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Suzuki Burgman Business 250

il 04/02/2002 in Moto & Scooter

Tecnologia e design si evolvono senza sosta, eppure il “vecchio” Burgman è sempre là, in testa alle classifiche di vendita. Il perchè? Per capirlo basta salirci

Suzuki Burgman Business 250
Caratteristici sono i cerchi da 13" in alluminio, dal design molto originale, che alleggeriscono, per quanto possibile, l'impianto della ciclistica


di Fabio Cormio
, foto Alberto Cervetti





Nelle altre pagine Funzionalità e comfort: sella spaziosissima, sia sotto che sopra, e strumentazione completa anche di freno a mano.
La tecnica: niente di nuovo sotto il sole, ma le soluzioni collaudatissime regalano un’affidabilità difficilmente eguagliabile.

Su strada: a patto di non pretendere acrobazie nel traffico, col Burgman non si rinuncia a nulla, nemmeno ad un briciolo di grinta.


Sono in tanti a volerlo scalzare dal trono, ma lui si difende a denti stretti, e per ora rimane il numero uno. Che si tratti del 400 o del 250, da noi messo sotto torchio in questa prova, il Burgman non perde smalto anche se gli anni passano inesorabili.




È bastato un piccolo lifting, che gli ha regalato un gruppo ottico posteriore di stampo ancora più automobilistico ed una capienza del vano sottosella al vertice della categoria, per permettere al primo maxiscooter “moderno” (non teniamo conto del vetusto Honda CN 250) di non farsi rimpiazzare sul mercato dall’ultimo arrivato, magari bicilindrico e aggressivo. 6.000 Euro circa (11.750.000 Lire) non sono pochi, ma la capacità di rimanere trendy ed una cura dei particolari che non ha eguali, invogliano il pubblico a fare qualche sacrificio in più pur di portarsi il garage “l’originale” e non una semplice imitazione.




Lungo quasi quanto una Smart, e pesante quanto una moto vera, il Burgman fa però della comodità e del comfort di marcia la propria bandiera, cercando di farsi benvolere da un pubblico eterogeneo per sesso e per età, grazie alla sella molto bassa (69 cm). In ogni caso, il suo target è essenzialmente da individuare nel “rampante” trenta-quarantenne, e forse non è casuale l’appellativo Business che caratterizza la più recente versione dello scooter di Hamamatsu: giacca e cravatta non sono obbligatorie, insomma, ma decisamente molto gradite.






Se parliamo di comfort, il Burgman gioca in casa. Ovviamente a calamitare le attenzioni è l’enorme sella, dotata di poggiaschiena per guidatore (regolabile) e passeggero, entrambi comodi come pascià. Il tunnel è molto ingombrante, ma la pedana è larga a sufficienza per ospitare lo stesso comodamente i piedi del conducente, che ha anche spazio in abbondanza per stendere le gambe. Il vano sottosella è un vero container da 53 litri, in grado di ospitare due caschi integrali, oppure una piccola valigia per un breve viaggio.

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