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Checa sente odore di Mondiale

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In Germania "El toro" può chiudere la partita in anticipo, Biaggi Melandri e Laverty hanno l'ultima occasione per impedirglielo e nella partita ci saranno anche Rea e Haslam. Pronti a gare mozzafiato sul mitico tracciato del Nordschleife?

Carlos Checa
Jonathan Rea
Dobbiamo essere sinceri, questa volta per scrivere la preview della prova tedesca non siamo andati solo a ripassare a cuor leggero le classifiche del Mondiale, ma ci siamo messi un attimo fermi alla scrivania per capire il presente ed il futuro di questo campionato. I venti che imperversano nel cielo motociclistico non allontanano le nubi dal nostro torneo.
Del ritiro della Yamaha i nostri lettori già sanno, così come delle prime news in merito ad un generale contenimento dei costi iniziato con l'obbligo di fornire una sola moto per pilota a partire dal 2012, oltre ad una riduzione generale dei turni di qualificazione ed altri accorgimenti atti a limitare al massimo i budget delle squadre. Il paventato acquisto da parte della Bridgepoint (società di investimenti che già possiede la Dorna)della Infront "sembra", il condizionale è d'obbligo, essere andato in porto e questo non fa dormire sonni tranquilli, in qualunque direzione si guardi.
In buona sostanza, le palle del nostro biliardo non sono ferme, anzi, e prima di poter nuovamente gestire al meglio la partita dovremo aspettarci carambole niente male. Qualcosa cambierà, per forza o per ragione, e non è detto che lo spettacolo ne debba soffrire, tutt'altro. Carlos Checa arriva al Nurburgring con un vantaggio consistente, 62 punti sono un bottino di tutto rispetto considerando che alla fine mancano solo otto manche. Lo spagnolo è in stato di grazia,ha una moto perfetta ed un tracciato che dovrebbe esaltare la guidabilità della 1198, dura pensare ad una debacle di casa Althea senza contare la situazione psicologica degli avversari diretti di certo non al top.
Biaggi ha dovuto ingoiare in Inghilterra un altro week end nero che non ha giovato a rasserenare l'atmosfera della squadra iridata penalizzata pure dalla prestazione sfortunata di Camier. Leon tra l'altro torna sul tracciato che la passata stagione gli costò la fine anticipata della stagione, con una frattura allo scafoide della mano destra recuperata solo dopo diversi mesi di convalescenza. Non saranno al top neanche Melandri (all'esordio al Nurburgring) e Laverty, visto che il team Yamaha ha ufficializzato il loro licenziamento giusto al ritorno dalla Gran Bretagna, con una procedura non proprio da galateo.
Ambedue sono alla disperata ricerca di mezzi all'altezza per il 2012 e questa potrebbe essere una molla per giocarsi il tutto per tutto a vantaggio dello spettacolo. Solo la matematica lascia uno spiraglio aperto ma si sa, in Superbike tutto è possibile. La BMW corre in casa e gli alfieri della marca dell'elica non possono lasciare la Germania senza tirare fuori gli attributi. Tra l'altro Troy Corser al momento ha incamerato in carriera 3996,5 punti e da qua potrebbe partire in vista di Imola con il traguardo raggiunto o superato dei 4000 punti, primo pilota della storia a farlo. Un altro pilota BMW raggiungerà sul mitico tracciato storico del Nordschleife un importante risultato:James Toseland.
L'inglese, rientrato alle gare a Silverstone dopo il lungo stop causato dalla caduta nei test privati in Spagna ad inizio stagione, festeggerà le 200 presenze nel mondiale SBK in quella stessa nazione dove nel 2003 (Oschersleben gara 2) ha staccato la prima vittoria in carriera davanti a Neil Hodgson (poi iridato in quella stagione) e Chris Walker. Torna anche il mattatore delle due ultime edizioni Jonathan Rea. L'asso inglese, che vanta due vittorie un secondo ed un quarto posto su questa pista, è fermo da Misano per la rovinosa caduta nei warm up della domenica mattina che gli è costata diverse fratture al polso ed alla clavicola destra.
Non è ancora pronto Ruben Xaus, anche se non si capisce sino in fondo quanto siano le condizioni fisiche a bloccare l'iberico oppure i forti dissidi interni con la squadra. Al suo posto, dopo il tourbillon di piloti degli ultimi gran premi, un nome conosciuto…Makoto Tamada. Il giapponese in verità, a parte gli exploit del biennio 2001/2002, non ha più lasciato traccia…la Honda però, grazie ai buoni piazzamenti ottenuti nella 8 ore di Suzuka, ha deciso di premiare il nipponico dandogli la possibilità di salire sulla CBR del Team Ten Kate.
La 600 Supersport potrebbe essere decisiva per Chaz Davies, sempre più mattatore della categoria grazie anche ai troppo errori commessi dai diretti rivali. L'inglese merita comunque il titolo per carità, ma sia Parkes che Scassa così come, a più riprese, Salom, Foret e Lowes, non hanno saputo dare continuità alle loro perfomance.
Imperdibili anche le Superstock. Prosegue senza soste il confronto tra Ducati e BMW nella 1000 con Giugliano, Zanetti e Petrucci ai ferri corti mentre Lanusse nella 600 ha saputo stringere i denti anche con un polso rotto. La speranza è che i nostri Lombardi, Russo e Beretta sappiano tirare fuori l'orgoglio in vista del rush finale della stagione.
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