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Sbk
Monza - Neukirchner e Haga in trionfo
di Luigi Rivola, foto Alex Photo
il 11/05/2008 in Sbk
Una consacrazione, quella del giovane campione tedesco della Suzuki fra i grandi della Superbike. Una conferma, quella dell'asso giapponese della Yamaha, autentico samurai. Una sfortuna: Bayliss appiedato in Gara-2
Monza – Kagayama è il primo ad avventarsi sulla variante, seguito da Neukirchner e Bayliss, che interrompe la sequenza di Suzuki Alstare, visto che al quarto posto c'è Fonsi Nieto. Lo spagnolo resiste quarto solo per pochi attimi, giusto il tempo di lasciar avvicinare Haga, che piomba su di lui come una furia per sorpassarlo di slancio e dedicarsi alla ruota della Ducati di Bayliss.
L'australiano accetta la provocazione e gira la manopola.
L'australiano accetta la provocazione e gira la manopola.
Ne fanno le spese Neukirchner e Kagayama, che si fanno da parte, ma così facendo lasciano aperto il varco anche ad Haga, che passa secondo. Il giapponese è scatenato, insiste nell'opera e supera anche Bayliss, che poco dopo cede pure a Neukirchner, mentre Nieto ruba il posto a Kagayama, che nel tentativo di resistere drizza una curva, solleva un gran polverone nello spazio di fuga, rientra, cade e si ritira.
Al quinto giro al comando è Neukirchner con 12 millesimi su Haga, 168 millesimi su Bayliss e otto decimi su Nieto. Quinto è Kiyonari, seguito da un terzetto molto impegnato e costituito da Xaus, Carlos Checa e Corser. Biaggi è decimo davanti a Fabrizio. Prima delle Kawasaki è quella di Tamada, dodicesimo, incalzato da Badovini con la Kawasaki-Pedercini.
Al settimo giro Bayliss rallenta vistosamente facendo segno agli altri di passare, raggiunge il box e lascia. Si saprà che si è rotto il paraolio dietro alla frizione. Nella stessa tornata Corser tampona Carlos Checa, entrambi si scompongono, tirano dritto e rientrano in pista continuando il duello.
Due sono a questo punto i gruppi che occupano le prime dieci posizioni: il più corposo è quello di testa, guidato da Neukirchner che non riesce assolutramente ad allungare su Haga. Vicinissimi sono Nieto e Kiyonari, poi a 5" dal leader c'è un duello in famiglia fra Xaus e Biaggi, seguiti da Fabrizio e Corser, mentre Checa esce di pista, lancia improperi a qualcuno ed è fuori gara.
Neukirchner e Haga si alternano al comando con sorpassi sempre durissimi, ma non convince il fatto che la Yamaha di Haga ogni tanto fumi copiosamente di un preoccupante fumo azzurro. Arriverà in fondo?
A cinque giri dal traguardo finale Neukirchner è ancora in testa con Haga a ruota, ma con loro sono anche Kiyonari, staccato di meno di mezzo secondo, e Nieto, a 1"3. A 7" c'è Biaggi, quinto, che ha superato Xaus, ma si trascina in scia Fabrizio. Il giro successivo Biaggi e Smrz collidono e cadono entrambi. Anche per loro gara finita. Per Biaggi una fratura al dito mignolo della mano sinistra.
L'ultimo giro vede nuovamente tutto in gioco. Fra Haga, al comando, e Neukirchner, si inserisce inaspettatamente Kiyonari, che, ormai carico a palla, spinge ancora e riesce a mettersi dietro anche Haga. Possibile? Haga non ci crede. Le traiettorie dei tre si mischiano continuamente, le distanze si riducono all'inverosimile, il pubblico è in apnea. Arriva la Parabolica e tre piloti la percorrono quasi appaiati. Escono per l'ultima volta sul rettilineo, cercano la scia favorevole, ma piombano assieme sul traguardo. Per un niente vince Haga, davanti a Neukirchner e Kiyonari, ma è come se avessero vinto tutti e tre. Incredibile!
