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Prove della redazione

KTM 690 Supermoto , BMW G 650 Xmoto , Husqvarna SM 610

Andrea Padovani il 12/07/2012 in Prove della redazione
KTM 690 Supermoto , BMW G 650 Xmoto , Husqvarna SM 610
KTM 690 Supermoto
653,7 cc / 47 kW (63,9 CV) / Monocilindrico vert. / Euro 3
€ 8.581 c.i.m.
BMW G 650 Xmoto
652,0 cc / 39 kW (53 CV) / Monocilindrico vert. / Euro 3
€ 8.780 c.i.m.
Husqvarna SM 610
576,28 cc / Potenza n.d. / Monocilindrico vert. / Euro 3
€ 8.150 c.i.m.

A confronto tre esemplari che rappresentano il nuovo modo di intendere il mondo di traverso. Divertenti nel misto, facili e alla portata di tutti, offrono una guida brillante ma chiedono in cambio un bel po' di euro

Il motard è un fenomeno relativamente recente e come tale deve ancora definire i propri contorni. Non passa anno infatti senza che trovi nuovi argomenti di discussione e ambiti da esplorare. Dalle prime proposte, nude e pure, sviluppate su modelli da fuoristrada estremo semplicemente dotati di cerchi e freni da sportiva stradale, si è passati ad un mondo che non sembra conoscere limiti: maxi, medie, mini, il motard accontenta tutti, da quelli che la domenica vanno a divertirsi nei kartodromi, a quelli che preferiscono usare queste moto per andarsi a fare l'aperitivo o il giretto sull'Appennino. Insomma, l'utenza si è diversificata così come l'offerta da parte delle Case. Tanto che il parco circolante tra cui scegliere è ora davvero vasto, soprattutto nella cilindrata di riferimento, quella media. Così, alle conosciute e tranquille Yamaha XT660X, Honda 650 FMX e Aprilia Pegaso Fun, si sono affiancati mezzi di estrazione ben più aggressiva, più efficaci da un punto di vista dinamico ma comunque lontani come impostazione dalle racing pure, nate o destinate alla pista. Stiamo parlando della BMW G 650 X-Moto, della KTM 690 Supermoto e della cattiva (ma meno recente) Husqvarna SM 610. Signori, il compromesso è servito.

Ricercate anche nel look

Compromesso? Già, perché di questo si tratta. Nonostante rimangano moto scomode, poco accomodanti, in qualche caso fin troppo essenziali, le tre motard citate si propongono ad un pubblico non specializzato. Ecco quindi che offrono un'impostazione meno radicale e un look ricercato. Naturalmente anche l'allestimento e le soluzioni tecnico-stilistiche adottate sono tutt'altro che scontate: la Xmoto, ad esempio, che appartiene a una famiglia alquanto numerosa, sfodera un telaio in alluminio a culla aperta abbinato a travi diagonali di generosa sezione. Da segnalare l'anomala dislocazione del serbatoio carburante ricavato nella zona mediana del veicolo, alla ricerca dell'ottimale distribuzione delle masse, e l'assenza delle pedane del passeggero disponibili come optional. Essenziale ma non meno curata l'Husqvarna; certo, non ha i cerchi forgiati della tedesca o la pinza ad attacco radiale della KTM, ma non fa rimpiangere nulla delle rivali. Forse perché è la proposta che più si avvicina allo spirito originale della categoria. Nulla di più, nulla di meno di quel che serve, insomma. Se per l'italiana la parentela con le proposte da gara è evdente, la prospettiva cambia radicalmente con la KTM, creata e sviluppata espressamente per dare il massimo su strada e per gratificare l'osservatore. Telaio a traliccio abbinato a uno scenografico forcellone fuso in alluminio, plastiche solide e perfettamente rifinite e altri dettagli, come il doppio terminale di scarico e l'impianto frenante di tipo radiale, rendono la 690 una «motard» davvero esclusiva.

