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Moto & Scooter
Triumph Street Triple 2017: triplo gusto
il 10/01/2017 in Moto & Scooter
Un deciso balzo in avanti per l'apprezzata naked inglese di media cilindrata, che si presenta in tre versioni S, R ed RS, tutte con un nuovo look, una ciclistica aggiornata e una completa dotazione elettronica. Il tre cilindri cresce a 765 cc. Le nuove Street saranno disponibili dalla primavera a partire da 8.900 euro per la versione S
Triumph Street Triple 2017: triplo gusto
Il 2017 per Triumph inizia nel segno della nuova Street Triple. Rivoluzione? No, del resto il modello nato 10 anni or sono - aggiornato poi nel 2009, 2013 e 2015 - è sempre stato apprezzatissimo: siamo quindi di fronte a un'evoluzione. Una grossa evoluzione! Si parte dal motore, sempre a tre cilindri ma la cui cubatura passa da 675 cc a 765 cc.
La naked della Casa di Hinckley è stata rinnovata anche nel design e nella ciclistica pur mantenendo il family feeling con la sua progenitrice. Sarà disponibile in tre versioni: la base S (disponibile anche in versione per patente A2 con motore di 660 cc) cui si affiancano la più performante e sofisticata R e la ancor più esclusiva RS. Nelle intenzioni di Triumph, le tre versioni dovrebbero soddisfare esigenze diverse: da chi cerca una moto versatile e divertente a chi vuole una bestia da pista, quasi una Daytona senza carena.
Prima però di addentrarci nelle differenze tra i vari modelli, osservando la nuova Street Triple balza all'occhio il lavoro fatto sul design. Nessuno stravolgimento, ma piccoli affinamenti che le conferiscono un look più cattivo. Quindi ecco fiancatine compatte e attillate, un codino più filante e un piccolo cupolino a filo che sormonta il rinnovato gruppo ottico. Quest'ultimo è ancora l'elemento distintivo della naked inglese – al pari della sorella Speed Triple – ma presenta, oltre alle luci di posizione a led, una presa d'aria a V ben incastonata al centro dei due fanali.
La strumentazione resta mista analogico-digitale sulla S, mentre sulle R ed RS arriva un vero e proprio computer di bordo che visualizza le informazioni su un ampio display TFT a colori da 5" che è possibile settare su differenti livelli. Per navigare fra le varie modalità c'è un comodo pulsante sul manubrio, una sorta di joystick in miniatura. Più tradizionale invece il comando sulla S che è quello che troviamo anche sulla Speed.
Candidata ad essere la più leggera naked della sua categoria, la nuova Street ha un inedito forcellone in alluminio, lo stesso materiale con cui è realizzato anche il telaio. Lo scarico resta basso, ma è più compatto nonostante rispetti gli impegnativi requisiti dell'Euro4. Rivista anche la seduta, con una nuova e più confortevole sella sdoppiata.
Passando alle sospensioni il discorso si fa complesso: le forcelle sono tutte marcate Showa ma la S monta una unità non regolabile, la R una più raffinata (e regolabile) SF-BPF, la RS una sofisticata e specialistica BPF, pronta per la pista. Scelta analoga anche per i mono: quelli della S e della R sono sempre Showa, ma il primo è regolabile solo nel precarico, il secondo nel precarico e nei freni idraulici. La RS monta invece un Öhlins, anch'esso tarato e con specifiche da pista.
Capitolo freni: a parità di diametro dei dischi sulla S troviamo delle pinze Nissin ad attacco tradizionale mentre nelle altre due versioni arrivano unità Brembo monoblocco radiali (le M4.32 e M50). Il cuore della Street Triple non poteva che essere un tre cilindri. Il triple "small block" è stato profondamente rinnovato rispetto al precedente aumentando sia l'alesaggio sia la corsa, con un guadagno di circa 100 cc. A cambiare sono più di 80 parti e il risultato è un incremento della potenza e della coppia a tutti i regimi. Se il motore della S sprigiona 113 CV a 11.250 giri, sulle due versioni più sportive (equipaggiate con un differente albero motore) i CV salgono a 118 a 12.000 giri (R) e 123 a 11.700 giri (RS). Al nuovo motore è abbinato un inedito airbox, uno scarico più compatto e il cambio è stato aggiornato con una prima e una seconda marcia accorciate. Sulle R ed RS la frizione antisaltellamento ed è dotata di un sistema che rende più morbido l'azionamento del comando.
Su tutta la rinnovata famiglia delle Street arriva un nuovo pacchetto elettronico che comprende il controllo di trazione (legato ai riding mode), l'acceleratore ride-by-wire, ABS e riding mode selezionabili. Questi sono due – Rain e Road – per il modello S, mentre sulla R si aggiungono la Sport e una mappa personalizzabile. Sulla RS, infine, oltre a quelle già elencate, c'è anche la modalità Track per la pista. Non poteva mancare sulla versione più sportiva anche il cambio elettronico, disponibile come optional anche per la base e la R.
Per il primo equipaggiamento di pneumatici la scelta è caduta su Pirelli Diablo Rosso Corsa per la S e la R, mentre sulla RS troviamo i più performanti Diablo Supercorsa SP. Per personalizzare le tre versioni è già disponibile un ampio catalogo di accessori che si possono anche scegliere usando il configuratore online.
