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Biaggi-GSE Ducati, niente da fare

di Luigi Rivola, foto Alex Photo il 24/10/2007 in Sbk

L'ultima ipotesi in ordine di tempo vedeva Max sulla 1098 R gestita dal rientrante team GSE che però, dopo aver trattato, ha fatto sapere che rinuncia mondiale SBK per rimanere nel campionato inglese delle derivate

Biaggi ha un'offerta dalla Kawasaki per correre in MotoGP. No, Biaggi va con Gresini. No, la Honda non lo gradisce. Ogni due-tre giorni ci sono voci nuove a proposito del futuro di Max, seguite da successive regolari smentite.
L'ultima è di oggi, apparsa sul Corriere dello Sport, e dice che Biaggi rimarrà in Superbike in sella a una Ducati del rientrante team inglese GSE.
Biaggi-GSE Ducati, niente da fare

Anche in questo caso, pur fortemente scettici, abbiamo fatto le nostre verifiche e da queste è emerso che i Ducatisti non vedranno il romano alla guida della 1098 F08, o anche solo della 1098 R in versione SBK.
"Sì, una trattativa si era aperta, su pressione dei fratelli Flammini – spiega Davide Tardozzi, general manager del reparto corse Ducati Superbike – ma ci sono a mio parere troppi ostacoli perché possa concludersi. Non ultimi quelli di ordine economico. Nei programmi del Team GSE non c'era quest'anno il mondiale, e attrezzarsi per parteciparvi , sia dal punto di vista dell'investimento, sia delle strutture, per di più con un campione di prima grandezza come Biaggi, esige più tempo di quello che ormai è rimasto prima dell'inizio della stagione 2008".
L'impressione di Tardozzi è suffragata da un colloquio con Paolo Ciabatti, direttore generale della FGSport. "Abbiamo fatto il possibile perché questa ipotesi si concretizzasse, ma ormai posso dire che il Team GSE ha deciso altrimenti: continuerà ad impegnarsi nel campionato inglese, che gli garantisce una posizione preminente e una sponsorizzazione molto sostanziosa. Ho comunicato a Max Biaggi, col quale avevo recentemente avuto un abboccamento in merito a questa proposta, l'esito negativo della trattativa e conto di potergli presentare al più presto altre possibili soluzioni per garantire la sua permanenza nel mondiale Superbike, ma devo ammettere che si tratta ormai di un'impresa molto, molto ardua".
Anche questa possibilità dunque è svanita e dubitiamo che a questo punto se ne possano presentare altre appetibili per un campione che è estremamente impegnativo sia dal punto di vista dell'ingaggio, sia dell'organizzazione a lui legata. La Ducati certamente potrebbe offrirgli una moto competitiva e una struttura adeguata, magari in un team satellite allestito per l'occasione, ma rischierebbe seriamente di ritrovarsi poi a dover gestire un antagonismo fra lui e Bayliss, decisamente pericoloso.
Teoricamente l'unica squadra che potrebbe offrirgli ancora una moto ufficiale per il 2008 sarebbe la Kawasaki PSG-1, ma Pierguido Pagani, titolare del Team, smentisce: "Non abbiamo avuto contatti e al momento stiamo solo aspettando una conferma fra due nomi per il pilota da affiancare a Laconi".
Questi due nomi sarebbero Tamada o Barros, ai quali si aggiunge, già per certo, Ayrton Badovini, ingaggiato dal Team PSG-1 e destinato ad essere "passato" al team satellite di Pedercini, che, come è noto, nel 2008 avrà le quattro cilindri giapponesi anziché la tradizionale Ducati.
Ma tornando a Biaggi e alle sue possibilità di rimanere in Superbike, la nostra impressione è che nel 2008 il romano rischi di farsi un secondo anno di riposo, magari tenendosi in forma con qualche gara in Supermotard. Molto probabilmente potrebbe invece ridiventare un pezzo da novanta del mercato alla fine del prossimo anno, quando l'ingresso di squadroni molto ambiziosi e molto dotati, come Aprilia e soprattutto BMW, ma anche KTM, renderanno frenetica la ricerca di piloti vincenti, in un panorama che, per la verità, non ne mostra una grande offerta.

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