Anteprima Aprilia SR 50 2005

Un prodotto conosciuto e apprezzato, come testimoniano le oltre 800.000 unità vendute. Ora cresce e si migliora. L’introduzione della nuova RSV 1000, bandiera tecnologica di Aprilia, ha avuto effetti anche sul nuovo SR.

Lanciato sul mercato nel 1992, Aprilia SR 50 ha sempre stabilito primati nel settore, ma oggi cambia completamente. Più moderno il design, migliorano prestazioni, consumi e affidabilità grazie ad un nuovo motore a iniezione Ditech di seconda generazione; una guida ancora più motociclistica grazie al nuovo telaio, dotazioni degne di un'ammiraglia fanno dell’SR 50 Factory l’attuale riferimento del settore.

Il family feeling è evidente non solo per le grafiche, ma anche per le soluzioni adottate. Lo scudo rastremato, il doppio faro anteriore di grande potenza, la presa d’aria centrale, il codino aerodinamico con il faro posteriore e le frecce integrate, sono tutti elementi che richiamano l’ammiraglia supersportiva Aprilia.
Il primo scooter a montare un due tempi ad iniezione oggi adotta il motore Ditech di seconda generazione: le prestazioni aumentano e i consumi, già irrisori, diminuiscono. L’intervallo di manutenzione è raddoppiato, a 6000 a 12.000 km, a tutto vantaggio dell’economia d’esercizio.
Il telaio in acciaio è completamente nuovo e più rigido. Perché Aprilia SR 50 Factory non è “solo uno scooter” ma lo scooter sportivo per eccellenza e come tale è stato progettato. Sicurezza e controllo sono garantiti anche dall’impianto frenante di grande efficienza, caratterizzato da due freni a disco da ben 190 mm di diametro.
Le ruote da 13” montano pneumatici super ribassati di sezione motociclistica 130/60, in grado di sopportare potenze ben superiori a quelle offerte dal motore 50 cc.
L’abitabilità è ai massimi livelli, grazie anche al nuovo scudo che si protrae molto in avanti. La posizione di guida è improntata al miglior controllo possibile, ma non dimentica il comfort con una sella sagomata in modo da evitare gli affaticamenti anche dopo lunghe percorrenze. Il vano sottosella, in grado di ospitare un casco integrale, è affiancato da un nuovo vano posto sulla punta della sella stessa. Un cassettino da oltre un litro di capacità, ideale per riporre un cellulare o altri piccoli oggetti.

Il cruscotto analogico digitale, a matrice attiva, è più sofisticato di quello montato sulla RSV 1000: il contagiri analogico è affiancato da un ampio display con funzione di computer di bordo (comandabile nelle funzioni direttamente dal manubrio) ed è il terminale con cui si interfaccia tutta l’elettronica del motore. Ha quindi anche funzione diagnostica.

Tre le colorazioni: nero, rosso, bianco. Inoltre a chi ama davvero distinguersi è dedicata la colorazione Uomo Ragno.