La nuova Triumph Street Triple arriverà dalla primavera. La prima versione disponibile nelle concessionarie sarà la RS marzo, seguita dalla S ad aprile e infine a maggio arriverà la R. Il prezzo comunicato alla presentazione stampa a Londra è quello della versione S, 8.900 euro franco concessionario.
La naked della Casa di Hinckley è stata rinnovata anche nel design e nella ciclistica pur mantenendo il family feeling con la sua progenitrice. Sarà disponibile in tre versioni: la base S (disponibile anche in versione per patente A2 con motore di 660 cc) cui si affiancano la più performante e sofisticata R e la ancor più esclusiva RS. Nelle intenzioni di Triumph, le tre versioni dovrebbero soddisfare esigenze diverse: da chi cerca una moto versatile e divertente a chi vuole una bestia da pista, quasi una Daytona senza carena.
Prima però di addentrarci nelle differenze tra i vari modelli, osservando la nuova Street Triple balza all'occhio il lavoro fatto sul design. Nessuno stravolgimento, ma piccoli affinamenti che le conferiscono un look più cattivo. Quindi ecco fiancatine compatte e attillate, un codino più filante e un piccolo cupolino a filo che sormonta il rinnovato gruppo ottico. Quest'ultimo è ancora l'elemento distintivo della naked inglese – al pari della sorella Speed Triple – ma presenta, oltre alle luci di posizione a led, una presa d'aria a V ben incastonata al centro dei due fanali.
La strumentazione resta mista analogico-digitale sulla S, mentre sulle R ed RS arriva un vero e proprio computer di bordo che visualizza le informazioni su un ampio display TFT a colori da 5" che è possibile settare su differenti livelli. Per navigare fra le varie modalità c'è un comodo pulsante sul manubrio, una sorta di joystick in miniatura. Più tradizionale invece il comando sulla S che è quello che troviamo anche sulla Speed.
Candidata ad essere la più leggera naked della sua categoria, la nuova Street ha un inedito forcellone in alluminio, lo stesso materiale con cui è realizzato anche il telaio. Lo scarico resta basso, ma è più compatto nonostante rispetti gli impegnativi requisiti dell'Euro4. Rivista anche la seduta, con una nuova e più confortevole sella sdoppiata.
Passando alle sospensioni il discorso si fa complesso: le forcelle sono tutte marcate Showa ma la S monta una unità non regolabile, la R una più raffinata (e regolabile) SF-BPF, la RS una sofisticata e specialistica BPF, pronta per la pista. Scelta analoga anche per i mono: quelli della S e della R sono sempre Showa, ma il primo è regolabile solo nel precarico, il secondo nel precarico e nei freni idraulici. La RS monta invece un Öhlins, anch'esso tarato e con specifiche da pista.
Capitolo freni: a parità di diametro dei dischi sulla S troviamo delle pinze Nissin ad attacco tradizionale mentre nelle altre due versioni arrivano unità Brembo monoblocco radiali (le M4.32 e M50). Il cuore della Street Triple non poteva che essere un tre cilindri. Il triple "small block" è stato profondamente rinnovato rispetto al precedente aumentando sia l'alesaggio sia la corsa, con un guadagno di circa 100 cc. A cambiare sono più di 80 parti e il risultato è un incremento della potenza e della coppia a tutti i regimi. Se il motore della S sprigiona 113 CV a 11.250 giri, sulle due versioni più sportive (equipaggiate con un differente albero motore) i CV salgono a 118 a 12.000 giri (R) e 123 a 11.700 giri (RS). Al nuovo motore è abbinato un inedito airbox, uno scarico più compatto e il cambio è stato aggiornato con una prima e una seconda marcia accorciate. Sulle R ed RS la frizione antisaltellamento ed è dotata di un sistema che rende più morbido l'azionamento del comando.
Su tutta la rinnovata famiglia delle Street arriva un nuovo pacchetto elettronico che comprende il controllo di trazione (legato ai riding mode), l'acceleratore ride-by-wire, ABS e riding mode selezionabili. Questi sono due – Rain e Road – per il modello S, mentre sulla R si aggiungono la Sport e una mappa personalizzabile. Sulla RS, infine, oltre a quelle già elencate, c'è anche la modalità Track per la pista. Non poteva mancare sulla versione più sportiva anche il cambio elettronico, disponibile come optional anche per la base e la R.
Per il primo equipaggiamento di pneumatici la scelta è caduta su Pirelli Diablo Rosso Corsa per la S e la R, mentre sulla RS troviamo i più performanti Diablo Supercorsa SP. Per personalizzare le tre versioni è già disponibile un ampio catalogo di accessori che si possono anche scegliere usando il configuratore online.
La nuova Triumph Street Triple arriverà dalla primavera. La prima versione disponibile nelle concessionarie sarà la RS marzo, seguita dalla S ad aprile e infine a maggio arriverà la R. Il prezzo comunicato alla presentazione stampa a Londra è quello della versione S, 8.900 euro franco concessionario.
Triumph Street Triple 2017: triplo gusto
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