Chili fila con la Honda e prova la MV

Nel secondo giorno di test al Mugello il campione di Bologna comincia a spingere e gira in 1’56’’6, un tempo di tutto rispetto con le Pirelli. Poi guida per un paio di giri anche la MV F4 1000 e dice: ‘Ai medi regimi spinge più della Honda’

di Luigi Rivola, foto Alex Photo/ Morittu


Chili al Mugello con la Honda CBR1000RR

Scarperia - Chili prova una Honda al Mugello e in due giorni la capisce, la mette a punto e la fa filare come si conviene a una moto che, sola contro una marea di Ducati, ha rischiato di vincere il titolo mondiale SBK al debutto. E, badate bene, la Fireblade messa a disposizione di Chili non era certo quella di Ten Kate, la migliore sulla piazza, bensì quella che ha vinto il campionato tedesco SBK, un campionato il cui regolamento tecnico è più vicino all’attuale Superstock, che al Mondiale Superbike.

Il primo giorno, venerdì, non è stato facile: Pierfrancesco era stanco, la moto non gli sembrava a punto e soprattutto si è reso conto che la Fireblade gli chiedeva un discreto cambiamento rispetto alle sue abitudini di guida. “Mi adatterò” aveva detto, ma Chili non gradisce adattarsi alla moto, preferisce lavorare molto accuratamente sul settaggio perché la moto si adatti a lui.
Sabato il risultato di questo reciproco adattamento è emerso con un tempo già molto interessante per una Superbike al Mugello: 1’56”6 con le gomme Pirelli, e certamente non quelle da tempo.
“Al di là del tempo sul giro, che mi soddisfa anche perché è venuto senza che mi fossi impegnato a cercarlo – spiega Chili – sono contento per il lavoro svolto. Sono riuscito a dimenticare in fretta la moto che ho guidato fino ad una settimana fa e questo mi ha aiutato a progredire velocemente con una moto che ha un comportamento molto diverso. Rimane comunque ancora molto da fare per la ciclistica e anche per il motore, che tira fortissimo in alto, ma è carente in basso e non sufficientemente energico ai medi regimi”.

Come avevamo anticipato, sabato Chili è salito anche in sella alla MV Agusta F4 1000 portata al Mugello dal Team DFX e assistita da tecnici della Casa di Varese.
“Mi era stato chiesto di provarla – precisa il pilota bolognese – per dare un parere, e l’ho fatto volentieri, ma ho girato pochissimo, preferendo concentrarmi sulla messa a punto della Honda”.
Due soli giri alla guida della quattro cilindri italiana, poi il rientro definitivo al box. Basta per un parere?
“Ne avessi fatti tre o quattro non sarebbe cambiato nulla. La prima impressione è che il motore sia già molto avanti; per esempio, ai medi regimi ha più tiro della Honda, mentre in alto appare meno incisivo. Sarebbe bello vederla in gara, ma non so se al momento abbiano intenzione di impegnarsi”.
Tornando alla Honda: quale sarà la prossima tappa di questa tua marcia verso il campionato 2005 in sella alla Fireblade?
“Per quanto riguarda il team, ci sono alcune cose ancora da definire, ma spero che nel giro di un paio di settimane tutto sia finalmente a posto. Per quanto riguarda invece i test, Gerrit Ten Kate mi ha detto che potrò provare una sua moto in occasione dei test Pirelli in programma il prossimo novembre a Valencia”.