Sbk
Bayliss record. Nannelli sulla Honda
Pagina principale
Continua l’imbattibilità dell’australiano e della Ducati, che stabiliscono il nuovo primato ufficioso del Santamonica. Ma la notizia del giorno è l’accordo che permetterà a Nannelli di guidare per quattro GP la Honda SBK di Chili. Nella SS miglior tempo e
di Luigi Rivola, foto Alex Photo
Troy Bayliss
Misano – Troy Bayliss, dopo aver dominato la prima giornata di test sul circuito Santamonica, avvicinandosi al primato ufficioso assoluto della SBK, nella mattinata della seconda ha messo ancora alla frusta la sua portentosa Ducati 999 F06 e il record è inesorabilmente crollato sotto la spinta di un binomio che ha ridato alla Casa di Borgo Panigale l’antico alone di imbattibilità.
Troy Bayliss
Misano – Troy Bayliss, dopo aver dominato la prima giornata di test sul circuito Santamonica, avvicinandosi al primato ufficioso assoluto della SBK, nella mattinata della seconda ha messo ancora alla frusta la sua portentosa Ducati 999 F06 e il record è inesorabilmente crollato sotto la spinta di un binomio che ha ridato alla Casa di Borgo Panigale l’antico alone di imbattibilità.
1’33”525 era il giro più veloce stabilito dall’australiano nel 2002, 1’33”317 è il tempo con cui al termine delle due giornate ha conquistato il vertice della classifica dei test.
Questa la notizia principale, visto che a Misano siamo venuti per assistere ad un confronto, anche se amichevole, fra i protagonisti del Mondiale che riprenderà fra una settimana a Valencia. Ma la novità che ha attratto l’attenzione di tutti oggi a Misano non è stata la superiorità di Bayliss, visto che da quando è tornato dalla MotoGP l’ex campione del mondo sta dettando la sua legge, bensì l’insediamento di Nannelli sulla Honda 1000 del Team DFX-Honda Europa, lasciata libera da Pierfrancesco Chili a causa della bruttissima caduta di ieri nella quale ha riportato la frattura del bacino.
aveva ricevuto ieri l’offerta direttamente da parte di Carlo Fiorani, racing manager della Honda Europa; ci ha pensato a lungo, tentato di rimanere in sella alla Ducati 749 dalla bella prestazione ottenuta ieri in prova, ma alla fine, pressato da ogni parte, si è convinto ed ha accettato di guidare la Honda SBK al posto di Chili per quattro gran premi. “Hai fatto la scelta giusta” – gli abbiamo detto. “Lo spero davvero – ha risposto lui ridendo – perché altrimenti ho firmato la fine della mia carriera”. Così il “Nanna”, sceso dalla Ducati 749R, è salito seduta stante sulla Fireblade per il suo primo turno SBK e l’ultimo della giornata. Intanto Chili mandava a dire dall’ospedale di Riccione, dove è ricoverato in attesa del suo trasferimento a Bologna, tramite Domenico Brigaglia, suo amico e tecnico di fiducia, di non avere nessuna intenzione di chiudere con le corse, ma di prevedere un suo rientro a Misano per il GP di San Marino.
Nannelli ha affrontato la nuova esperienza con molta modestia: i primi giri sono stati molto guardinghi, sul passo di 1’37”alto, poi, quando ha cominciato ad accelerare le prove sono state sospese con la bandiera rossa a causa di olio in pista. Dopo una lunga sosta, sono riprese e Nannelli è subito migliorato nettamente, portandosi con relativa facilità a 1’36”1, ma è stato nuovamente fermato dalla fine del test. “Devo impegnarmi per capirla bene questa moto – ci ha detto – rispetto alla Ducati, tutto è spostato in alto, erogazione e potenza massima, quindi richiede una guida abbastanza diversa. Non ho molto tempo a disposizione, visto che fra una settimana sarò in Spagna non per imparare, ma per battermi, tuttavia la prima impressione è molto buona e sono ottimista”.