Radicali in sella

Il bello di queste moto, si sa, è la guida. E quello che possono offrire in un tratto misto va oltre le aspettative. Nonostante possano essere guidate anche da piloti poco smaliziati, queste motard possono comunque fare assaporare lo spirito della disciplina. Questo almeno finché si parla della BMW e della KTM. L'italiana è infatti quella meno accomodante: sella lunga e sottile, un «vitino» stretto stretto e il manubrio piuttosto «sotto» per la massima efficacia di guida. Una vera fuoristrada con gomme lisce insomma. Ma pure il livello delle vibrazioni è da moto off-road, un limite che alla lunga infastidisce. Il livello di comfort non è molto più elevato sulla BMW: la sella, pur essendo leggermente più larga, risulta dura e poco gentile per il fondoschiena. La triangolazione piano di seduta-manubrio-pedane, seppur meno estrema, rimane piuttosto specialistica così come l'altezza da terra del cuscino non avvantaggia chi è basso di statura. La più accomodante del lotto, insomma, risulta alla fine la KTM, quasi una naked travestita da supermotard. Il pilota può contare su una sella ampia e dalla corretta cedevolezza ma anche su un più favorevole inserimento nel veicolo in grado di mettere a proprio agio anche il neofita. Senza contare che nell'uso stradale questa impostazione più «tranquilla» favorisce il feeling e quindi il piacere di guida, un vantaggio non da poco se si considera la destinazione.

Agilità prima di tutto

Già, perché per la pista le proposte sono altre. Con le moto schierate in questa comparativa ci si può divertire ma difficilmente si può puntare alla prestazione massima. In questo senso la più pepata rimane la SM 610ie: sulle prime si rimane un po' disorientati per l'assetto radicale che la rende leggermente dura nella primissima fase di inserimento (se paragonata alle rivali, ovviamente) ma estremamente concreta quando si usano le maniere forti. Questo significa che a una stabilità eccellente alle massime inclinazioni abbina una reattività da riferimento nei cambi di direzione e la capacità di trasmettere con chiarezza al pilota lo stato di aderenza dei pneumatici, sia in ingresso di curva sia in accelerazione. Anche il motore rispecchia questa sua indole sfoderando una gustosa cattiveria ai bassi, caratteristica amplificata dalla rapportatura corta. L'impostazione leggermente più stradale ma pur sempre radicale, rende invece la BMW meno coerente nelle reazioni quando si forza l'azione nel misto, questo soprattutto a causa di sospensioni dalla taratura meno rigida e quindi poco efficaci nell'opporsi ai trasferimenti di carico. Se per l'Husqvarna la strada è un elemento quasi estraneo viste le sue caratteristiche, la BMW trova in questo frangente un ambito favorevole. Facile e maneggevolissima, offre un feeling di guida disarmante, che non viene meno neanche in presenza di sconnessioni. Le sospensioni, pur evidenziando una certa inerzia a «partire» nella primissima fase di escursione, svolgono su strada il loro compito in modo eccellente. In tutto ciò il propulsore gioca un ruolo di primissimo piano, portando in dote una spinta ai medi convincente e un allungo altrettanto valido che ne fa uno dei mono più prestanti in circolazione. Ma se è la pastosità di utilizzo che si cerca - per quanto possa essere «pastoso» un monocilindrico, s'intende... - allora è l'unità della KTM a vincere il confronto.

