma dovendo percorrere solo pochi chilometri (al massimo una decina), faccio finta di niente e decido di rischiare. Mi va di lusso, nessuno mi ferma e arrivo così in Germania.
Imbocco l’A96 e faccio un bel tratto a 200 km/h, ma la mancanza di carburante mi costringe a rallentare. Non trovo un distributore per molti chilometri e così decido di uscire dall’autostrada per fare rifornimento in qualche paese. Vago per una trentina di chilometri nella campagna tedesca, con il serbatoio sempre più vuoto, ma proprio quando ormai sono rassegnato a spingere, trovo finalmente un distributore. Faccio il pieno e mi rimetto in autostrada, che abbandono dopo 35 chilometri per percorrere la statale 300 (***), che alle 19 è pochissimo trafficata ed è tutto sommato piacevole, perché si va abbastanza forte e ci sono dei curvoni dove poter fare delle belle pieghe.
Dalla statale 300 si passa alla 16 (***), più o meno dalle stesse caratteristiche. La temperatura comincia ad abbassarsi, ma si viaggia ancora bene e visto il tempo avrei voglia di continuare ancora per un po’, ma essendo già le 20 decido di fermarmi a dormire, perché da queste parti hotel e ristoranti chiudono prestissimo. Mi fermo a Gunzuburg, paesino carino e piuttosto vivo, con parecchi alberghi disposti attorno alla piazza principale. Non mancano le classiche “Gasthof” e una birreria piena di gente.
Secondo giorno: Gunzuburg -Sachsenring
Totale km percorsi: 405, dei quali 235 in autostrada e 170 su strade statali
A Chemniz foto ricordo davanti alla statua di Carlo Marx, l'unica ancora presente nella ex DDR. Sul palazzo la famosa scritta, in tutte le lingue: "Proletari di tutto il mondo unitevi"
Naturalmente il bel tempo è già finito e quando lascio Gunzuburg devo indossare la tuta antipioggia. Torno sulla statale 16 (**, perché al mattino è molto trafficata) in direzione Donauworth, dove ci si immette sulla statale 2 (***), decisamente più piacevole e scorrevole. Si prosegue sulla 2 fino praticamente a Nurnberg, dove ci si immette in autostrada.
Piove a dirotto e quindi viaggio un po' più prudente, ma il tachimetro segna comunque 160 km/h a circa 5.000 giri. Anche sul bagnato la ST4S è stabile, si guida bene e tutto sommato protegge discretamente dall'acqua. L'impianto frenante ABS funziona davvero bene e così anche in condizioni critiche si viaggia in sicurezza.
Per raggiungere il Sachsenring, che è situato in prossimità di un paesino che si chiama come una parolaccia - Oberlungwitz - bisogna superare Zwickau sulla A72 e prendere l'uscita che incrocia la statale 180. Non sono la persona più indicata per dire con esattezza come arrivare al Sachsenring, perchè nonostante io ci venga ormai da sette anni, mi perdo regolarmente.
Succede anche questa volta; quindi vago un po' per la campagna tedesca e poi finalmente raggiungo il circuito.
A Chemniz foto ricordo davanti alla statua di Carlo Marx, l'unica ancora presente nella ex DDR. Sul palazzo la famosa scritta, in tutte le lingue: "Proletari di tutto il mondo unitevi"
Naturalmente il bel tempo è già finito e quando lascio Gunzuburg devo indossare la tuta antipioggia. Torno sulla statale 16 (**, perché al mattino è molto trafficata) in direzione Donauworth, dove ci si immette sulla statale 2 (***), decisamente più piacevole e scorrevole. Si prosegue sulla 2 fino praticamente a Nurnberg, dove ci si immette in autostrada.
Piove a dirotto e quindi viaggio un po' più prudente, ma il tachimetro segna comunque 160 km/h a circa 5.000 giri. Anche sul bagnato la ST4S è stabile, si guida bene e tutto sommato protegge discretamente dall'acqua. L'impianto frenante ABS funziona davvero bene e così anche in condizioni critiche si viaggia in sicurezza.
Per raggiungere il Sachsenring, che è situato in prossimità di un paesino che si chiama come una parolaccia - Oberlungwitz - bisogna superare Zwickau sulla A72 e prendere l'uscita che incrocia la statale 180. Non sono la persona più indicata per dire con esattezza come arrivare al Sachsenring, perchè nonostante io ci venga ormai da sette anni, mi perdo regolarmente.
Succede anche questa volta; quindi vago un po' per la campagna tedesca e poi finalmente raggiungo il circuito.
La tabella dei chilometraggi
Road Book primo giorno
Secondo giorno
Secondo giorno
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