Quarto è Fonsi Nieto a 4"4 e quinto Michel Fabrizio che batte in volata Muggeridge e Xaus. Deludente l'ottavo posto di Corser, ma assolutamente esntusiasmante il nono di Badovini, giovane eroe della Kawasaki.
Al quinto giro al comando è Neukirchner con 12 millesimi su Haga, 168 millesimi su Bayliss e otto decimi su Nieto. Quinto è Kiyonari, seguito da un terzetto molto impegnato e costituito da Xaus, Carlos Checa e Corser. Biaggi è decimo davanti a Fabrizio. Prima delle Kawasaki è quella di Tamada, dodicesimo, incalzato da Badovini con la Kawasaki-Pedercini.
Al settimo giro Bayliss rallenta vistosamente facendo segno agli altri di passare, raggiunge il box e lascia. Si saprà che si è rotto il paraolio dietro alla frizione. Nella stessa tornata Corser tampona Carlos Checa, entrambi si scompongono, tirano dritto e rientrano in pista continuando il duello.
Due sono a questo punto i gruppi che occupano le prime dieci posizioni: il più corposo è quello di testa, guidato da Neukirchner che non riesce assolutramente ad allungare su Haga. Vicinissimi sono Nieto e Kiyonari, poi a 5" dal leader c'è un duello in famiglia fra Xaus e Biaggi, seguiti da Fabrizio e Corser, mentre Checa esce di pista, lancia improperi a qualcuno ed è fuori gara.
Neukirchner e Haga si alternano al comando con sorpassi sempre durissimi, ma non convince il fatto che la Yamaha di Haga ogni tanto fumi copiosamente di un preoccupante fumo azzurro. Arriverà in fondo?
A cinque giri dal traguardo finale Neukirchner è ancora in testa con Haga a ruota, ma con loro sono anche Kiyonari, staccato di meno di mezzo secondo, e Nieto, a 1"3. A 7" c'è Biaggi, quinto, che ha superato Xaus, ma si trascina in scia Fabrizio. Il giro successivo Biaggi e Smrz collidono e cadono entrambi. Anche per loro gara finita. Per Biaggi una fratura al dito mignolo della mano sinistra.
L'ultimo giro vede nuovamente tutto in gioco. Fra Haga, al comando, e Neukirchner, si inserisce inaspettatamente Kiyonari, che, ormai carico a palla, spinge ancora e riesce a mettersi dietro anche Haga. Possibile? Haga non ci crede. Le traiettorie dei tre si mischiano continuamente, le distanze si riducono all'inverosimile, il pubblico è in apnea. Arriva la Parabolica e tre piloti la percorrono quasi appaiati. Escono per l'ultima volta sul rettilineo, cercano la scia favorevole, ma piombano assieme sul traguardo. Per un niente vince Haga, davanti a Neukirchner e Kiyonari, ma è come se avessero vinto tutti e tre. Incredibile!
Quarto è Fonsi Nieto a 4"4 e quinto Michel Fabrizio che batte in volata Muggeridge e Xaus. Deludente l'ottavo posto di Corser, ma assolutamente esntusiasmante il nono di Badovini, giovane eroe della Kawasaki.