KTM, prestazioni super

Oltre a regalare prestazioni velocistiche da primato, nemmeno avvicinabili dalla concorrenza, l'austriaca offre una spinta omogenea su tutto l'arco di erogazione e un allungo che lascia basiti. Insomma, con la 690 Supermoto, si abbandonano i ristretti confini della città e della breve gita fuori porta, peculiari di questi mezzi, per affrontare anche trasferte di più ampio respiro. Non per nulla le sue caratteristiche dinamiche sono da stradale pura, agile e veloce nell'eseguire i comandi del pilota ma anche prevedibile e sempre gestibile in ogni frangente; in curva la stabilità è davvero elevata e pure nel veloce la precisione direzionale non viene mai meno. Proprio per queste sue caratteristiche in pista viene naturale mettere fuori il ginocchio più che protendere in avanti il piede e curare le traiettorie per la massima pulizia di guida. Un aspetto in cui le tre motard in questione sostanzialmente si equivalgono è iquello relativo alla frenata; nessun impianto brilla per mordente, tutti invece offrono una buona pastosità di intervento e una potenza di tutto rispetto, a patto di esercitare una buona pressione sulla leva. Se una classifica deve essere però stilata a fare la parte della cenerentola è la Xmoto con una lieve spugnosità della leva. Per tutte, invece, il disco posteriore risulta di servizio con una minima tendenza al bloccaggio.
Muso alto o basso. Linee tonde o squadrate. Cerchi a raggi o forgiati in lega. Quando si parla di motard, non esiste più una catalogazione certa. Se prendiamo in esame le tre moto di questa comparativa notiamo che l'unica che ancora riprende i concetti ispiratori della categoria è l'Husqvarna; le sole leziosità sono da ricercarsi nella mascherina anteriore e nel voluminoso impianto di scarico progettato per rispettare i vincoli della normativa Euro3. Stile tedesco e tanta essenzialità sono le peculiarità della Xmoto che offre la stessa base tecnica (e per certi versi stilistica) delle gemelle scrambler ed enduro, rispettivamente Xcountry e Xchallenge. Anche qui le concessioni alla funzionalità sono praticamente nulle; addirittura manca il riporto in gomma sulle pedane, seghettate come nelle più vere proposte off-road. Sulla KTM è evidente lo stile di Gerald Kiska, con tagli netti e spigoli vivi: ma il look è arricchito da particolari non secondari quali le maniglie per il passeggero - un lusso in questo tipo di moto - e un frontale che, a detta del costruttore, crea una leggera deportanza e un vantaggio a livello aerodinamico.

Dati Tecnici

 
KTM 690 Supermoto
KTM
690 Supermoto
BMW G 650 Xmoto
BMW
G 650 Xmoto
Husqvarna SM 610
Husqvarna
SM 610

Motore

monocilindrico verticale monocilindrico verticale monocilindrico verticale

Raffreddamento

liquido liquido liquido

Alesaggio corsa

102,0x80,0 100,0x83,0 98,0x76,4

Cilindrata (cc)

653,7 652,0 576,28

Rapporto di compressione

11,7:1 11,5:1 11,0:1

Distribuzione

monoalbero a 4 valvole bialbero a 4 valvole monoalbero a 4 valvole

Alimentazione

iniezione iniezione iniezione

Lubrificazione

carter secco carter secco carter secco

Serbatoio (litri/riserva)

13,5 9,5 12,5

Frizione

multidisco in bagno d’olio multidisco in bagno d’olio multidisco in bagno d’olio

Telaio

traliccio doppia culla aperta monoculla sdoppiata

Materiale

acciaio acciaio/alluminio acciaio

Sospensione ant/regolazioni

forcella da 48 mm/comp.-est. forcella da 45 mm/est.-comp. forcella da 45 mm/est.-comp.

Sospensione post/regolazioni

monoammortizzatore-tutte monoammortizzatore/ precarico-est. monoammortizzatore/tutte

Escursione ruota ant/post

210 mm/210 mm 270 mm/245 mm 250 mm/290 mm

Pneumatico ant/post

120/70-17 / 160/60-17 120/70-17 / 160/60-17 120/70-17 / 150/60-17

Freno anteriore

disco da 320 mm disco da 320 mm disco da 320 mm

Freno posteriore

disco da 240 mm disco da 240 mm disco da 220 mm

Lunghezza

n.d. 2.155 mm 2.080 mm

Altezza sella

875 mm 920 mm 910 mm

Interasse

1.460 mm 1.500 mm 1.485 mm

Peso a secco

152 kg 159 kg 142,5 kg

Potenza max/giri

63,9 CV (47 kW)/7.500 53 CV (39 kW)/7.000 n.d.

