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I viaggi dei lettori

Giù per lo Stivale, risalendo le isole

di Ruggero, Rita e Salvatore il 16/05/2014 in I viaggi dei lettori

20 giorni, 5.000 chilometri... Ruggero e Rita con una Triumph Tiger 1050 e Salvatore con una Honda CBF 1000 ci portano in vacanza con loro. Siete pronti a seguirli?

Giù per lo Stivale, risalendo le isole
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Quest'anno siamo riusciti a mettere insieme venti giorni di fiere, quindi abbiamo programmato un bel giro. Partendo da Monza scendiamo attraversando l'Italia fino a Capo Passero in provincia di Ragusa, Sicilia per poi risalire fino a Palermo e attraversare la Sardegna e la Corsica, quindi Genova e Monza, il tutto cercando di evitare autostrade, con l'idea di visitare i borghi antichi e le strade di montagna.
Caricate le nostre moto Ruggero e Rita con una Triumph Tiger 1050 e Salvatore con una Honda CBF 1000, partiamo il pomeriggio del 10 agosto in direzione Cenaia (LI) ospiti per un pernottamento a casa di amici. Il mattino dopo ci dirigiamo verso Laiatico, piccolo paesino natale di Andrea Bocelli, per visitare il Teatro del Silenzio e la zona delle Crete, con il contrasto di colori tipico della Toscana.
Proseguiamo per Volterra, visitando il centro storico e il Teatro Romano, con visita ad alcuni negozi con esposizione di opere in alabastro. Tappa successiva San Gimignano, con le sue torri e un bel centro storico, proseguiamo per Pienza borgo piccolo ma carino che domina la vallata, con i suoi meravigliosi colori. Ci dirigiamo verso Castiglione d'Orcia, paesino in cima a una rupe dove pernotteremo per 3 notti, dentro al borgo non si può entrare con i mezzi, quindi lasciamo le moto fuori dalle mura nei parcheggi e portiamo le borse dove siamo alloggiati, circa 300 metri a piedi ma ne vale la pena, il paesino è splendido.

Il giorno dopo proseguiamo in direzione di Montepulciano, passando prima da Montichiello dove c'è la strada che si vede nella pubblicità di auto e moto con le curve e i cipressi al lato, bella ma dura poco. Da quelle parti c'è anche il famoso mulino della Barilla, ma non ci siamo andati, non c'era Banderas a fare i biscotti… Visitiamo Montepulciano e in un negozio di vini ci invitano a visitare le cantine nei sotterranei, cantine con botti enormi di vini di diverse qualità che per noi che siamo quasi astemi solo con l'odore c'era quasi da ubriacarsi.
Proseguiamo per Buonconvento piccolo borgo e dopo andiamo verso l'abbazia di Monte Uliveto Maggiore fondata da San Benedetto, tenuta benissimo dai frati, dove c'è un chiosco con affreschi che raccontano la vita del santo.
Si può vedere anche il refettorio e la biblioteca con tanti volumi, la farmacia del convento, il viale è molto bello in discesa ma al ritorno è dura con la strada in salita, sarà solo una delle tante strade in salita che faremo.
Prossima tappa Montalcino dove arriviamo in tempo per vedere una sfilata in costumi dell'epoca con dame, arcieri e valletti, ci spiegavano dopo che era l'apertura della caccia e che più tardi ci sarebbe stata una sfida tra gli arcieri.
Visitiamo il paese e ci viene voglia di prendere delle bottiglie di vino, ma non abbiamo posto nelle borse, pazienza. Rientro a Castiglione d'Orcia per la notte e cena presso la trattoria il Casaro a 70 metri da dove pernottiamo, più comodo di così, cibo ottimo e prezzi modici. Il mattino dopo visitiamo Siena, dove dobbiamo trovarci con amici, ma al momento di chiamarli ci dicono che sono a mangiare la trippa, ma la trippa alle 10 del mattino? Dopo ci spiegavano che oggi è il giorno dei sorteggi dei cavalli per il palio, infatti, la piazza era gremita di gente.

Nell'attesa di incontrarci con i nostri amici visitiamo la città, purtroppo le visite sono tutte a pagamento e c'è da fare molta coda, così ci limitiamo a visitare la città. Finalmente ci incontriamo con gli amici che ci spiegano le varie fasi del sorteggio dicendoci che appena viene sorteggiato il cavallo della loro contrada ci devono lasciare perché devono seguire il corteo, detto fatto spariti, li abbiamo visti dopo in corteo a cantare dietro il cavallo.

Prossima tappa l'Abazia di San Galgano, si tratta di una chiesa del 1100, dopo un periodo di splendore, un fulmine colpendo il campanile lo fece crollare sul tetto che a sua volta crollò tutto, lasciando solo i muri esterni.
A circa 1 km c'è una piccola cappella dove c'è la Spada nella roccia, la leggenda dice che la conficcò il soldato Galgano quando decise di smettere di combattere. Visita a Chiusdino e visita alla casa natale di San Galgano, per la verità in cattive condizioni. Si ritorna a Castiglione d'Orcia, agriturismo Del Noce, per l'ultimo pernottamento.
Partenza per Civita di Bagno Regio, minuscolo paesino costruito su uno spuntone di roccia, si entra percorrendo un ponte pedonale in cemento dopo che quello originale è crollato, strada in salita, ma ne vale la pena, da vedere.

