Francia
Francia: la route des Grandes Alpes
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Un tratto della celebre strada che nella parte sud-ovest della Francia, proprio vicino al confine italiano, porta a valicare uno dei passi montani più alti d'Europa: il viaggio è un tripudio di curve e strade meravigliose da affrontare nei mesi più caldi
La Route des Grandes Alpes è una delle strade più interessanti del sud della Francia, conosciuta da motociclisti, ciclisti e alpinisti. Si srotola proprio vicino al confine con il Piemonte e, volendo, arriva fino al mare Mediterraneo. Il tratto che vi proponiamo, però, non la percorre tutta, ma è un anello adatto a un viaggio di un paio di giorni.
Partendo da Vinadio, ricca di sorgive e forti militari, si punta subito il confine con la Francia, verso il Col de la Lombarde e Isola, entrando nel parco naturale di Mercantour.
La strada taglia le valli, poi s'inerpica sulle pendici e sale tra boschi di larici, pini e abeti. Più in alto, dove la vegetazione si dirada e le rocce si coprono di bassi cespugli, la vista è catturata da rapidi movimenti. Sono le numerose marmotte, facili da osservare mentre corrono tra i massi. Capita anche di imbattersi in volpi e rari camosci, più difficili da avvistare. Man mano che si percorrono i chilometri la vegetazione cambia: andando verso sud si passa dalle Alpi de Haute Provence alle Alpi Marittime, in buona parte inserite nel confine del Parco Mercantour.
La fragranza dell'aria rimane fresca e alpina, profumata di erba e terra, ma con un leggero aroma di timo che entra nel casco stuzzicando l'appetito. La cucina locale è quella tipica montana, con stufati e piatti a base di carne e formaggio. Il viaggio si svolge quasi tutto in Francia, nonostante la partenza e l'arrivo siano a Vinadio.
Partendo da Vinadio, ricca di sorgive e forti militari, si punta subito il confine con la Francia, verso il Col de la Lombarde e Isola, entrando nel parco naturale di Mercantour.
La strada taglia le valli, poi s'inerpica sulle pendici e sale tra boschi di larici, pini e abeti. Più in alto, dove la vegetazione si dirada e le rocce si coprono di bassi cespugli, la vista è catturata da rapidi movimenti. Sono le numerose marmotte, facili da osservare mentre corrono tra i massi. Capita anche di imbattersi in volpi e rari camosci, più difficili da avvistare. Man mano che si percorrono i chilometri la vegetazione cambia: andando verso sud si passa dalle Alpi de Haute Provence alle Alpi Marittime, in buona parte inserite nel confine del Parco Mercantour.
La fragranza dell'aria rimane fresca e alpina, profumata di erba e terra, ma con un leggero aroma di timo che entra nel casco stuzzicando l'appetito. La cucina locale è quella tipica montana, con stufati e piatti a base di carne e formaggio. Il viaggio si svolge quasi tutto in Francia, nonostante la partenza e l'arrivo siano a Vinadio.
In queste pagine trovate un estratto del servizio pubblicato sul numero 66 di Dueruote, uscito nel mese di marzo 2010, oltre alle informazioni da non perdere e, soprattutto, il perché intraprendere questo splendido viaggio in moto!
Il roadbook
Perché intraprendere il viaggio
È facile intuire la natura delle strade, guardandone il disegno sulla mappa ma fino a che le gomme non solcano l'asfalto compatto e attorno non sfilano i rilievi e gli strapiombi di questo viaggio, non si può comprendere quanto sia entusiasmante. Su queste montagne l'acqua è una matita che disegna solchi, crea grotte e scava le valli.
Quell'acqua corre turbolenta e schiumosa accanto alla strada che da Barcelonnette devia per il Col de la Cayolle, incastrandosi in una valle più stretta, suggestiva e rigogliosa. Le rocce passano da un grigio antracite al rosso cupo, sfumando nell'ocra e impallidendo fino al bianco. E la via da seguire segue l'acqua: il fiume Bachelard crea le omonime Gole. Lo si costeggia e si supera oltrepassando un ponte che sovrasta una cascata; si affrontano poi salite e discese, curve e rettilinei, attraversando anche i piccoli paesi francesi, caratteristici e vivaci, dove ci si imbatte spesso in mercatini e bancarelle di prodotti locali, come formaggi, miele di montagna e confetture. Insomma, questo viaggio è un caleidoscopio di spunti.