1
N.Haga
Yamaha YZF-R1
2 M.Neukirchner Suzuki GSX-R1000 0.009
3 R. Kiyonari Honda CBR1000RR 0.051
4 F. Nieto Suzuki GSX-R1000 4.489
5 M.Fabrizio Ducati 1098 F08 10.272
6 K. Muggeridge Honda CBR1000RR 10.376
7 R. Xaus Ducati 1098 RS 10.496
8 T. Corser Yamaha YZF-R1 12.498
9 A. Badovini Kawasaki ZX-10R 19.429
10 G.Lavilla Honda CBR1000RR 26.373
11 L. Lanzi Ducati 1098 RS 26.544
12 S. Nakatomi Yamaha YZF-R1 26.895
13 R. Holland Honda CBR1000RR 27.761
14 S. Gimbert Yamaha YZF-R1 29.661
15 M.Beck Yamaha YZF-R1 1'29.001
16 S. Aoyama Honda CBR1000RR 3 Laps
2 M.Neukirchner Suzuki GSX-R1000 0.009
3 R. Kiyonari Honda CBR1000RR 0.051
4 F. Nieto Suzuki GSX-R1000 4.489
5 M.Fabrizio Ducati 1098 F08 10.272
6 K. Muggeridge Honda CBR1000RR 10.376
7 R. Xaus Ducati 1098 RS 10.496
8 T. Corser Yamaha YZF-R1 12.498
9 A. Badovini Kawasaki ZX-10R 19.429
10 G.Lavilla Honda CBR1000RR 26.373
11 L. Lanzi Ducati 1098 RS 26.544
12 S. Nakatomi Yamaha YZF-R1 26.895
13 R. Holland Honda CBR1000RR 27.761
14 S. Gimbert Yamaha YZF-R1 29.661
15 M.Beck Yamaha YZF-R1 1'29.001
16 S. Aoyama Honda CBR1000RR 3 Laps
Monza – Impiega due giri la Suzuki per piazzare due suoi piloti ai primi due posti. Sono Kagayama e Neukirchner, tallonati da Bayliss che ha a ruota Biaggi, avvantaggiato di un paio di lunghezze su Haga, Xaus, Corser, Nieto e Laconi. Prima delle Honda è quella di Kiyonari, decima. Fabrizio è dodicesimo, Lanzi, partito col disico ancora in forte disordine, è quindicesimo e Carlos Checa solo diciassettesimo.
Neukirchner segna il giro più veloce e si porta al comando superando Kagayama. Le due Suzuki filano all'unisono e Kagayama non ha nessuna intenzione di lasciare al compagno tedesco la leadership. Torna infatti a condurre superandolo in staccata all'ingresso della prima variante e Bayliss approfitta del disturbo per riagganciarsi ai due. Ma è Haga il fenomeno del momento. Ha recuperato in tre giri 1"5 e al quarto passaggio è già incollato alla ruota di Bayliss e lo supera in staccata gettandosi alla caccia dei piloti della Suzuki.
Al quinto passaggio al comando della corsa sono quattro piloti in un fazzoletto: davanti a tutti nuovamente Neukirchner, poi Kagayama, Haga e Bayliss. A cento metri dalla variante i primi tre sono affiancati, Haga prova a infilarne due in un colpo solo ma deve rinunciare, mentre Kagayama insiste e torna a condurre. Intanto Laconi arriva al box e si ritira.
Due giri più tardi l'impresa di Haga è coronata dal successo: passa Kagayama (tornato secondo) all'ingresso della Parabolica, succhia la scia di Neukirchner nel successivo rettilineo e lo infila senza pietà in vista della variante, dalla quale esce per primo. Ma le Suzuki non mollano. Kagayama guida la controffensiva e Haga dopo un po' è nuovamente terzo, mentre Bayliss continua a controllare i primi tre a distanza ravvicinata e Biaggi invece mostra di potersi avvicinare. Cade Xaus e si ritira Badovini con la Kawasaki avvolta dal fumo.
A metà gara Neukirchner è in testa davanti ad Haga e Kagayama, che però fa un dritto, compie una passeggiata nello spazio di fuga e rientra al quarto posto, staccato di 2" abbondanti e con Biaggi a ruota. Sesto è Kiyonari, che precede Nieto, Fabrizio, Corser e Carlos Checa. Prima delle Kawasaki, che sembravano poter dire la loro qui a Monza, è Tamada, tredicesimo, due posizioni soltanto davanti al collega di marca Iannuzzo, privato e alla sua seconda gara dopo il grave incidente in Australia.