Nannelli dunque debutta con una moto da protagonista. Finalmente! Ma nessuno gli regalerà nulla né gli spianerà a strada. Le indicazioni di questi test sono molto precise: Bayliss è il più veloce, ma Corser e Haga lo incalzano e ciò che non è riuscito loro in prova può senz’altro riuscire in gara. Poi c’è Lanzi, che non va affatto sottovalutato, perché oggi è riuscito ad avvicinarsi molto al suo miglior rendimento e questo lo aiuterà a progredire ancora. Ma il dato più interessante emerso al Santamonica è la grande forza di squadra della Kawasaki PSG-1, che ha piazzato i suoi tre alfieri: Walker, Laconi e Nieto, al quinto, sesto e settimo posto nello spazio di meno di due decimi. Bene sono andati anche Xaus, nono, Foret, dodicesimo in netta crescita con la Suzuki Alstare non ufficiale, e Iannuzzo, sedicesimo con la Suzuki Celani. La Honda non ha brillato: solo tredicesima e quattordicesima con Barros e Fabrizio. Ci si aspettava di più.
Questa la notizia principale, visto che a Misano siamo venuti per assistere ad un confronto, anche se amichevole, fra i protagonisti del Mondiale che riprenderà fra una settimana a Valencia. Ma la novità che ha attratto l’attenzione di tutti oggi a Misano non è stata la superiorità di Bayliss, visto che da quando è tornato dalla MotoGP l’ex campione del mondo sta dettando la sua legge, bensì l’insediamento di Nannelli sulla Honda 1000 del Team DFX-Honda Europa, lasciata libera da Pierfrancesco Chili a causa della bruttissima caduta di ieri nella quale ha riportato la frattura del bacino.
aveva ricevuto ieri l’offerta direttamente da parte di Carlo Fiorani, racing manager della Honda Europa; ci ha pensato a lungo, tentato di rimanere in sella alla Ducati 749 dalla bella prestazione ottenuta ieri in prova, ma alla fine, pressato da ogni parte, si è convinto ed ha accettato di guidare la Honda SBK al posto di Chili per quattro gran premi. “Hai fatto la scelta giusta” – gli abbiamo detto. “Lo spero davvero – ha risposto lui ridendo – perché altrimenti ho firmato la fine della mia carriera”. Così il “Nanna”, sceso dalla Ducati 749R, è salito seduta stante sulla Fireblade per il suo primo turno SBK e l’ultimo della giornata. Intanto Chili mandava a dire dall’ospedale di Riccione, dove è ricoverato in attesa del suo trasferimento a Bologna, tramite Domenico Brigaglia, suo amico e tecnico di fiducia, di non avere nessuna intenzione di chiudere con le corse, ma di prevedere un suo rientro a Misano per il GP di San Marino.
Nannelli ha affrontato la nuova esperienza con molta modestia: i primi giri sono stati molto guardinghi, sul passo di 1’37”alto, poi, quando ha cominciato ad accelerare le prove sono state sospese con la bandiera rossa a causa di olio in pista. Dopo una lunga sosta, sono riprese e Nannelli è subito migliorato nettamente, portandosi con relativa facilità a 1’36”1, ma è stato nuovamente fermato dalla fine del test. “Devo impegnarmi per capirla bene questa moto – ci ha detto – rispetto alla Ducati, tutto è spostato in alto, erogazione e potenza massima, quindi richiede una guida abbastanza diversa. Non ho molto tempo a disposizione, visto che fra una settimana sarò in Spagna non per imparare, ma per battermi, tuttavia la prima impressione è molto buona e sono ottimista”.
Nannelli dunque debutta con una moto da protagonista. Finalmente! Ma nessuno gli regalerà nulla né gli spianerà a strada. Le indicazioni di questi test sono molto precise: Bayliss è il più veloce, ma Corser e Haga lo incalzano e ciò che non è riuscito loro in prova può senz’altro riuscire in gara. Poi c’è Lanzi, che non va affatto sottovalutato, perché oggi è riuscito ad avvicinarsi molto al suo miglior rendimento e questo lo aiuterà a progredire ancora. Ma il dato più interessante emerso al Santamonica è la grande forza di squadra della Kawasaki PSG-1, che ha piazzato i suoi tre alfieri: Walker, Laconi e Nieto, al quinto, sesto e settimo posto nello spazio di meno di due decimi. Bene sono andati anche Xaus, nono, Foret, dodicesimo in netta crescita con la Suzuki Alstare non ufficiale, e Iannuzzo, sedicesimo con la Suzuki Celani. La Honda non ha brillato: solo tredicesima e quattordicesima con Barros e Fabrizio. Ci si aspettava di più.