Quell'acqua corre turbolenta e schiumosa accanto alla strada che da Barcelonnette devia per il Col de la Cayolle, incastrandosi in una valle più stretta, suggestiva e rigogliosa. Le rocce passano da un grigio antracite al rosso cupo, sfumando nell'ocra e impallidendo fino al bianco. E la via da seguire segue l'acqua: il fiume Bachelard crea le omonime Gole. Lo si costeggia e si supera oltrepassando un ponte che sovrasta una cascata; si affrontano poi salite e discese, curve e rettilinei, attraversando anche i piccoli paesi francesi, caratteristici e vivaci, dove ci si imbatte spesso in mercatini e bancarelle di prodotti locali, come formaggi, miele di montagna e confetture. Insomma, questo viaggio è un caleidoscopio di spunti.
Da non perdere
Col de la Bonette
Un passo famoso, il Col de la Bonette: arrivando al valico la strada prosegue per un giro ad anello attorno all'omonima cima. Al culmine si raggiungono i 2802 metri e il cippo recita "la strada più alta d'Europa". Questo è impreciso e si tratta di un espediente, infatti il valico effettivo de la Bonette si trova a 2715 mt di altitudine e, in Europa, ci sono almeno altri tre valichi che superano questa quota. Questioni geografiche e matematiche a parte, il Col de la Bonette è uno splendido passo: vale la pena girare attorno alla Cima, anche se spesso c'è molto vento, e fermarsi per una breve camminata sul culmine. Il paesaggio che si distende a trecentosessanta gradi sulle Alpi è un ricordo indelebile del viaggio.
Col d'Allos
Il passo d'Allos è una deviazione stretta e tortuosa, che si imbocca dopo Barcelonnette girando a destra per Les Agneliers e rientra sulla D2202 a St. Martin d'Entraunes. Questo permette di attraversare Colmars, vicino a cui ci sono le Cascate de la Lance. Inoltre, appena dopo il passo d'Allos si può prendere la D226 per avvicinarsi allo splendido lago d'Allos: l'ultimo tratto è da affrontare a piedi.
Un passo famoso, il Col de la Bonette: arrivando al valico la strada prosegue per un giro ad anello attorno all'omonima cima. Al culmine si raggiungono i 2802 metri e il cippo recita "la strada più alta d'Europa". Questo è impreciso e si tratta di un espediente, infatti il valico effettivo de la Bonette si trova a 2715 mt di altitudine e, in Europa, ci sono almeno altri tre valichi che superano questa quota. Questioni geografiche e matematiche a parte, il Col de la Bonette è uno splendido passo: vale la pena girare attorno alla Cima, anche se spesso c'è molto vento, e fermarsi per una breve camminata sul culmine. Il paesaggio che si distende a trecentosessanta gradi sulle Alpi è un ricordo indelebile del viaggio.
Col d'Allos
Il passo d'Allos è una deviazione stretta e tortuosa, che si imbocca dopo Barcelonnette girando a destra per Les Agneliers e rientra sulla D2202 a St. Martin d'Entraunes. Questo permette di attraversare Colmars, vicino a cui ci sono le Cascate de la Lance. Inoltre, appena dopo il passo d'Allos si può prendere la D226 per avvicinarsi allo splendido lago d'Allos: l'ultimo tratto è da affrontare a piedi.
Link e contatti
Il Parco di Mercantour: www.mercantour.eu
La Valle dell'Ubaye: www.ubaye.com
Ufficio del turismo di Bercelonnette: www.barcelonnette.com
Per conoscere le condizioni di strade e valichi: +33 826022022
Per il meteo in Francia: +33 892680204
La Valle dell'Ubaye: www.ubaye.com
Ufficio del turismo di Bercelonnette: www.barcelonnette.com
Per conoscere le condizioni di strade e valichi: +33 826022022
Per il meteo in Francia: +33 892680204
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