Al tredicesimo passaggio la situazione si delinea con più chiarezza: Neukirchner e Haga duellano per la vittoria, mentre Bayliss è staccato di 1"5 e la coppia Kagayama-Biaggi segue a 2"5. Altra tornata, altro cambiamento: Haga è davanti e Neukirchner gli soffia sul collo. Un paio di chilometri ancora, e Neukirchenr decide che il secondo posto non gli piace e torna davanti ad Haga. Intanto Bayliss ha annullato il distacco e lo stesso sta facendo Kagayama, che ha staccato Biaggi, il cui ritardo è salito a 3"3.
L'ultimo giro sembra ripetere il copione di Assen, fra Haga e Bayliss. Questa volta al posto del campione della Ducati c'è il giovane tedesco della Suzuki, che mai ha vinto una corsa SBK, ma che ne ha una voglia pazzesca. E questa voglia gli impedisce di sbagliare, di esitare, di cedere alle pressioni del terribile giapponese della Yamaha, che ci prova in tutte le curve fino alla fine, ma che non riesce ad aver ragione della caparbia difesa di Neukirchner. L'esito è trionfale per il pilota rivelazione del 2008, che taglia per primo il traguardo davanti ad Haga e ad un Bayliss pago del terzo posto che Kagayama in extremis cerca di soffiargli senza riuscirci. Quinto è Biaggi, che anticipa Kiyonari, Nieto, Carlos Checa e Fabrizio.
Neukirchner segna il giro più veloce e si porta al comando superando Kagayama. Le due Suzuki filano all'unisono e Kagayama non ha nessuna intenzione di lasciare al compagno tedesco la leadership. Torna infatti a condurre superandolo in staccata all'ingresso della prima variante e Bayliss approfitta del disturbo per riagganciarsi ai due. Ma è Haga il fenomeno del momento. Ha recuperato in tre giri 1"5 e al quarto passaggio è già incollato alla ruota di Bayliss e lo supera in staccata gettandosi alla caccia dei piloti della Suzuki.
Al quinto passaggio al comando della corsa sono quattro piloti in un fazzoletto: davanti a tutti nuovamente Neukirchner, poi Kagayama, Haga e Bayliss. A cento metri dalla variante i primi tre sono affiancati, Haga prova a infilarne due in un colpo solo ma deve rinunciare, mentre Kagayama insiste e torna a condurre. Intanto Laconi arriva al box e si ritira.
Due giri più tardi l'impresa di Haga è coronata dal successo: passa Kagayama (tornato secondo) all'ingresso della Parabolica, succhia la scia di Neukirchner nel successivo rettilineo e lo infila senza pietà in vista della variante, dalla quale esce per primo. Ma le Suzuki non mollano. Kagayama guida la controffensiva e Haga dopo un po' è nuovamente terzo, mentre Bayliss continua a controllare i primi tre a distanza ravvicinata e Biaggi invece mostra di potersi avvicinare. Cade Xaus e si ritira Badovini con la Kawasaki avvolta dal fumo.
A metà gara Neukirchner è in testa davanti ad Haga e Kagayama, che però fa un dritto, compie una passeggiata nello spazio di fuga e rientra al quarto posto, staccato di 2" abbondanti e con Biaggi a ruota. Sesto è Kiyonari, che precede Nieto, Fabrizio, Corser e Carlos Checa. Prima delle Kawasaki, che sembravano poter dire la loro qui a Monza, è Tamada, tredicesimo, due posizioni soltanto davanti al collega di marca Iannuzzo, privato e alla sua seconda gara dopo il grave incidente in Australia.
Al tredicesimo passaggio la situazione si delinea con più chiarezza: Neukirchner e Haga duellano per la vittoria, mentre Bayliss è staccato di 1"5 e la coppia Kagayama-Biaggi segue a 2"5. Altra tornata, altro cambiamento: Haga è davanti e Neukirchner gli soffia sul collo. Un paio di chilometri ancora, e Neukirchenr decide che il secondo posto non gli piace e torna davanti ad Haga. Intanto Bayliss ha annullato il distacco e lo stesso sta facendo Kagayama, che ha staccato Biaggi, il cui ritardo è salito a 3"3.