Coppia max/giri

6,6 kgm (65 Nm)/6.550 6,1 kgm (60 Nm)/5.250 n.d.

Prestazioni

Il commento del centro prove

Non c’è storia. La KTM, in tema di prestazioni, è la regina relegando le inseguitrici a distanze davvero notevoli. In accelerazione, la Supermoto esce dai 1.500 m con ben 20 km/h di distacco sulla SM 610 che aumentano a 22 quando si prende in considerazione la BMW. Senza contare, inoltre, che l’austriaca transita sul traguardo dei 1.000 m già praticamente alla velocità massima. A conferma delle grandi doti di questo monocilindrico va segnalata anche la prestazione nella prova di sorpasso in cui si evidenzia la grande elasticita e l’ottima progressione. Anche in questo frangente i distacchi sono davvero marcati. Allineati invece i dati rilevati nella prova di sorpasso mentre per quanto riguarda il peso va segnalato quello della Husqvarna, decisamente inferiore alla concorrenza.

Curva di accelerazione

KTM 690 Supermoto , BMW G 650 Xmoto , Husqvarna SM 610

Condizione della prova

Cielo sereno
Vento 1,5 m/s
Temperatura aria 22°C
Pressione atmosferica 1003 mb
Temperatura asfalto 29°C

Rilevamenti

 
KTM 690 Supermoto
KTM
690 Supermoto
BMW G 650 Xmoto
BMW
G 650 Xmoto
Husqvarna SM 610
Husqvarna
SM 610

RILEVAMENTI

Velocità a 1500 m con partenza da fermo (tempo) 185,0 km/h (35,3 s) 162,4 km/h (39,3 s) 165,2 km/h (38,3 s)

ACCELERAZIONE

0-400 m 13,1 s (163,5 km/h) 14,2 s (146,1 km/h) 14,0 s (150,3 km/h)
0-1000 m 25,4 s (181,5 km/h) 28,1 s (160,4 km/h) 27,5 s (164,4 km/h)
0-90 km/h 3,8 s (52,5 m) 4,4 s (61,5 m) 4,2 s (59,8 m)
0-130 km/h 7,1 s (154,0 m) 9,6 s (226,8 m) 8,9 s (202,9 m)

PROVA SORPASSO (nella marcia più alta)

80-130 km/h 8,7 s (255,3 m) 8,6 s (256,0 m) 9,1 s (269,9 m)

FRENATA (compreso tempo di reazione convenzionale pari a 1 s)

130-80 km/h 2,4 s (76,0 m) 2,4 s (77,6 m) 2,4 s (77,0 m)
50-0 km/h 2,5 s (24,6 m) 2,5 s (23,9 m) 2,5 s (24,8 m)

CONSUMO

Urbano 11,9 km/l 12,4 km/l 12,8 km/l
Extraurbano 13,9 km/l 13,5 km/l 13,6 km/l
Autostrada (130 km/h indicati) 15,6 km/l 14,8 km/l 14,1 km/l

PESO

In ordine di marcia e serbatoio pieno 167,5 kg 162,0 kg 151,5 kg
Distribuzione masse senza conducente (% ant./post.) 49,5/50,5 47,5/52,5 49,5/51,5
Distribuzione masse con conducente (% ant./post.) 48,0/52,0 47,0/53,0 47,5/52,5

Pagelle

 
KTM 690 Supermoto
KTM
690 Supermoto
BMW G 650 Xmoto
BMW
G 650 Xmoto
Husqvarna SM 610
Husqvarna
SM 610

In sella

Considerata la destinazione tutt’altro che racing, la KTM è quella che più si apprezza su strada con un feeling notevole. La SM 610ie segue, grazie soprattutto alla gratificante impostazione pistaiola che si apprezza nel misto. La BMW è un compromesso che non convince appieno.
4.0
2.0
3.5

