Moto & Scooter
Kawasaki KLV 1000
Gemella della Suzuki V-Strom, cromaticamente più aggressiva, fa il suo ingresso nella gamma di Akashi una maxi-enduro frutto dell’accordo di interscambio fra le due Case giapponesi
di Luigi Rivola
La Suzuki V-Strom 1000 da oggi ha una gemella: la nuova Kawasaki KLV 1000, frutto dell’accordo che le due industrie giapponesi hanno stilato tre anni fa e che, al di là delle buone intenzioni e delle dichiarazioni di interscambio di tecnologia e dell’intenzione di avviare progetti comuni, fino ad oggi si è risolto solo nella concessione alla Kawasaki di allargare la sua gamma inserendovi modelli originali Suzuki riverniciati e marcati col logo della Casa di Akashi.
L’arrivo della KLV 1000 nelle vetrine dei concessionari Kawasaki è importante perché è la prima volta che una bicilindrica a V entra a far parte del catalogo delle “verdone”, ma non solo per questo, naturalmente. Una bicilindrica On-Off di grossa cilindrata mancava alla Kawasaki ed è una moto che – considerata la trasformazione in atto nel mercato motociclistico con l’invecchiamento dell’età media dei clienti – può giocare un ruolo interessante. Una differenziazione estetica, che certamente è alla portata delle tasche della Kawasaki, nonostante il forte investimento in MotoGP, sarebbe stata comunque ben vista e forse molto utile, considerato che il modello in questione è molto valido, dispone di uno dei migliori bicilindrici 1000 del mondo, ma in versione V-Strom è sul mercato da due anni e non riesce a sfondare nonostante le sue indubbie doti.
L’unica differenza visibile sulla KLV 1000 rispetto alla V-Strom di pari cilindrata, a parte le variazioni cromatiche, è il parabrezza, regolabile in altezza, che è identico a quello della nuova V-Strom 650. La Kawasaki non ha ancora precisato il prezzo, né la data di inizio commercializzazione in Italia.
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