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Quelle informazioni nascoste

di Riccardo Matesic il 12/04/2017 in Assicurazioni Moto

La bestia nera sono le clausole di opponibilità. Condizioni particolari che fanno decadere la copertura assicurativa, e in caso d'incidente con colpa mettono nei guai. Poi ci sono tutta una serie di clausole e regole, spesso nascoste nel contratto d'assicurazione. Ecco come orientarsi per non inciampare involontariamente. Dalle nozioni di base, come il bonus-malus, alle clausole nascoste

Le regole del settore assicurativo sono senz'altro fra le più complesse da capire e apprendere. La maggior parte delle persone, al momento di stipulare una polizza per la moto o l'auto, si limita a confrontare i prezzi delle diverse offerte. In realtà ogni polizza è diversa dall'altra, e sarebbe opportuno cercare di capire: solo così ci si mette al riparo da cattive sorprese. Per questo abbiamo messo insieme questo ABC delle informazioni e avvertenze. Vediamole.


Bonus-malus
Si tratta del sistema di calcolo della rischiosità del singolo assicurato. 18 classi tariffarie in funzione della storia assicurativa.

Quando si accende una nuova polizza si entra in classe 14, poi, ogni anno senza incidenti dà diritto a salire di una classe, fino alla 1ª. Attenzione però, ogni incidente con colpa comporta la discesa di 2 classi di merito.

Ci sono un paio di eccezioni sulla classe d'ingresso. La prima è la legge 40/07 (nota come Legge Bersani), che consente di sfruttare la classe di merito migliore all'interno di un nucleo familiare dove si posseggono più veicoli. Ma vale solo per veicoli di medesima tipologia: auto con auto, moto con moto, ciclomotore con ciclomotore. A meno che la compagnia (alcune lo fanno) non preveda espressamente la possibilità di godere della stessa classe anche fra tipologie differenti di veicoli. Comunque “la Bersani” vale per i nuovi contratti, non per i rinnovi.

La seconda eccezione è invece in negativo: se si è in possesso di un veicolo da tempo e non lo si è mai assicurato, si parte dalla 18ª, e non dalla 14ª. Quest'ultima vale infatti come classe d'ingresso quando si può dimostrare di aver appena acquistato il veicolo, nuovo o usato che sia. Anche in questo caso però, sono diverse le compagnie che vengono incontro ai loro clienti.

Attenzione ai sinistri riservati. Sapete cosa sono? Sono quegli incidenti ancora non definiti dalla compagnia, per i quali viene dunque messa in conto una certa cifra per l'eventuale risarcimento. Capita poi che diversi sinistri riservati vengano chiusi senza seguito, senza cioè liquidare alcunché alla controparte. Perché la compagnia è riuscita a dimostrare la vostra estraneità all'incidente. In tal caso, se nel frattempo è scattata un'altra annualità e se il sinistro riservato ha dato luogo al salto di due classi di merito, una volta chiuso senza seguito dovrete chiedere alla vostra compagnia di restituirvi le due classi di merito dovute. E anche quella aggiuntiva, se nell'arco dell'anno precedente non avete avuto nessun altro sinistro.

Quanto vale l'attestato di rischio? Cinque anni. Se smettete di circolare e chiudete una polizza assicurativa, l'attestato di rischio che vi resta in mano vi darà diritto a quella classe di merito per i successivi cinque anni. Poi… si ripartirà da capo, come neoassicurati qualunque.


Franchigia e scoperto
Due voci che oggi troviamo in moltissimi contratti assicurativi e nella totalità delle polizze per il furto. Alle compagnie servono per due finalità: garantirsi la serietà del cliente e risparmiare.

La franchigia è una quota fissa del danno, che resta a carico del danneggiante. Si parla di franchigia relativa quando non dà il diritto al risarcimento al di sotto di una certa cifra. Al di sopra di quella cifra, però il risarcimento è pieno. Diversamente, si parla di franchigia assoluta quando la soglia definita non viene mai risarcita in nessun caso. Ad esempio, con una franchigia assoluta di 1000 euro, nel caso di un danno da 999 euro, non viene risarcito nulla, ma con un ipotetico danno da 1001 euro verrebbe risarcito solo 1 euro. Con una franchigia relativa da 1000 euro, nel primo caso non si prenderebbe nulla, ma nel secondo si prenderebbero esattamente i 1001 euro!

Lo scoperto è invece una percentuale del danno che resta a carico del danneggiante. Si applica però solo alle polizze per incendio e furto, non a quelle di responsabilità civile. Uno scoperto del 20% significa che una volta riconosciuto il danno dal perito, il liquidatore della compagnia erogherà un risarcimento pari all'importo del danno ridotto del 20%.

Questo significa che la compagnia ha parecchie garanzie sui propri clienti che accettano di sborsare qualche centinaio di euro in caso di sinistro. E significa anche che risparmierà un sacco di soldi, visto che la maggior parte degli incidenti prevedono risarcimenti di piccola entità. Quindi saranno pagati direttamente dai guidatori, e non dalle compagnie…


Assicurarsi contro il furto
Lo ricordiamo sempre: la polizza contro il furto non è obbligatoria. Dunque le compagnie non sono tenute a offrirvela. In compenso, come abbiamo dimostrato con un'inchiesta di Dueruote, è realmente possibile stipulare la RC con una compagnia e la copertura per il furto con un'altra (polizza disgiunta). Certo, non è facile trovare compagnie e assicuratori disposti a coprire solo questo rischio, ma noi, travestiti da normali clienti, ci siamo riusciti.