L'ultimo giro sembra ripetere il copione di Assen, fra Haga e Bayliss. Questa volta al posto del campione della Ducati c'è il giovane tedesco della Suzuki, che mai ha vinto una corsa SBK, ma che ne ha una voglia pazzesca. E questa voglia gli impedisce di sbagliare, di esitare, di cedere alle pressioni del terribile giapponese della Yamaha, che ci prova in tutte le curve fino alla fine, ma che non riesce ad aver ragione della caparbia difesa di Neukirchner. L'esito è trionfale per il pilota rivelazione del 2008, che taglia per primo il traguardo davanti ad Haga e ad un Bayliss pago del terzo posto che Kagayama in extremis cerca di soffiargli senza riuscirci. Quinto è Biaggi, che anticipa Kiyonari, Nieto, Carlos Checa e Fabrizio.
1
M.Neukirchner
Suzuki GSX-R1000
2 N.Haga Yamaha YZF-R1 0.058
3 T. Bayliss Ducati 1098 F08 0.672
4 Y. Kagayama Suzuki GSX-R1000 0.771
5 M.Biaggi Ducati 1098 RS 08 3.869
6 R. Kiyonari Honda CBR1000RR 5.995
7 F. Nieto Suzuki GSX-R1000 8.788
8 C. Checa Honda CBR1000RR 9.374
9 M.Fabrizio Ducati 1098 F08 10.667
10 J. Smrz Ducati 1098 RS 08 10.771
11 G.Lavilla Honda CBR1000RR 12.180
12 T. Corser Yamaha YZF-R1 14.719
13 S. Nakatomi Yamaha YZF-R1 32.734
14 L. Lanzi Ducati 1098 RS 08 36.550
15 S. Gimbert Yamaha YZF-R1 36.607
16 R. Holland Honda CBR1000RR 52.464
17 L. Morelli Honda CBR1000RR 56.929
18 S. Aoyama Honda CBR1000RR 27.543
19 M.Beck Yamaha YZF-R1 28.342
2 N.Haga Yamaha YZF-R1 0.058
3 T. Bayliss Ducati 1098 F08 0.672
4 Y. Kagayama Suzuki GSX-R1000 0.771
5 M.Biaggi Ducati 1098 RS 08 3.869
6 R. Kiyonari Honda CBR1000RR 5.995
7 F. Nieto Suzuki GSX-R1000 8.788
8 C. Checa Honda CBR1000RR 9.374
9 M.Fabrizio Ducati 1098 F08 10.667
10 J. Smrz Ducati 1098 RS 08 10.771
11 G.Lavilla Honda CBR1000RR 12.180
12 T. Corser Yamaha YZF-R1 14.719
13 S. Nakatomi Yamaha YZF-R1 32.734
14 L. Lanzi Ducati 1098 RS 08 36.550
15 S. Gimbert Yamaha YZF-R1 36.607
16 R. Holland Honda CBR1000RR 52.464
17 L. Morelli Honda CBR1000RR 56.929
18 S. Aoyama Honda CBR1000RR 27.543
19 M.Beck Yamaha YZF-R1 28.342
Monza – Brookes va in testa fin dalle prime battute della Supersport, seguito da Parkes e da Foret. Al primo giro la Triumph perde già McCoy per caduta e Aitchison rimane ancora una volta il suo miglior rappresentante, in dodicesima posizione.
Ci si aspettava un lungo serpentone di moto, favorito dalle scie, invece i piloti della SS si sgranano prestissimo e al quarto giro le posizioni sono già ben delineate: guida il carosello l'arrembante Parkes, che ha avuto ragione della resistenza di Brookes senza riuscire però a scrollarselo dalla ruota. Terzo è Foret a 1"2, quarto Harms a quasi 3" e quinto Pitt, che precede Vizziello, Jones e Roccoli. Nannelli è quattordicesimo alle spalle del leader del campionato, Lascorz.
