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I viaggi dei lettori

Dalla Valle Isarco al Passo dello Stelvio

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Due moto, chilometri di curve e scenari mozzafiato: cosa chiedere di più?

la strada allo Stelvio dall'alto
Prendetevi almeno tre giorni per fare questo giro nel Sud Tirolo tra passi di montagna e valli, per un totale di circa 1500 chilometri. Mi sento di consigliare questo viaggio a chi possiede una moto "comoda": eviterei la salita ai passi con moto sportive (non a caso ne abbiamo viste veramente molto poche).
I paesaggi sono meravigliosi, le strade sono tenute abbastanza bene, anche se ci aspettavamo un asfalto migliore di quello che abbiamo trovato, probabilmente dovuto alla rigida stagione invernale appena terminata (l'itinerario è stato inviato alla redazione la scorsa primavera, ndr).
Per noi motociclisti è stato bello notare che molti locali hanno esposto l'insegna "Welcome bikers" e la presenza di numerosi chioschi dove fermarsi per una birra e un hot dog. I distributori di carburante non mancano, ma è sempre meglio fare il pieno prima di avventurarsi per i valichi di montagna.
Chi volesse avere maggiori informazioni relative a questa meravigliosa regione può visitare il sito https://www.trentinoinmoto.com/index_L1.asp
Siamo partiti da Milano nel pomeriggio percorrendo l'A4 in direzione Brescia-A22 del Brennero. Siamo usciti a Bolzano Sud per raggiungere Vipiteno attraversando il primo passo di montagna: Passo Pennes. Una volta superato il casello è sufficiente seguire le indicazioni per il centro città e poi per la Val Sarentino, che dopo circa 35 chilometri conduce al passo.
La temperatura si abbassa incredibilmente una volta arrivati in cima (2211 m s.l.m.), ma il panorama che si scorge dall'alto, dove non c'è nulla se non un vecchio albergo di passaggio, è meritevole senz'altro di una sosta.
Proseguendo in direzione Vipiteno si giunge ad un bivio dove abbiamo seguito l'indicazione per Val di Vizze. Circa 10 chilometri più avanti si trova San Giacomo, piccolo paesino di montagna a 1450 m s.l.m., dove abbiamo pernottato per le tre notti del nostro soggiorno in un hotel attrezzato di box chiuso per le moto. In Trentino è facile trovare strutture organizzate per accogliere i motociclisti: molti albergatori sono in grado di fornire informazioni relative ai percorsi da fare, alle officine più vicine o semplicemente posseggono uno spazio sicuro dove lasciare la moto durante la notte.
Il Passo Giovo è il passo di montagna parallelo al Passo Pennes, volendo in giornata si può decidere, partendo da Vipiteno, di salire prima dal secondo e, attraversando Merano, ritornare dal primo.
Avendo però percorso il Passo Pennes all'andata, abbiamo deciso di salire direttamente al Passo Giovo e proseguire per il lago di Vernago.
Dopo gli ampi tornati in discesa verso Merano, si segue, dopo il centro paese, per Bolzano e si prende la SS 38 in direzione Naturno. Merano è una bellissima cittadina e consiglio di fermarsi presso il suo grande centro termale dove rigenerarsi nelle sue 25 vasche di acqua calda.
Passata Merano, dalla SS38 si attraversa la Val Venosta e dopo Naturno si giunge ad un bivio dove si deve proseguire per la Val Senales. Dopo circa 19 chilometri si arriva al piccolo lago artificiale di Vernago a 1700 m s.l.m. Quest'ultimo fu costruito tra il 1956 e il 1964: il fertile fondovalle insieme ai masi ed alla chiesetta, hanno ceduto il posto all'acqua, ma ancora oggi da gennaio a maggio è possibile scorgere il campanile della chiesetta che esce dall'acqua.
L'ultimo giorno prima del rientro lo abbiamo dedicato al giro delle Dolomiti percorrendo ben quattro passi di montagna e due valli. Si tratta di un percorso impegnativo di circa 260 chilometri che tiene impegnati per l'intera giornata, tra momenti di sole, pioggia, caldo e freddo.
Siamo partiti da Vipiteno seguendo per Bolzano sulla SS12 fino a Chiusa. Di qui bisogna seguire per la Val Gardena e, superate le dolci curve della valle, si inizia a salire verso il primo passo di Montagna: Passo Sella (2214 m s.l.m.). Quest'ultimo mette in comunicazione la Val di Fassa con la Val Gardena ed è situato su una sella erbosa che separa il gruppo del Sassolungo dal gruppo Sella. Arrivati in cima la vista più spettacolare è quella del gruppo del Sassolungo.