Ci dirigiamo verso Orvieto e visitiamo il Duomo, stupendo, non ci sono parole. Partenza per Monte San Giovanni Campano, basso Lazio, in Ciociaria presso l'agriturismo Clivus Hetea di nuova apertura, siamo stati i primi ospiti, eravamo solo noi, ospitalità eccezionale. Le cucine non erano ancora pronte ma il gestore ci aveva detto che ci dava qualcosa da mangiare e, in effetti, dopo le prime portate abbiamo capito che non saremmo rimasti a stomaco vuoto. Il mattino, dopo una colazione super ci indica la strada di Forca di Acero, strada bella ma affollata, oggi, infatti, è ferragosto, e proseguiamo per il lago Barrea.
La nostra destinazione è Castelmezzono (PZ) e le Dolomiti Lucane con strade belle e posti magnifici come il Volo dell'Angelo, il cammino della leggenda delle 7 Pietre e Pietrapertosa. Alloggiamo presso il B&B al Palazzo Ducale, ceniamo dal Vecchio Scarpone: ottimo e prezzi modici. Ci rimettiamo in viaggio, la nostra meta è San Giovanni in Fiore per un pernottamento presso la tenuta di Torre Garga. Il mattino successivo la nostra meta è Isola Capo Rizzuto, ospiti di amici, ma per arrivarci facciamo un pezzettino di Sila, passando per il lago Ampollino e Lorica.

Hai fatto anche tu un viaggio, una vacanza, un itinerario in moto che ha scatenato la libidine del vero motociclista? Mandaci il racconto e le foto all'indirizzo: redazione@dueruote.it

Giù per lo Stivale, risalendo le isole
Prossima tappa Villa San Giovanni da mio cognato che ci ha promesso una mangiata di pesce, con la fidanzata di mio nipote che porta dei tranci di pesce spada, mangiatona! Il giorno dopo attraversiamo lo Stretto e ci dirigiamo sulla Messina Catania, uscita Fiumefreddo, per salire sull'Etna versante Nord, paesaggi lunari, saliamo fino al punto dove ci sono i pulmini per le escursioni.
Purtroppo per poter arrivare alla nostra destinazione, Scoglitti, dobbiamo rinunciare alla salita. In serata arriviamo a Scoglitti ospiti da nostro fratello per quattro giorni, per un meritato riposo e per goderci i quattro nipotini di cui due che non avevamo mai visto perché nati da poco. Dopo 3000 km ci meritiamo un piccolo riposo. Finito il riposo si parte per Piazza Armerina per ammirare la Villa Romana del Casale, i bellissimi mosaici, trattati un po' male per via dei lavori di manutenzione, ci dirigiamo verso Erice, spendida e tenuta benissimo con il castello, i giardini e la chiesa.
Pernottamento a San Vito lo Capo, posto da dimenticare, per la cronaca la Tenuta Sul Mare in campagna con pecore e mucche con le campane al collo che non ci fanno dormire, stanze spoglie, senza colazione. Posto da evitare.
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Ci imbarchiamo per la Sardegna con meta Iglesias, agriturismo Saludi e Trigu Teresa buono, il giorno dopo visitiamo Oristano, la spiaggia di Piscinas, ma c'era vento forte e mare molto mosso. Proseguiamo verso Capo Pecora e Buggerro per visitare la miniera di Montevecchio e la miniera di Porto Flavia che non è una miniera tradizionale ma una serie di gallerie e silos scavati nella roccia che con nastri trasportatori serviva a caricare le navi vicino alle rocce perché non c'è il porto.

Il giorno dopo la nostra meta è Palau, nord Sardegna, percorrendo la parte centrale della Sardegna e precisamente Samossi, Laconi, Fonni, Orgosolo, Bitti, Budusso, Monti quindi superstrada per Olbia Palau. Pernottiamo al residence Costa Serena, buono.
Il giorno dopo visitiamo La Maddalena, giro dell'isola con visita alle piccole calette ma senza fare bagni, attraversiamo il ponticello e siamo a Caprera, dove visitiamo la casa di Garibaldi.

Volevamo visitare anche il forte ma era chiusa dalle 12 alle 16, che delusione, però ritorniamo a Palau per un bagno. Da Santa Teresa di Gallura ci imbarchiamo per la Corsica, dove percorriamo la strada bellissima di Col de la Bavella, scorre tra panorami bellissimi e boschi con tanti torrenti. Restiamo meravigliati dalla bellezza delle strade e dalla pulizia. Arrivati a Corte per il pernottamento, visitiamo la città vecchia ma siamo delusi da come viene lasciata al suo destino, senza lavori di manutenzione e destinata a crollare. Ripartiamo per quella che sarà la nostra ultima meta, Bastia, però come da nostre intenzioni volevamo fare strade di montagne e siamo stati accontentati, passando da Fraccardo e salendo verso Colacuccia tra strade belle che però sono tutte curve e quindi, attenzione. Andando verso il Col di Vergio con una strada stretta ma con uno spettacolo della natura, con le montagne scolpite dalla natura e picchi meravigliosi, ci dirigiamo verso porto e affrontiamo il Col De La Croix, splendido, andiamo in direzione Calvi e Isola Rossa ma ci accorgiamo che per fare il famoso dito il tempo non basta.
Decidiamo per Bastia dove pernottiamo e il mattino dopo ci imbarchiamo per Genova, c'è mare un po' mosso, facciamo ritardo e arriviamo a Genova alle 18. Subito autostrada per Milano ma prendiamo un forte temporale che ci pulisce le moto dalla polvere e ci ricorda che siamo al primo di Settembre. Così dopo 20 giorni e 5000 km finisce il viaggio di Ruggero, Rita e Salvatore.
Scusandomi… per la lunghezza del racconto vi saluto, ciao e alla prossima!
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