Un po' di emozioni vengono da Foret, che si impegna in una rimonta che presto lo porta a ridosso di Brookes, poi davanti all'australiano e a ruota del compagno di squadra Parkes. Anche Pitt avanza e supera Harms, mentre Vizziello sfortunatamente rientra al box.
Al nono giro Foret corona il suo inseguimento col comando della corsa. Insiste con un passo velocissimo che gli frutta il nuovo record ufficiale della pista e Parkes progressivamente arretra arrendendosi e guardandosi le spalle da Brookes, non ancora rassegnato a cedere. Due tornate più tardi Parkes molla anche il secondo posto e continua a perdere terreno, mentre esaltante è la corsa per il quarto posto fra quattro piloti che lottano sgomitando duramente: sono Pitt, Harms, Roccoli e Jones, seguiti a pochi decimi da Lagrive.
L'ultimo giro vede Foret saldamente primo, ormai certo di poter controllare qualsiasi mossa di Brookes, distante 1"2. La stessa tranquillità ha Parkes per quanto riguarda il terzo posto. Gli occhi del pubblico sono tutti sul quintetto che si gioca il quarto posto. Se lo aggiudica in una volatona Pitt, che beffa Harms, Jones, Roccoli e Lagrive. Aitchison porta la Triumph all'undicesimo posto davanti a Migliorati e Nannelli.
Ci si aspettava un lungo serpentone di moto, favorito dalle scie, invece i piloti della SS si sgranano prestissimo e al quarto giro le posizioni sono già ben delineate: guida il carosello l'arrembante Parkes, che ha avuto ragione della resistenza di Brookes senza riuscire però a scrollarselo dalla ruota. Terzo è Foret a 1"2, quarto Harms a quasi 3" e quinto Pitt, che precede Vizziello, Jones e Roccoli. Nannelli è quattordicesimo alle spalle del leader del campionato, Lascorz.
Un po' di emozioni vengono da Foret, che si impegna in una rimonta che presto lo porta a ridosso di Brookes, poi davanti all'australiano e a ruota del compagno di squadra Parkes. Anche Pitt avanza e supera Harms, mentre Vizziello sfortunatamente rientra al box.
Al nono giro Foret corona il suo inseguimento col comando della corsa. Insiste con un passo velocissimo che gli frutta il nuovo record ufficiale della pista e Parkes progressivamente arretra arrendendosi e guardandosi le spalle da Brookes, non ancora rassegnato a cedere. Due tornate più tardi Parkes molla anche il secondo posto e continua a perdere terreno, mentre esaltante è la corsa per il quarto posto fra quattro piloti che lottano sgomitando duramente: sono Pitt, Harms, Roccoli e Jones, seguiti a pochi decimi da Lagrive.
L'ultimo giro vede Foret saldamente primo, ormai certo di poter controllare qualsiasi mossa di Brookes, distante 1"2. La stessa tranquillità ha Parkes per quanto riguarda il terzo posto. Gli occhi del pubblico sono tutti sul quintetto che si gioca il quarto posto. Se lo aggiudica in una volatona Pitt, che beffa Harms, Jones, Roccoli e Lagrive. Aitchison porta la Triumph all'undicesimo posto davanti a Migliorati e Nannelli.