Il valore assicurato. Questo è uno dei punti più importanti, quando si va a stipulare una nuova polizza per il furto. Diciamo subito che il valore affettivo e quello delle parti speciali eventualmente montate sulla vostra moto non contano per le assicurazioni. A meno di casi particolari, che possono essere visti volta per volta con polizze specifiche, che prevedono la stima del valore attraverso un perito riconosciuto da entrambe le parti.

E non vale neanche la possibilità di assicurare per cifre più alte del valore di mercato; anche se questo vi farebbe pagare un premio maggiore. Insomma, inutile assicurare per 20 qualcosa che vale 10: pagate di più la polizza e in caso di furto la compagnia vi darà comunque 10, il reale valore del mezzo al momento del furto.

Né conviene "sottoassicurare" un veicolo. Perché c'è la clausola di proporzionalità. Quella in base alla quale, se vi rubano un po' di parti di quel mezzo e chiedete il rimborso, poi la compagnia dedurrà che la vostra moto è svalutata di un'uguale percentuale a quella che avete applicato voi al momento di fare il contratto. E scalerà tale percentuale dal risarcimento dovutovi!

Il giusto valore. Il giusto valore è allora quello riportato dai listini riconosciuti dalla società assicuratrice alla quale vi rivolgete. Sono molte ormai quelle che fanno riferimento a Dueruote e ai nostri listini.

Danni parziali. Attenti a questa voce. Alcune compagnie non li prevedono. Dunque vi risarciscono solo se sparisce l'intero veicolo, e non se vi rubano un po' di pezzi. Per saperlo bisogna studiare con cura il contratto proposto. E valutare se l'offerta è realmente conveniente o meno.

Piuttosto, se la moto viene rubata integralmente, a meno che non comperiate subito un altro mezzo, avete diritto a riavere indietro la percentuale di premio RC non goduto, ma sarete chiamati a pagare eventuali rate mancanti dell'eventuale formula assicurativa contro il furto.


Le clausole nascoste.
Si chiamano clausole d'opponibilità, e sono quelle piccole diciture che interrompono la copertura assicurativa in determinati casi. Casi anche frequenti, come la guida in stato di leggera ebbrezza. E allora succede che in caso d'incidente, la compagnia pagherà sempre e comunque la controparte, ma se il vostro caso rientra in una di queste clausole, l'assicuratore promuoverà anche un'azione legale nei vostri confronti, per recuperare l'importo corrisposto.

Purtroppo queste diciture non sono mai riportate in bella vista nei contratti assicurativi, né negli stampati che vi vengono consegnati in agenzia. Sono scritte invece sulle "Condizioni generali d'assicurazione", spesso un vero e proprio libretto che viene consegnato al cliente al momento della sottoscrizione. Nessuno legge mai quei volumetti, scritti fitti fitti e con carattere molto piccolo. Noiosissimi, ma utilissimi per capire cosa stiamo firmando. E allora proviamo a dirvi noi un po' di clausole fra quelle più frequenti.

Le clausole per la RC. Le più note sono quelle che interrompono la copertura per guida in stato d'ebbrezza, sotto l'effetto di droghe e psicofarmaci; ma anche per la guida con la patente o la revisione periodica del veicolo scadute.

Tali diciture di solito si superano accettando una copertura opzionale a pagamento, che molti assicuratori consigliano. Però, nel caso in cui la clausola preveda la "scopertura" per veicolo non in regola con il Codice della Strada, bastano pochi componenti non originali per invalidare la propria assicurazione. E state certi che nel malaugurato caso di un incidente grave, con cospicuo rimborso, qualunque compagnia farà tutti gli accertamenti del caso prima di pagare!

Fra i casi di "scopertura" meno noti, abbiamo trovato quello del figlio minorenne che sottrae di nascosto il veicolo al genitore. Ma anche quello del guidatore non autorizzato in caso di contratto con guida esclusiva. Oppure il superamento dei limiti di velocità di oltre 40 Km/h, se documentato dalle forze di polizia. Ma anche la guida con foglio rosa su strade non idonee.

Le clausole per il furto. Molte compagnie in caso di furto del veicolo chiedono di riavere la serie completa delle chiavi, a dimostrazione che i ladri non sono stati agevolati da una nostra leggerezza. Ci sono anche contratti che prevedono risarcimenti decurtati se la moto al momento del furto era parcheggiata in un raggio di 300 metri dal garage abituale. Perché pure questo denota scarsa attenzione da parte del proprietario.

E poi il furto parziale, che abbiamo già citato, e che in alcuni casi è espressamente escluso dai contratti assicurativi.

Ancora guai con il degrado d'uso. Si, insomma, uno sconto che le compagnie fanno sul valore del veicolo, ma che deve trovare rispondenza anche nel valore assicurato e, quindi, nel premio pagato. Stranamente però sono molte le compagnie e gli agenti che si dimenticano di parlarne ai loro clienti...
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