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Triumph Trophy 1200

di Riccardo Capacchione il 11/09/2012 in Moto & Scooter

Oltre 500 km in sella tra le Highlands scozzesi, giocando con le infinite pagine dei menu del computer di bordo, per scoprire se la nuova luxury tourer inglese può tenere testa alla concorrenza tedesca

Triumph Trophy 1200
Della Triumph Trophy 1200 colpisce subito il comfort molto elevato, che permette di viaggiare in relax, senza alcun impegno psicofisico. La sella regolabile su due posizioni, il parabrezza gestibile elettricamente e la carena ampia si dimostrano elementi caratteristici quanto fondamentali per affrontare un viaggio senza rinunciare a nulla. Presentata in versione base e SE, - dall'equipaggiamentro più raffinato -, si propone come sfidante alle classiche tourer tedesche e in particolare alla R 1200 RT.
La prima sensazione è che il baricentro sia piuttosto alto. Così, anche quando non si piega troppo, la moto si muove reattiva tra una svolta all'altra. La trazione è eccellente grazie alla gomma da 190 posteriore e al traction control, disinseribile, che regalano sicurezza anche su fondi scivolosi o bagnati, mentre il comando "full ride by wire" della Trophy SE rende la guida molto dolce e lineare.

Una maxi tutta da guidare
Triumph Trophy 1200

Il tre cilindri da 1200 cc sposta senza problemi questa maxitourer: dai 3000 ai 6000 è davvero forzuto e vi assicuriamo che non c'è bisogno d'altro per divertirsi. Si tratta dell'unità montata sulla maxi enduro Explorer, l'unica vaiante degna di nota è l'impianto di scarico. L'avantreno è caricato dal 51,5% del peso statico della moto e per questo il pilota riceve sensazioni molto dirette dall'anteriore, anche grazie al pneumatico Pirelli Angel di primo equipaggiamento.

La maneggevolezza diminuisce quando si scende con decisione in piega: lo sforzo per rialzare la moto aumenta progressivamente con l'angolo di inclinazione, ma bisogna dire che la Trophy non diventa mai faticosa. Anche merito delle tante opzioni di assetto, da effetturare a moto ferma: guida a solo, in due e con i bagagli. Mentre i setting Normal, Sport e Comfort si possono cambiare anche in movimento e agiscono sull'idraulica. In frenata il pilota deve agire con decisione sui comandi, ma c'è un sistema molto ben congegnato dove una valvola proporzionale ripartisce la forza frenante quando si aziona il posteriore.
 
Troverete la prova completa sul numero di DueRuote di ottobre, tra pochi giorni in edicola.

Triumph Trophy 1200
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