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Moto & Scooter
SYM MaxSym 400i
di Stefano Borzacchiello, foto di Stefano Gadda
il 02/03/2011 in Moto & Scooter
L'isola di Taiwan ormai sforna mezzi sempre più curati e sofisticati come questo nuovo scooterone che arriverà nelle concessionarie a maggio ad un prezzo molto interessante, circa 5000 euro
SYM MaxSym 400i
Per chi affronta tutti i giorni autostrade e tangenziali, uno scooter è troppo poco, meglio uno scooterone. Precisiamo che per scooterone si intende un mezzo che ha un motore superiore ai 250 cc, dimensioni abbondanti e una notevole capacità di carico. Qualche esempio? Solo per citare i più venduti ricordiamo il Suzuki Burgman 400 e lo Yamaha Majesty, due modelli che nel tempo si sono guadagnati il titolo di "poltrona a due ruote".
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Da oggi però i due bestseller giapponesi avranno un nuovo e temibile rivale, il nuovo SYM MaxSym 400i. Un prodotto realizzato con molta cura dalla Casa taiwanese che ha caratteristiche paragonabili a quelle dei rivali nipponici ma viene proposto a un prezzo molto interessante, circa 5000 euro.
Il nuovo MaxSym arriverà nelle concessionarie a partire da maggio in quattro colorazioni: nero, bianco, perla e grigio come quello del servizio.
La qualità dei prodotti SYM in questi anni è notevolmente migliorata e di fronte al nuovo MaxSym 400 i possiamo dire che i prodotti della Casa taiwanese hanno raggiunto quasi lo stesso livello dei modelli giapponesi da sempre ritenuti il riferimento.
Anche se il MaxSym 400 da noi provato è ancora un pre-serie si è rivelato già molto curato: ha plastiche solide, ben accoppiate e verniciature brillanti.
La dotazione del nuovo scooterone taiwanese è ricca, basti ricordare che di serie ci sono le leve regolabili, le pedane estraibili con pulsante, lo schienalino per pilota e passeggero e il cupolino regolabile in altezza su tre differenti posizioni, inoltre è presente il freno di stazionamento (sistemato nel retroscudo) e il pratico pulsante antifurto situato sotto la sella.
La capacità di carico è decisamente buona: nel sottosella – che si apre premendo un pulsante sul manubrio - si possono alloggiare ben due caschi, mentre nel retroscudo ci sono tre vani portaoggetti di cui uno dotato di presa 12V e porta USB, spine indispensabili per ricaricare il telefonino o il GPS.
Il serbatoio è sistemato al centro della pedana e per i rifornimenti non è necessario scendere dallo scooter.
L'impianto frenante con sistema ad azione combinata è molto curato: freni a disco di grandi dimensioni su cui lavorano pinza ad attacco radiale. Inoltre dal 2012 arriverà anche la versione con ABS.
La strumentazione è chiara e leggibile e nelle ore serali si apprezza la retroilluminazione blu.
Nelle soste, oltre al cavalletto centrale che richiede un po' di forza per essere azionato, si può utilizzare la stampella laterale.
Anche se il MaxSym 400 da noi provato è ancora un pre-serie si è rivelato già molto curato: ha plastiche solide, ben accoppiate e verniciature brillanti.
La dotazione del nuovo scooterone taiwanese è ricca, basti ricordare che di serie ci sono le leve regolabili, le pedane estraibili con pulsante, lo schienalino per pilota e passeggero e il cupolino regolabile in altezza su tre differenti posizioni, inoltre è presente il freno di stazionamento (sistemato nel retroscudo) e il pratico pulsante antifurto situato sotto la sella.
La capacità di carico è decisamente buona: nel sottosella – che si apre premendo un pulsante sul manubrio - si possono alloggiare ben due caschi, mentre nel retroscudo ci sono tre vani portaoggetti di cui uno dotato di presa 12V e porta USB, spine indispensabili per ricaricare il telefonino o il GPS.
Il serbatoio è sistemato al centro della pedana e per i rifornimenti non è necessario scendere dallo scooter.
L'impianto frenante con sistema ad azione combinata è molto curato: freni a disco di grandi dimensioni su cui lavorano pinza ad attacco radiale. Inoltre dal 2012 arriverà anche la versione con ABS.
La strumentazione è chiara e leggibile e nelle ore serali si apprezza la retroilluminazione blu.
Nelle soste, oltre al cavalletto centrale che richiede un po' di forza per essere azionato, si può utilizzare la stampella laterale.
In sella al MaxSym 400 i si apprezza l'ergonomia del posto di guida: si sta comodi e si ha tutto sotto controllo. Inoltre la conformazione allungata della pedana consente di stendere bene le gambe. Per il passeggero è previsto un trattamento di tutto rispetto: pedane ampie, due pratiche maniglie laterali e per viaggiare con il massimo comfort lo schienalino.
La comodità è elevata, la protezione del cupolino è molto efficace e solo gli ammortizzatori posteriori soffrono quando si affrontano tratti di strada sconnessi, riducendo il comfort.
Grazie alla pedana stretta e all'altezza contenuta della seduta si appoggiano bene i piedi a terra e nelle manovre da fermo, così come alle basse andature; il MaxSym non mette mai in soggezione il pilota nonostante il peso ed è molto maneggevole, tanto che si districa nel traffico con la disinvoltura e l'agilità di modelli sicuramente più compatti.
La ciclistica è stata ben progettata e nella guida si apprezza la precisione con cui il MaxSym si inserisce in curva. Solo nei rapidi cambi di direzione richiede un discreto lavoro di braccia. Veloce nelle svolte il SYM si dimostra allo stesso tempo molto stabile in autostrada.
Il motore è brioso: ha un erogazione vivace e garantisce un allungo più che discreto, l'unico neo sono le vibrazioni accentuate ai regimi elevati. La trasmissione invece richiede una messa a punto, poiché nelle partenze accusa un leggero ritardo nella risposta.
La frenata, grazie all'efficace ripartitore CBS, è potente e sempre modulabile.
La comodità è elevata, la protezione del cupolino è molto efficace e solo gli ammortizzatori posteriori soffrono quando si affrontano tratti di strada sconnessi, riducendo il comfort.
Grazie alla pedana stretta e all'altezza contenuta della seduta si appoggiano bene i piedi a terra e nelle manovre da fermo, così come alle basse andature; il MaxSym non mette mai in soggezione il pilota nonostante il peso ed è molto maneggevole, tanto che si districa nel traffico con la disinvoltura e l'agilità di modelli sicuramente più compatti.
La ciclistica è stata ben progettata e nella guida si apprezza la precisione con cui il MaxSym si inserisce in curva. Solo nei rapidi cambi di direzione richiede un discreto lavoro di braccia. Veloce nelle svolte il SYM si dimostra allo stesso tempo molto stabile in autostrada.
Il motore è brioso: ha un erogazione vivace e garantisce un allungo più che discreto, l'unico neo sono le vibrazioni accentuate ai regimi elevati. La trasmissione invece richiede una messa a punto, poiché nelle partenze accusa un leggero ritardo nella risposta.
La frenata, grazie all'efficace ripartitore CBS, è potente e sempre modulabile.
SYM MaxSym 400i
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