Scendendo in direzione Canazei si risale al Passo Fedaia (2057 m. s.l.m.), valico alpino che mette in comunicazione la Val di Fassa con l'Agordino. È situato a confine tra il Trentino e il Veneto, ai piedi della Marmolada. Prima della discesa si costeggia il lago artificiale di Fedaia che viene utilizzato per la produzione di energia elettrica.
Seguendo in direzione Cortina d'Ampezzo si sale al Passo Giau (2236 m s.l.m.) che mette in comunicazione la nota località sciistica con la Val Fiorentina. Il punto più alto del passo è Colle Santa Lucia da cui si scorgono numerose vette.
Arrivati a Cortina si deve seguire per Passo Tre Croci (1805 m s.l.m.), ultimo valico prima della Val Pusteria che ci riporterà a Vipiteno.
Questa prima parte del viaggio è piuttosto impegnativa, poiché i passi di montagna si susseguono l'uno all'altro senza sosta, il manto stradale è abbastanza curato, consiglio comunque di prestare molta attenzione specie se si sceglie questo percorso in primavera quando la stagione invernale può aver lasciato i suoi segni sull'asfalto.
Consiglio anche di fare il pieno di benzina prima della salita al Passo Sella, poiché prima di Cortina non si incontrano distributori.
Superato il Passo Tre Croci la guida della nostra moto diventa più rilassata, le curve dolci che ci conducono al Lago di Misurina attraverso i boschi. L'asfalto è curato e solo il tempo può variare da un momento all'altro alternando il sole alla pioggia.
Seguendo per Brunico si costeggia il piccolo lago di Dobbiaco fino ad arrivare in Val Pusteria. Circa 40 chilometri di curve morbide e veloci, su una strada ampia che invoglia a dare gas. Ci vuole circa mezz'ora per arrivare a Bressanone e da qui, seguendo per Vipiteno, si conclude il nostro meraviglioso giro delle Dolomiti tra una natura incontaminata.
Il giorno del rientro abbiamo deciso di evitare l'autostrada che, per quanto veloce, è decisamente noiosa, per affrontare l'ultimo passo impegnativo: Lo Stelvio.
Potevamo scegliere tra passare dal Passo Giovo e da Merano, proseguire per la Val Venosta oppure percorrere la SS12 in direzione Bolzano e proseguire sulla SS38 per Merano. Siccome il tempo non era dei migliori, abbiamo deciso di optare per la seconda strada e dopo circa 70 chilometri siamo arrivati a Bolzano. Da qui, seguendo per Merano, si entra sulla SS38 per lo Stelvio e si prosegue sempre diritto seguendo le facili indicazioni per altri 70 chilometri fino al passo.
La strada prima del Passo attraversa alcuni paesini molto caratteristici, immersi nel verde della Val Venosta e del Parco Nazionale dello Stelvio, l'asfalto è in buone condizioni e la guida e facile fino ad arrivare ai piedi dei 47 tornanti che portano al Passo. La salita allo Stelvio non mi sento di consigliarla specie a chi è alle prime armi. Nonostante il panorama sottostante sia suggestivo, non c'è nulla di divertente nel percorrere tornati a gomito stretti e mal asfaltati. Occhio ai camper che scendono in direzione opposta alla vostra.
Ammetto, però, che una volta arrivati in cima a 2760 m s.l.m. la soddisfazione di guardare la strada dall'alto è impagabile. Qui ci si può fermare per mangiare un panino e fare qualche piccolo acquisto di souvenir, assieme agli altri numerosi motociclisti venuti da ogni dove per provare l'emozione dei tornanti del lato valtellinese che conducono al passo.
Dopo una breve sosta per un hot dog e una birra, siamo ridiscesi verso Bormio e questa volta abbiamo trovato una strada di tornanti ampi e divertenti, nonostante alcune gallerie poco illuminate e ancora bagnate dalla neve sciolta.
Una volta arrivati a Bormio abbiamo attraversato la Valtellina in direzione Lecco per tornare a casa e concludere questo breve ma intenso viaggio per i passi del sud Tirol.
La chiesa in Val di Vizze
la strada allo Stelvio dall'alto
lago di Vernago
Lucia a Passo Giau
motociclisti al Passo Stelvio
Panorama Passo Pennes
Passo-Giovo-e-lago-di-Verna
Passo-Pennes
Lo-Stelvio
Giro-delle-Dolomiti

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