Manutenzione
Manutenzione moto: consigli per manutenzione della moto in casa
Con pochi consigli pratici, la manutenzione della moto diventa un lavoro alla portata di tutti. Ecco quello che basta per viaggiare senza pensieri
Vivere la moto tutti i giorni fa venire voglia di conoscerla completamente, non solo per come si guida ma anche per com'è fatta. Nessun metodo migliore che metterci mano personalmente. Se pensate di non essere all'altezza vi sbagliate, basta qualche nozione di base per fare quei lavoretti di controllo più frequenti, un minimo di manualità e il gioco è fatto!
In questa guida vogliamo indicare quali parametri controllare per la manutenzione moto da effettuare direttamente da casa, per guidare in sicurezza e non dover ricorrere a riparazioni ben più dispendiose. Un’esperienza che permette di conoscere a fondo la propria moto e praticabile per tutti, con la possibilità di risparmiare qualcosa e senza l’aiuto del meccanico.
DA DOVE PARTIRE
Sembrerà banale, ma la prima cosa da fare per una corretta manutenzione è procurarsi gli attrezzi. Non si intendono quelli di sicurezza che danno in dotazione le case, poiché comprendono solo qualche chiave e cacciavite per emergenza. Un set di ferri di varie misure è obbligatorio, senza dimenticare il multimetro e una chiave dinamometrica, cercando di evitare il martello! In generale, dando un’occhiata al manuale di manutenzione o di officina, in dotazione con la moto, si capisce subito quali attrezzi servono prevalentemente per la manutenzione della propria moto. Il libricino spesso dimenticato nel sottosella o perso, da tanta è la voglia di guidare, è fondamentale per mantenere il corretto stato e funzionamento del mezzo. Il consiglio è tenerlo sempre a fianco durante le operazioni di manutenzione, poiché all’interno sono indicati tutti i valori delle varie componenti, che vanno dal corretto fissaggio delle viti alle quantità di liquidi. Mai fare ad occhio, ogni valore è studiato per far funzionare tutto nel migliore dei modi e se non vedete i professionisti utilizzarlo è solo perché ormai conoscono i valori a memoria. L’ultima azione preliminare è un lavaggio completo; c’è chi la moto la tiene linda e chi ha meno voglia di farlo, ma una moto pulita svela bene ciò che bisogna sistemare, inoltre per mantenere la corretta temperatura durante la guida, bisogna togliere lo sporco in eccesso dai vari componenti. Naturalmente non si intende quel filo di polvere che si crea quando parcheggiata, ma residui di grasso in zone non volute o proprio terra.CONTROLLO DEI LIQUIDI
Durante una manutenzione completa non c’è una prima cosa da guardare (bisogna controllare comunque tutto), ma solitamente l’occhio cade in primis sull’olio motore. Forse perché uno dei rischi legati a questo è proprio la rottura del motore, ciò che si vuole evitare.Controllarlo è davvero facile; nelle moto più recenti spesso si trova un piccolo oblò sul fondo (di solito sul lato destro) del motore, in corrispondenza della coppa. Il controllo va effettuato con la moto perpendicolare al terreno con motore freddo o fermo da almeno qualche minuto, così da far tornare nella coppa tutto l’olio in circolo. Il livello deve stare tra le linee di minimo e massimo.
Nel caso non ci fosse l’oblò l’operazione è la stessa, ma il controllo si effettua dall’asticella che si sfila dal foro di rabbocco, su cui sono segnati i livelli di min e max. Se livello fosse sotto il minimo, basta fare un rabbocco con olio adatto (indicato sul libretto di manutenzione) e portarlo a circa tre quarti del livello consigliato, non di più per evitare variazioni in caso di alte temperature. All’opposto, se l’olio si trova sopra la linea di max, va scaricato dal tappo situato sotto la moto e riportato al giusto livello. Su alcune moto la disposizione dei componenti può variare, ma l’operazione rimane sempre la stessa. Per una sostituzione completa, da fare dopo un certo periodo o chilometri percorsi (dichiarati dalla casa), si agisce sugli stessi componenti. In più può essere necessaria la sostituzione del filtro che varia a seconda della moto. Sempre riguardante il motore, un’occhiata al liquido di raffreddamento è indispensabile, se presente. Tra tutti forse è il liquido che meno risente di problemi, ma un livello errato anche in questo caso può creare situazioni spiacevoli. L’altezza in questo caso la si verifica dalla vaschetta di recupero, situata vicino al radiatore, oppure direttamente dal tappo sul componente. Attenzione a non aprirlo quanto la moto è calda, la pressione all’interno farebbe fuoriuscire tutto il liquido rischiando di ustionare la pelle. Quando la temperatura è scesa, basta svitare il tappo e controllare nel primo caso il livello tra il minimo e il massimo, se invece lo si osserva direttamente dal radiatore, questo dev’essere riempito fino all’orlo. Anche in questo caso bisogna utilizzare il liquido adatto, l’acqua funzionerebbe ma il consiglio è di usarla in caso di emergenza per evitare la formazione di calcare e se possibile sarebbe meglio distillata. Se si nota una frequente variazione del livello del liquido è meglio recarsi in officina, potrebbe essersi rovinata la guarnizione del motore, rischiando l’ingresso del liquido nei cilindri del motore e un conseguente malfunzionamento. Lo stesso vale per i vuoti d’aria che a volte creano problemi con la pompa di ricircolo. Attenzione! Alcune moto utilizzano un piccolo radiatore per il raffreddamento dell’olio motore. Da non confondere con quello del liquido di raffreddamento che si trova solitamente più in alto e ha dimensioni maggiori. Ultimo ma molto importante è il liquido dei freni. Il controllo si effettua dalle vaschette sul manubrio all’anteriore e sopra la pedana destra nel caso del posteriore e anche in questo caso il livello dell’olio deve stare sopra un punto segnato. Prima di rabboccare però e meglio dare un’occhiata alle pastiglie; quando consumate infatti, fanno scendere il livello e se devono essere sostituite, l’olio nella vaschetta, se piena, uscirebbe dai bordi. In caso contrario, se le pastiglie sono ancora buone, basta versare il giusto quantitativo di lubrificante indicato.
