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SBK: le pagelle di Imola

di Luca Sordi, foto Alex Photo il 26/09/2011 in Sbk

Un 10 a Checa che si avvia a vincere il titolo e un 5 a Melandri che non ha sfruttato quella che era forse l'ultima occasione di impedirglielo. Tornano ai piani alti Rea e Haga, crolla Fabrizio

Carlos Checa: 10 – Un week end che ha rasentato la perfezione. Lo spagnolo ha retto una pressione enorme dominando la Superpole e riuscendo a gestire le manche al meglio. Ha detto che in gara 2 si sarebbe accontentato, ma al momento del ritiro di Rea stava rimontando come una furia. I fan della Superbike hanno un nuovo idolo. Mondiale!

Jonathan Rea: 9 – L'inglese si è sempre lamentato di avere una moto scorbutica, anche se potente. Il ride by wire ha permesso un'elettronica più evoluta e Jonny è tornato subito davanti. A guardare le brutte cicatrici c'è da sentirsi male, ma l'articolazione è salva e lui riesce a girare il polso destro nel verso giusto, e senza timori. Bentornato Rea.

Noriyuki Haga: 8 – Con Max assente, il testimone di casa Aprilia lo ha preso lui disputando la prima vera gara della stagione. Non ha feeling con la RSV4 e lo ha detto apertamente nelle interviste post gara, ma una volta tanto sfrutta l'enorme talento che ha e fa vedere cose pregevoli. Non salverà il posto, ma perlomeno abbiamo rivisto un pilota e non un mestierante. Continua così Nitronori.

SBK: le pagelle di Imola
Leon Camier: 7 – In gara 1 manca la marcia in variante bassa e paga caro l'errore. Nella successiva si riscatta completando la festa Aprilia e tornando sul podio dopo tre mesi. Bene nel complesso, ma non è sufficiente per aver garantita la conferma dopo una stagione con troppe ombre.

Eugene Laverty: 7 – Alla Yamaha il saliscendi imolese è stato indigesto sino dal primo giorno. Lui ci mette una pezza in gara guidando sopra i problemi. Il morale nel team è ai minimi storici, ma Eugene ha continuato a combattere senza risparmiarsi. Ambitissimo è uno tra i più richiesti sul mercato piloti. Tom Sykes: 7 – Mister "smile" ha fatto vedere che non gli fa difetto il coraggio. Spettacolari le staccate in Superpole e bello tonico in gara 1. Peccato per il ritiro nella seconda manche, ma l'inglese merita la conferma perché non molla mai e di questi tempi non è una dote da poco.

Mark Aitchison: 6,5 – L'australiano continua a tenere a galla la squadra di Donato Pedercini lottando senza risparmiarsi contro avversari che possono godere di mezzi ben più competitivi. Sulla distanza cala con gli pneumatici distrutti, ma nelle fasi iniziali per stare con i più forti fa miracoli…

Federico Sandi: 6,5 – È vero che la sua Ducati (gestita tecnicamente dal team Althea) è una signora moto, ma il ligure ha corso molto bene non sfigurando nei confronti di altri dotati di maggiore esperienza di lui. Una wild card giocata al meglio delle sue possibilità.

Marco Melandri: 5 – È comprensibilmente giù di morale e la moto non l'aiuta. Miracoli non ne poteva fare, però il compagno di squadra lo ha battuto senza pietà. Contava di continuare con Yamaha anche nel 2012 e l'ennesima doccia fredda per ciò che riguarda il futuro del team gli ha dato il colpo di grazia. Urge riscatto per chiudere in bellezza dietro a Checa.

Joan Lascorz : 5 – Lo spagnolo che tanto bene aveva fatto in Supersport sembra aver perso la verve dei tempi migliori. Non brilla nemmeno in modo sporadico in sella ad una moto che Sykes comunque porta in alto. Rischia la bocciatura.

BMW Italia: 5 – L'insufficienza questa volta non è totalmente da ascrivere a Fores, ma a chi ha deciso di far salire su di una moto difficile come la S1000RR il giovane spagnolo. Imola è impegnativa oltre misura, forse Lanzi (che qua è sempre andato forte ed ha comunque già corso con la moto di Monaco) era da preferire se non altro anche per motivi di "campo".

Ayrton Badovini: 5 – Il piemontese forse paga la stanchezza di fine stagione e non lascia traccia ad Imola. Qualche sprazzo in gara 1 mentre in gara 2 un errore lo caccia indietro senza dargli la possibilità di recuperare. Prova opaca.

Jacub Smrz: 5 – Al Nurburgring ha rialzato la testa ma ad Imola siamo tornati nuovamente a brancolare nel buio. Battuto costantemente da Guintoli continua a cadere senza un preciso motivo in modo del tutto gratuito.

Michel Fabrizio: 4 – Dispiace veder navigare in cattive acque il romano, proprio su di una pista dove egli ha sempre fatto la differenza. La caduta in gara 1 ed il ritiro in quella successiva pongono fine anticipata ad un week end da incubo.

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