1
F. Foret
Yamaha YZF-R6
2 J. Brookes Honda CBR600RR 1.199
3 B. Parkes Yamaha YZF-R6 6.736
4 A. Pitt Honda CBR600RR 11.398
5 R.Harms Honda CBR600RR 11.477
6 C. Jones Honda CBR600RR 11.716
7 M.Roccoli Yamaha YZF-R6 11.757
8 M.Lagrive Honda CBR600RR 12.186
9 J. Lascorz Honda CBR600RR 14.847
10 A. Rodriguez Yamaha YZF-R6 15.175
11 M.Aitchison Triumph 675 21.256
12 C. Migliorati Kawasaki ZX-6R 24.899
13 G.Nannelli Honda CBR600RR 25.077
14 V. Kallio Honda CBR600RR 25.160
15 K. Fujiwara Kawasaki ZX-6R 26.429
16 D.Salom Yamaha YZF-R6 46.152
17 D. Van Keymeulen Suzuki GSX-R600 46.160
18 M.Giansanti Honda CBR600RR 46.192
19 D. Dell'omo Honda CBR600RR 46.264
20 K. Coghlan Honda CBR600RR 46.327
21 I. Clementi Triumph 675 46.509
22 S. Barragan Honda CBR600RR 57.599
23 G.Leblanc Honda CBR600RR 58.057
24 W.De Angelis Honda CBR600RR 58.415
25 L. Alfonsi Honda CBR600RR 1'11.614
26 L. Nedog Honda CBR600RR 1'19.957
27 G.Talmacsi Honda CBR600RR 1'19.985
2 J. Brookes Honda CBR600RR 1.199
3 B. Parkes Yamaha YZF-R6 6.736
4 A. Pitt Honda CBR600RR 11.398
5 R.Harms Honda CBR600RR 11.477
6 C. Jones Honda CBR600RR 11.716
7 M.Roccoli Yamaha YZF-R6 11.757
8 M.Lagrive Honda CBR600RR 12.186
9 J. Lascorz Honda CBR600RR 14.847
10 A. Rodriguez Yamaha YZF-R6 15.175
11 M.Aitchison Triumph 675 21.256
12 C. Migliorati Kawasaki ZX-6R 24.899
13 G.Nannelli Honda CBR600RR 25.077
14 V. Kallio Honda CBR600RR 25.160
15 K. Fujiwara Kawasaki ZX-6R 26.429
16 D.Salom Yamaha YZF-R6 46.152
17 D. Van Keymeulen Suzuki GSX-R600 46.160
18 M.Giansanti Honda CBR600RR 46.192
19 D. Dell'omo Honda CBR600RR 46.264
20 K. Coghlan Honda CBR600RR 46.327
21 I. Clementi Triumph 675 46.509
22 S. Barragan Honda CBR600RR 57.599
23 G.Leblanc Honda CBR600RR 58.057
24 W.De Angelis Honda CBR600RR 58.415
25 L. Alfonsi Honda CBR600RR 1'11.614
26 L. Nedog Honda CBR600RR 1'19.957
27 G.Talmacsi Honda CBR600RR 1'19.985
Monza – Quaranta partenti scattano al via per la gara della Superstock 1000. Solo ventisette escono dalla prima curva. Il solito "frettoloso" esagera in mezzo al gruppone, va a terra e provoca la reazione a catena. Cadono molti dei potenziali protagonisti: fra questi Corti, Giugliano, Schoutten, Colucci, Tiberio, Seaton e Baiocco. Pirro e Barrier riescono a rialzarsi, ma giusto per raggiungere il box e ritirarsi.
La corsa non viene sospesa, poiché la caduta ha creato sconquasso solo nello spazio di fuga. I superstiti continuano e Simeon con la Suzuki Alstare si porta al comando, gira più forte di tutti e guadagna un buon margine in pochi giri. Al sesto il suo vantaggio è già sopra i 3" su Alex Polita, che a sua volta ha Smrz a 1" e Roberts a 2".
La corsa che si attendeva combattutissima, specialmente fra i piloti della Yamaha, sembra ormai senza mordente, ma a due giri dal termine il distacco di Polita e Smrz scende a poco più di 2" ed entusiasma la rimonta di Magnoni, che fa numeri di alta acrobazia con la sua R1 per risalire la classifica. L'ultimo giro è trionfale per Simeon, che non ha difficoltà a controllare gli avversari, e a vincere precedendo Smrz che in volata ha ragione di Polita. Quarto si piazza Roberts raccogliendo un punteggio utilissimo per il campionato e quinto conclude Magnoni, al termine di una corsa da ricordare: diciannovesimo al primo giro, sedicesimo al secondo, tredicesimo al quarto, nono al settimo, sesto al nono e quinto al decimo e penultimo.
