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SBK Magny Cours: Rea ha il titolo nel mirino
il 26/09/2017 in Sbk
Il Mondiale SBK da venerdì 29 settembre a domenica 1 ottobre farà tappa a Magny-Cours per il terzultimo appuntamento della stagione. Jonathan Rea, a un passo dal titolo, attaccherà ancora una volta con la sua Kawasaki, ma le Ducati di Davies e Melandri su tutte cercheranno di rovinargli la festa
SBK Magny Cours: Rea ha il titolo nel mirino
Il Mondiale SBK questo fine settimana fa tappa in Francia per l’undicesima prova della stagione pronto per incoronare il suo campione. Quel Jonathan Rea che ha dominato il campionato dalla prima gara della stagione in Australia. Il nordirlandese, forte di una Kawasaki Ninja velocissima, arriva a Magny Cours con l’obiettivo di mettersi in tasca il terzo sigillo consecutivo.
Con sei gare ancora da disputare e 150 punti in palio Jonathan Rea, che ora guida la classifica generale con 120 punti di vantaggio sul compagno di squadra Tom Sykes, teoricamente fuori dai giochi per i postumi dell’incidente nelle prove e Portimao ma che vorrebbe correre in Francia, e 135 sul ducatista Chaz Davies, ha le carte in regola per chiudere il Campionato con due round di anticipo. Certo è che sia i piloti Ducati, Marco Melandri e Chaz Davies, faranno di tutto per far rimandare la festa a Rea.
YAMAHA ALL’ATTACCO
Attenzione alle Aprilia che nell’ultimo round hanno fatto un passo in avanti nelle qualifiche, mentre nel team Yamaha Michael van der Mark, sfumata l’opzione di sostituire Valentino Rossi sulla MotoGP, e forte del podio conquistato a Portimao ha il morale giusto per portare la sua R1 anche questo fine settimana nelle posizioni che contano. Mai non sottovalutare Leon Camier che è in grado di far volare la Mv Agusta. Nel team Honda, sulla CBR che fu di Nicky Hayden, rivedremo Davide Giugliano pronto a lasciarsi alle spalle con due belle gare le difficoltà incontrate al Lausitzring. Nel team Honda rivedremo anche Jake Gagne al posto di Stefan Bradl che sarà operato in settimana.
Tutto ancora da decidere invece nelle altre classi. Nel SSP, con 75 punti ancora in palio, Kenan Sofuoglu (Kawasaki Puccetti Racing) guida la classifica generale con soli 4 punti di vantaggio sul francese Lucas Mahias e 31 sul sudafricano Sheridan Morais, entrambi in sella a Yamaha. Nella Classifica Costruttori la casa di Iwata ha però un vantaggio di 9 punti su quella di Akashi.
Ancora più combattuta la WorldSSP300 che vede potenzialmente in lotta per il titolo ancora 8 piloti anche se ad avere le maggiori possibilità di vittoria sono l’italiano Alfonso Coppola (SK Racing), che guida la classifica con 1 punto di vantaggio sullo spagnolo Marc García, 18 sull’olandese Scott Deroue e 19 su Mika Perez. Anche in questo caso Yamaha precede Kawasaki in classifica generale con 39 punti di vantaggio.
Nel Campionato Europeo FIM Superstock1000 è battaglia tra l’attuale leader di Campionato Michael Ruben Rinaldi (Aruba.it Racing - Junior Team) e il turco della Kawasaki Toprak Razgatlioglu, con il francese Florian Marino che segue a 22 punti di distacco dal primo. In questo caso a guidare la Classifica Costruttori è Ducati con un vantaggio di 10 punti su Kawasaki e 11 su Yamaha.
Per questa tappa Pirelli, sia per la classe WorldSBK che per la WorldSSP, conferma sostanzialmente le soluzioni da asciutto già viste in azione nei precedenti round di Laguna Seca, Lausitzring e Portimão. Considerate le possibilità di pioggia tipiche della zona in questo periodo dell’anno, Pirelli ha deciso di affiancare ai normali pneumatici anteriori da pioggia di gamma, una nuova soluzione di sviluppo che potrebbe svolgere un ruolo chiave nel caso il fine settimana fosse caratterizzato da maltempo.
LA STORIA DI NEVERS MAGNY-COURS
Il tracciato di Nevers Magny-Cours è lungo 4411 metri, con nove curve a sinistra e otto a destra e un rettilineo d’arrivo che misura 250 metri. La pendenza massima in salita è del 2,38%, mentre in discesa del 2,68% con un raggio di curvatura minimo di 5 metri e massimo di 474,45 metri. Il pilota in pole position partirà dal lato destro della pista.
La realizzazione nel 1960 del Circuit de Nevers Magny-Cours è stata voluta dall’allora sindaco Jean Bernigaud ed il circuito è stato inaugurato nel marzo del 1961 con un layout destinato alle due e quattro ruote lungo due chilometri. Il complesso polifunzionale di Nevers si è evoluto nuovamente nel corso degli anni Ottanta, modificando più volte il proprio aspetto e adattandosi alle esigenti norme in modo da ottenere le certificazioni necessarie per ospitare prestigiosi campionati: l’ultima conformazione del tracciato borgognone, quella tuttora utilizzata dal Campionato Mondiale FIM Superbike, risale al 2003, con la modifica dei due settori chiamati Château d’Eau e Lycée.
Il circuito francese è caratterizzato da brusche decelerazioni e ripartenze, intervallate da rettilinei mediamente lunghi, disposti su una superficie collinare. Nella sua configurazione è previsto anche un harpin (Adelaide) con una delle traiettorie più strette presenti tra i circuiti internazionali, da percorrersi in uscita da un rettilineo abbastanza veloce.
