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Non fermate gli Euro1 a Roma!

di Riccardo Matesic il 11/10/2013 in Attualità

Lo chiedono Costruttori e Federmoto con un comunicato stampa. Riusciranno a far capire all'amministrazione comunale l'infondatezza scientifica del provvedimento in arrivo?

Confindustria ANCMA e Federazione Motociclistica Italiana hanno diffuso un comunicato congiunto per denunciare l'imminente ritorno del blocco totale (stavolta definitivo) dei motocicli Euro1 nella zona dell'anello ferroviario di Roma.
Ricorderete come già lo scorso anno il 1° novembre fosse stato istituito tale blocco, con una deroga di un anno solo per i residenti, che ancora per un inverno avrebbero potuto circolare.
Non fermate gli Euro1 a Roma!
Nel mese di aprile la deroga era scattata anche per i non residenti. Ora, in assenza di ulteriori provvedimenti, dal prossimo 1° novembre il blocco tornerà.
Abbiamo scritto più volte come questa misura del Campidoglio sia particolarmente inutile, visto che i motori 4T Euro 0 (fermi già da anni) ed Euro1 emettono quote minime di particolato, il famigerato PM10. E visto che il problema che assilla la Capitale è proprio quello delle micropolveri, inutile fermare quei mezzi che non ne emettono!

Di più, le moto hanno anche il non trascurabile pregio di fluidificare il traffico e di abbattere i tempi di percorrenza. Fermarle significa spostare una quota di dueruotisti sulle quattro ruote, magari più moderne in termini di omologazione, ma sicuramente destinate a congestionare ulteriormente il traffico. Senza contare la CO2, che viene emessa maggiormente (è intuibile) dai motori di maggior cubatura delle automobili.

Ragionamenti logici che al Comune di Roma non devono aver mai fatto, visti i divieti che continuano a bloccare le due ruote con motore 4T.
Servirebbe che qualcuno rappresentativo dei motociclisti andasse a parlare direttamente con gli assessori alla mobilità e all'ambiente, oltre che con il Sindaco Marino. E, magari, disponendo di un minimo di fondi, organizzasse una misurazione pubblica del particolato emesso da un gruppo di moto Euro1. Diversamente le speranze di un ravvedimento dell'amministrazione sono ridotte al lumicino.

Nella pagina che segue vi riportiamo il comunicato rilasciato da ANCMA ed FMI.

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