La sostituzione completa (o spurgo) va fatta quando la leva risulta “spugnosa” o se l’effetto frenante non risulta efficiente perché l’impianto presenta aria o sporco al suo interno.
COME MIGLIORARE LA PERFORMANCE DELLA FRENATA
TRASMISSIONE E CICLISTICA
Altro punto focale del mondo moto e la trasmissione a catena. Utilizzata nella gran maggior parte delle motociclette ormai ha raggiunto dei livelli di efficienza molto elevati, ma comunque rimane un punto meccanico molto esposto all’ambiente e a stress. La manutenzione in questo caso prevede una pulizia primaria da effettuare con appositi prodotti o il classico petrolio bianco. Per farla basta applicarne una quantità sufficiente su di una spazzola (meglio se pensata per il lavoro) e passarla sulle maglie fino a eliminare tutto lo sporco. Esistono anche dei kit di pulizia da installare sulla catena per poi farla scorrere e il gioco è fatto. Il consiglio però è di non farlo a moto accesa; potrebbe sembrare una soluzione per risparmiare tempo e fatica, ma il rischio di farsi male è davvero alto. Finita la pulizia si passa alla regolazione della tensione; agendo sui due bulloni (su quasi tutte le moto è così) posti in fondo al forcellone posteriore si muove avanti e indietro la ruota, appositamente per tendere o smollare la catena. Anche in questo caso si controlla sul libretto di manutenzione il valore di oscillazione che deve avere la catena, in generale sono circa 3 cm per le stradali e 4/5 cm per le moto da fuoristrada. Una volta registrata, controllare che entrambi i bulloni siano alla stessa altezza, o meglio che la ruota sia perfettamente dritta, per poi passare alla lubrificazione con grassi o spray appositi. Altro componente fondamentale della moto da controllare è l’impianto frenante, sia dischi che pastiglie e in caso di usura elevata vanno sostituiti da un professionista. Per usura non si intende la fine del materiale d’attrito ma qualche millimetro prima per poter salvare il disco (se non troppo usurato anche questo) e avere un effetto frenante sicuro.I pneumatici, se non si tratta dei tassellati offroad, hanno come per le auto il tassellino di verifica tra gli intagli del battistrada. Una volta a livello sono già da sostituire, qualche chilometro prima sarebbe ancora meglio. E attenzione anche all’età della gomma; se montata per troppi anni, facendo pochi chilometri, gli intagli potrebbero andare ancora bene, ma il battistrada si indurirebbe fino a creparsi riducendo drasticamente l’attrito con l’asfalto. Da non dimenticare una gonfiata alla giusta pressione!
BATTERIE E CANDELE
Il grosso ormai è fatto e se non ci sono stati problemi ormai manca solo uno sguardo finale. Partiamo dalla batteria; solitamente non c’è bisogno di test, ormai quasi tutte le moto hanno un rilevatore di tensione visualizzabile sullo strumento oppure non si avvia proprio il motorino d’avviamento. Dopo un periodo di fermo però una controllata non fa male. Con un multimetro, si posizionano i puntali sui morsetti della batteria per verificare che sia intorno ai 12V, salendo fino a 14V o poco più una volta avviato il motore. Se il valore risultasse più basso conviene provare prima a darle una caricata una notte e in caso si ripresenti il problema, controllare il sistema di ricarica oppure provare con la sostituzione dell'accumulatore. Capita di dimenticarsi delle candele. Un componente di molto riguardo una volta, quando i carburatori tendevano a sporcarle più frequentemente e avevano durate minori. Ma anche oggi che durano di più, sostituirle quando necessario, permette di risparmiare carburante rendendo più efficiente la combustione e mantenere in buone condizioni tutti i componenti del motore.Posizionate in cima ai cilindri, per sfilarle basta svitarle con una chiave apposita o in alternativa una chiave a tubo delle dimensioni adatte. Per controllare che siano a posto, verificare il colore che deve tendere a un nocciola e la distanza tra gli elettrodi, circa un’unghia. Se le condizioni non sono queste e in generale dopo un tot di chilometri (dichiarati dalla casa) bisogna sostituirle. Ultimo e più durevole per chi viaggia in strada, il filtro aria. Solitamente raggiungibile dal sottosella, controllare che non sia troppo sporco o ostruito. Si può agire alla vecchia maniera con una soffiata di compressore quando ancora utilizzabile, giusto per rimuovere la polvere, o sostituirlo quando troppo intasato. Essendo a incastro la sostituzione è pratica per tutti. La moto adesso è pronta a ripartire, controlliamo, con la dinamometrica, il serraggio di tutte le viti svitate durante la manutenzione e quelle esterne o più sottoposte alle vibrazioni per non perdere nulla in strada, e siamo pronti a goderci le due ruote in sicurezza e con la moto nelle migliori condizioni. Ripetere queste poche operazioni tra i 700 e 1000 km vi permette di mantenere la moto in ottime condizioni, dovendo fare tappa dal meccanico il più delle volte per piccoli aggiustamenti.