Aldilà di questi aspetti tecnici, la superficie dell’asfalto è estremamente liscia e regolare e pertanto il circuito di Magny-Cours non si è mai presentato come una sfida particolarmente impegnativa per i penumatici, inoltre non è particolarmente amato dai piloti in quanto offre scarse opportunità di sorpasso.
Con sei gare ancora da disputare e 150 punti in palio Jonathan Rea, che ora guida la classifica generale con 120 punti di vantaggio sul compagno di squadra Tom Sykes, teoricamente fuori dai giochi per i postumi dell’incidente nelle prove e Portimao ma che vorrebbe correre in Francia, e 135 sul ducatista Chaz Davies, ha le carte in regola per chiudere il Campionato con due round di anticipo. Certo è che sia i piloti Ducati, Marco Melandri e Chaz Davies, faranno di tutto per far rimandare la festa a Rea.
YAMAHA ALL’ATTACCO
Attenzione alle Aprilia che nell’ultimo round hanno fatto un passo in avanti nelle qualifiche, mentre nel team Yamaha Michael van der Mark, sfumata l’opzione di sostituire Valentino Rossi sulla MotoGP, e forte del podio conquistato a Portimao ha il morale giusto per portare la sua R1 anche questo fine settimana nelle posizioni che contano. Mai non sottovalutare Leon Camier che è in grado di far volare la Mv Agusta. Nel team Honda, sulla CBR che fu di Nicky Hayden, rivedremo Davide Giugliano pronto a lasciarsi alle spalle con due belle gare le difficoltà incontrate al Lausitzring. Nel team Honda rivedremo anche Jake Gagne al posto di Stefan Bradl che sarà operato in settimana.
Tutto ancora da decidere invece nelle altre classi. Nel SSP, con 75 punti ancora in palio, Kenan Sofuoglu (Kawasaki Puccetti Racing) guida la classifica generale con soli 4 punti di vantaggio sul francese Lucas Mahias e 31 sul sudafricano Sheridan Morais, entrambi in sella a Yamaha. Nella Classifica Costruttori la casa di Iwata ha però un vantaggio di 9 punti su quella di Akashi.
Ancora più combattuta la WorldSSP300 che vede potenzialmente in lotta per il titolo ancora 8 piloti anche se ad avere le maggiori possibilità di vittoria sono l’italiano Alfonso Coppola (SK Racing), che guida la classifica con 1 punto di vantaggio sullo spagnolo Marc García, 18 sull’olandese Scott Deroue e 19 su Mika Perez. Anche in questo caso Yamaha precede Kawasaki in classifica generale con 39 punti di vantaggio.
Nel Campionato Europeo FIM Superstock1000 è battaglia tra l’attuale leader di Campionato Michael Ruben Rinaldi (Aruba.it Racing - Junior Team) e il turco della Kawasaki Toprak Razgatlioglu, con il francese Florian Marino che segue a 22 punti di distacco dal primo. In questo caso a guidare la Classifica Costruttori è Ducati con un vantaggio di 10 punti su Kawasaki e 11 su Yamaha.
Per questa tappa Pirelli, sia per la classe WorldSBK che per la WorldSSP, conferma sostanzialmente le soluzioni da asciutto già viste in azione nei precedenti round di Laguna Seca, Lausitzring e Portimão. Considerate le possibilità di pioggia tipiche della zona in questo periodo dell’anno, Pirelli ha deciso di affiancare ai normali pneumatici anteriori da pioggia di gamma, una nuova soluzione di sviluppo che potrebbe svolgere un ruolo chiave nel caso il fine settimana fosse caratterizzato da maltempo.
LA STORIA DI NEVERS MAGNY-COURS
Il tracciato di Nevers Magny-Cours è lungo 4411 metri, con nove curve a sinistra e otto a destra e un rettilineo d’arrivo che misura 250 metri. La pendenza massima in salita è del 2,38%, mentre in discesa del 2,68% con un raggio di curvatura minimo di 5 metri e massimo di 474,45 metri. Il pilota in pole position partirà dal lato destro della pista.
La realizzazione nel 1960 del Circuit de Nevers Magny-Cours è stata voluta dall’allora sindaco Jean Bernigaud ed il circuito è stato inaugurato nel marzo del 1961 con un layout destinato alle due e quattro ruote lungo due chilometri. Il complesso polifunzionale di Nevers si è evoluto nuovamente nel corso degli anni Ottanta, modificando più volte il proprio aspetto e adattandosi alle esigenti norme in modo da ottenere le certificazioni necessarie per ospitare prestigiosi campionati: l’ultima conformazione del tracciato borgognone, quella tuttora utilizzata dal Campionato Mondiale FIM Superbike, risale al 2003, con la modifica dei due settori chiamati Château d’Eau e Lycée.
Il circuito francese è caratterizzato da brusche decelerazioni e ripartenze, intervallate da rettilinei mediamente lunghi, disposti su una superficie collinare. Nella sua configurazione è previsto anche un harpin (Adelaide) con una delle traiettorie più strette presenti tra i circuiti internazionali, da percorrersi in uscita da un rettilineo abbastanza veloce.
Aldilà di questi aspetti tecnici, la superficie dell’asfalto è estremamente liscia e regolare e pertanto il circuito di Magny-Cours non si è mai presentato come una sfida particolarmente impegnativa per i penumatici, inoltre non è particolarmente amato dai piloti in quanto offre scarse opportunità di sorpasso.
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