Se Loris dà una mano a Vale…

Come in un vecchio film con Alberto Sordi ci sono due nemici. Uno è un veterano che corre con una moto italiana. Piccolo e storto, con una bella moglie. E' il mago del giro a vita persa, della pole, ma anche uno che quando tutto è a posto saluta e se ne va. Sul gradino più alto del podio.
L'altro quando è al festival del cinema attira più telecamere di una star di Hollywood. E' il più bravo, quello che vinto di più, quello che piace a nonne, mamme, figlie e nipotine. E a tutti quelli che amano la moto e il colore giallo.
Entrambi sono italiani, si sfidano gara dopo gara e alla fine si abbracciano e si fanno i complimenti. Dopo essersi sfiorati a velocità imbarazzanti, dopo aver dato spettacolo e fatto sognare 40.000 malesi che hanno capito che la moto è più divertente del cricket.
Adesso il mondiale è nelle loro mani. In classifica sono indietro rispetto al duo Honda (a proposito, Pedrosa è un grandissimo) ma possono ribaltare la situazione. Magari con Capirossi che dà una mano Rossi. Qualcosa tipo l'aiuto che diede Gresini a Capirossi in Australia sedici anni fa per vincere il primo mondiale di Loris, con l'hondina 125. Sarebbe un grande colpo e una rivoluzione.
Di solito gli italiani si fanno la guerra tra loro, per la gioia dei rivali stranieri che, dal Sacco di Roma in avanti, ne approfittano per batterci. E invece potrebbe andare in maniera diversa, con Loris che dà una mano a Valentino per battere Nicky e Daniel.