Attualità
La moto dal meccanico
Con l’arrivo della primavera molti di noi danno una rinfrescata alla propria cavalcatura. Ecco qualche consiglio utile per gestire nella maniera migliore il rapporto con le officine
Con l’arrivo della primavera molti di noi danno una rinfrescata alla propria cavalcatura. Ecco qualche consiglio utile per gestire nella maniera migliore il rapporto con le officine
di Riccardo Matesic
Ogni motociclista ha un meccanico di fiducia al quale si rivolge abitualmente per la manutenzione dell’amata due ruote. Spesso si tratta di un amico, comunque di una persona con la quale c’è un rapporto di stima almeno professionale. Non mancano però, purtroppo, i casi in cui sorgono problemi, dovuti spesso a semplici incomprensioni.
Prima di portare la moto dal meccanico è utile allora sapere che il meccanico stipula con il cliente un contratto d’opera in base al quale è tenuto a eseguire il lavoro “a regola d’arte”.
Per fare questo ci sono delle tempistiche, delle quali si può avere informazione consultando i manuali d’officina delle case costruttrici. Rivolgendosi a un’officina autorizzata dalla casa verranno allora applicate tali tempistiche. Discorso diverso se ci si rivolge a un’officina non riconosciuta dal costruttore: in tal caso non si può essere fiscali con i tempi di lavorazione. Attenzione, questo non significa che le officine non autorizzate dalle case siano più lente o meno affidabili! Solo che può succedere che il meccanico non specializzato in una marca non conosca a menadito la nostra moto e abbia bisogno di un po’ di tempo in più. Insomma, non siate troppo fiscali sulle tempistiche di lavorazione.
Qualora al ritiro però la nostra moto non funzioni nella maniera attesa, il meccanico sarà tenuto a eseguire una nuova riparazione senza spese aggiuntive per noi. Se però il guaio si verifica dopo che avremo ritirato la moto, c’è un tempo ragionevole per contestare il lavoro che è funzione del tipo di intervento svolto e dei chilometri percorsi.
Per quanto concerne il compenso per la prestazione, la legge non prescrive alcuna tariffa oraria obbligatoria. La regola migliore resta allora quella di chiedere un preventivo prima di dare il via libera all’effettuazione degli interventi meccanici, sottolineando che eventuali ulteriori lavori (con costi aggiuntivi) che dovessero rendersi necessari in corso d’opera dovranno essere concordati e autorizzati preventivamente.
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