La corsa non viene sospesa, poiché la caduta ha creato sconquasso solo nello spazio di fuga. I superstiti continuano e Simeon con la Suzuki Alstare si porta al comando, gira più forte di tutti e guadagna un buon margine in pochi giri. Al sesto il suo vantaggio è già sopra i 3" su Alex Polita, che a sua volta ha Smrz a 1" e Roberts a 2".
La corsa che si attendeva combattutissima, specialmente fra i piloti della Yamaha, sembra ormai senza mordente, ma a due giri dal termine il distacco di Polita e Smrz scende a poco più di 2" ed entusiasma la rimonta di Magnoni, che fa numeri di alta acrobazia con la sua R1 per risalire la classifica. L'ultimo giro è trionfale per Simeon, che non ha difficoltà a controllare gli avversari, e a vincere precedendo Smrz che in volata ha ragione di Polita. Quarto si piazza Roberts raccogliendo un punteggio utilissimo per il campionato e quinto conclude Magnoni, al termine di una corsa da ricordare: diciannovesimo al primo giro, sedicesimo al secondo, tredicesimo al quarto, nono al settimo, sesto al nono e quinto al decimo e penultimo.
1
X. Simeon
Suzuki GSX-R1000
2 M.Smrz Honda CBR1000RR 2.109
3 A. Polita Ducati 1098R 2.147
4 B. Roberts Ducati 1098R 6.656
5 M.Magnoni Yamaha YZF-R1 10.849
6 F. Perotti Suzuki GSX-R1000 11.070
7 F. Foray Suzuki GSX-R1000 11.143
8 K. Foray Yamaha YZF-R1 14.501
9 G.Jones Suzuki GSX-R1000 15.802
10 M.Savary Suzuki GSX-R1000 16.593
11 A. Aldrovandi Kawasaki ZX-10R 19.172
12 A. Antonelli Honda CBR1000RR 19.315
13 F. Backlund Suzuki GSX-R1000 28.267
14 G.Junod Yamaha YZF-R1 28.874
15 J. Gallina Kawasaki ZX-10R 29.029
16 R. Ten Napel Suzuki GSX-R1000 39.472
17 M.Drobný Honda CBR1000RR 41.145
18 B. Srdanov Yamaha YZF-R1 43.629
19 J. Stibilj Honda CBR1000RR 44.176
20 R. Gianfardoni Ducati 1098R 44.609
21 C. Stronach Kawasaki ZX-10R 56.517
22 D. Sacchetti Ducati 1098R 1'20.649
2 M.Smrz Honda CBR1000RR 2.109
3 A. Polita Ducati 1098R 2.147
4 B. Roberts Ducati 1098R 6.656
5 M.Magnoni Yamaha YZF-R1 10.849
6 F. Perotti Suzuki GSX-R1000 11.070
7 F. Foray Suzuki GSX-R1000 11.143
8 K. Foray Yamaha YZF-R1 14.501
9 G.Jones Suzuki GSX-R1000 15.802
10 M.Savary Suzuki GSX-R1000 16.593
11 A. Aldrovandi Kawasaki ZX-10R 19.172
12 A. Antonelli Honda CBR1000RR 19.315
13 F. Backlund Suzuki GSX-R1000 28.267
14 G.Junod Yamaha YZF-R1 28.874
15 J. Gallina Kawasaki ZX-10R 29.029
16 R. Ten Napel Suzuki GSX-R1000 39.472
17 M.Drobný Honda CBR1000RR 41.145
18 B. Srdanov Yamaha YZF-R1 43.629
19 J. Stibilj Honda CBR1000RR 44.176
20 R. Gianfardoni Ducati 1098R 44.609
21 C. Stronach Kawasaki ZX-10R 56.517
22 D. Sacchetti Ducati 1098R 1'20.649
Monza - Neukirchner e Haga in trionfo
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