SBK: classifica dei test
SS: la giornata di Parkes
L’austriaco Zaiser, con una Ducati 749R ha demolito il record delle Supersport al Santamonica girando in 1’36”608. L’impresa è decisamente degna di nota, viste le scarse prestazioni offerte fino ad oggi dagli altri due piloti che partecipano regolarmente al Mondiale SS 2006, ossia Brooks e Nedog, alla guida delle 749R del Team Caracchi, che però ieri aveva rialzato la cresta richiamando in pista Gianluca Nannelli che aveva subito colto un eccellente terzo tempo.
Zaiser ha fatto segnare il suo giro più veloce nella mattinata del secondo giorno di test, quando solo Parkes con la Yamaha ufficiale è riuscito ad avvcinarglisi scendendo sotto 1’37”, ma senza fare meglio. Nannelli nello stesso turno aveva ottenuto il sesto tempo realizzando anche la massima velocità delle supersport: 265,1 km/h, a testimonianza che di birra la bicilindrica ne ha comunque tanta.
L’ultimo turno ha visto Zaiser impegnarsi a fondo per contenere il prevedibile attacco di un Parkes in grande giornata. L’austriaco è riuscito a limare ancora qualche decimo al suo primato, ma l’australiano della Yamaha ha dato fondo a tutte le sue risorse ed è balzato in vetta alla graduatoria dei tempi col nuovo primato ufficioso di Misano: 1’36”411.
Il terzo tempo è andato a Vizziello, che ha mantenuto un eccellente ritmo nei quattro turni in cui si è sviluppato il test di Misano. Vizziello ha preceduto Curtain, che non sembra essersi impegnato tanto alla ricerca del giro più veloce, quanto alla miglior messa a punto della moto in configurazione da gara; quinto si è piazzato Fujiwara con la prima delle Honda, davanti alla seconda Yamaha del Team Italia, quella di Roccoli, che ha sopravanzato Nannelli di un decimo.
Il tempo eccezionale fatto segnare da Parkes e da Zaiser è motivato anche dalle nuove gomme Pirelli evoluzione, gomme da gara in dotazione ai test team, che si sono dimostrate capaci di prestazioni superiori a quelle da qualifica con le quali erano stati stabiliti i record SS del 2002. A proposito di test team, c’è da segnalare che la Ducati ha annunciato alla Pirelli che il suo test team per la Supersport non sarà più il Team Caracchi, bensì il Team LBR Racing per il quale corre Zaiser.
Zaiser ha fatto segnare il suo giro più veloce nella mattinata del secondo giorno di test, quando solo Parkes con la Yamaha ufficiale è riuscito ad avvcinarglisi scendendo sotto 1’37”, ma senza fare meglio. Nannelli nello stesso turno aveva ottenuto il sesto tempo realizzando anche la massima velocità delle supersport: 265,1 km/h, a testimonianza che di birra la bicilindrica ne ha comunque tanta.
L’ultimo turno ha visto Zaiser impegnarsi a fondo per contenere il prevedibile attacco di un Parkes in grande giornata. L’austriaco è riuscito a limare ancora qualche decimo al suo primato, ma l’australiano della Yamaha ha dato fondo a tutte le sue risorse ed è balzato in vetta alla graduatoria dei tempi col nuovo primato ufficioso di Misano: 1’36”411.
Il terzo tempo è andato a Vizziello, che ha mantenuto un eccellente ritmo nei quattro turni in cui si è sviluppato il test di Misano. Vizziello ha preceduto Curtain, che non sembra essersi impegnato tanto alla ricerca del giro più veloce, quanto alla miglior messa a punto della moto in configurazione da gara; quinto si è piazzato Fujiwara con la prima delle Honda, davanti alla seconda Yamaha del Team Italia, quella di Roccoli, che ha sopravanzato Nannelli di un decimo.
Il tempo eccezionale fatto segnare da Parkes e da Zaiser è motivato anche dalle nuove gomme Pirelli evoluzione, gomme da gara in dotazione ai test team, che si sono dimostrate capaci di prestazioni superiori a quelle da qualifica con le quali erano stati stabiliti i record SS del 2002. A proposito di test team, c’è da segnalare che la Ducati ha annunciato alla Pirelli che il suo test team per la Supersport non sarà più il Team Caracchi, bensì il Team LBR Racing per il quale corre Zaiser.
SS: classifica dei test
Galleria fotografica