Comfort

Tra l’italiana e la tedesca è difficile stabilire chi offre meno: la mezza stella in più della Xmoto è per la sella leggermente più larga. Comunque poco per gioire. Di altro livello è la KTM: ha una sella come si deve e una posizione di guida non affaticante.
3.0
2.0
1.5

Dotazioni

Anche in questo frangente la sfida Italia-Germania si risolve ai rigori con un lieve vantaggio per la seconda, da ricondurre alla componentistica più pregiata e recente. In «fuga» la KTM con un bagaglio di accessori che ne fanno un mezzo «normale».
4.0
2.5
2.0

Qualità percepita

Ci aspettavamo qualcosa di più dalla BMW, da sempre in prima linea su questo tema, mentre l’italiana si difende curando al meglio il poco che offre. La Supermoto non sembra nemmeno una spartana motard, tanto è leziosa e ben rifinita.
4.5
2.0
3.5

Capacità carico

Parafrasando Dante «Lasciate ogni speranza, o voi che le comprate...» Si salva la KTM, ma solo per la porzione di sella posteriore un po’ più ampia e i ganci per fissare un piccolo bagaglio. L’alternativa è uno zainetto...
3.0
1.0
1.0

Motore

Non c’è gara: dati alla mano la KTM ha sfornato un mezzo che letteralmente vola e si lascia usare magnificamente. Dell’Husqvarna rimane impresso il carattere cattivo che sfuma vibrante tra una cambiata e l’altra. Non male nemmeno l’unità BMW, un buon compromesso tra le due.
5.0
3.5
4.0

Trasmissione

Durante il test nessuna delle tre proposte ha evidenziato grandi limiti, con innesti rapidi e una frizione sempre stoica nel sopportare la prova prolungata. Appena più ruvido è risultato il cambio dell’italiana ma è cosa da poco.
4.0
3.5
3.0

Sospensioni

Mezzo punto in più per la KTM per l’efficacia evidenziata in ogni condizione. Il setting di quelle dell’Husqvarna si apprezza in pista ma risulta un tantino ostico per chi non ha grande esperienza. Non male nemmeno quello della tedesca anche se non sempre è omogeneo nelle risposte.
4.5
3.0
4.0

Freni

Potenza e modulabilità vanno a braccetto negli impianti installati in queste tre motard, sovradimensionati per assecondare anche la guida più impegnata. La mezza stella in meno alla BMW è per il minor feeling con la leva del freno anteriore.
4.5
4.0
3.5

Su strada

Ancora una volta è la Supermoto ad avvantaggiarsi sulle avversarie per l’agilità ben miscelata alla buona stabilità. Di altra pasta è fatta la SM 610, scattante ed efficace ma anche difficile da comprendere immediatamente. Un giusto compromesso tra le due è la BMW, anche se per questo poco coinvolgente.
4.5
3.0
4.0

Versatilità

Le meno amichevoli e quindi meno sfruttabili e polivalenti sono la Xmoto e la SM 610, soprattutto per lo scarso comfort che offrono. Migliore la situazione con la KTM che, pur rimanendo una motard, offre un utilizzo di più ampio respiro.
3.5
1.0
1.0

Prezzo

Il prezzo per questo tipo di moto è davvero elevato se si pensa che con la stessa somma si può acquistare una nuda ben più versatile e sofisticata. Ma una motard è sempre una motard e il gusto della derapata non ha prezzo, specie se è quello della KTM, il miglior compromesso tra allestimento e prestazioni.
3.0
2.0
2.5

Pregi e difetti

 
KTM 690 Supermoto
KTM
690 Supermoto
BMW G 650 Xmoto
BMW
G 650 Xmoto
Husqvarna SM 610
Husqvarna
SM 610

PREGI

Guida su strada, Elasticità motore, Prestazioni Maneggevolezza, Personalità estetica Guida in pista, Risposta ai bassi

DIFETTI

Ruvidità cambio Finiture, Altezza sella, Comfort Vibrazioni consistenti, Comfort, Allestimento

Gallery

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