Moto & Scooter
Su Dueruote di Maggio abbiamo fatto a pezzi l'Aprilia Tuono V4
L'Aprilia Tuono V4 1100 Factory è il prototipo della vera streetfighter con targa e fari. Da guidare spaventa ed emoziona allo stesso tempo, accarezzarne i singoli pezzi eccita... vi raccontiamo tutto sulle pagine di Dueruote di Maggio in edicola
Se dovessi rispondere al solito giochino “Che moto ti compreresti se non avessi problemi di budget?” la scelta cadrebbe di certo su una naked, perché sono le moto che più mi fanno godere. E questa nuda sarebbe di certo la Aprilia Tuono V4 1100. Meglio ancora se nella graffiante versione Factory, con la colorazione racing e le sospensioni elettroniche Öhlins. Queste possono essere impostate in modalità semiattiva (la parte idraulica viene gestita in autonomia dal sistema Smart EC 2.0, in base alle informazioni elaborate dalla centralina) oppure in modalità manuale, dove compressione ed estensione vengono gestiti dal pilota e non variano fino a nuovo intervento sui registri elettronici.
La scelta di una Tuono V4 1100 Factory non sarebbe una questione di sola libidine dettata dalla componentistica al top o dalle forme dinamiche della carrozzeria. E nemmeno dai “soli” 175 CV di cui è capace il quattro cilindri a V di 65° (che sulla RSV4 1100 Factory tira fuori addirittura 217 CV). O comunque non sarebbe solo per questi fattori, la comprerei per soddisfare pancia e testa. Un colpo di fulmine supportato da tanta oggettività, perché questa naked ha tutto quello che ho sempre voluto e cercato: un cuore grande così, due gambe muscolose, fianchi stretti, sederino sodo e naso importante che non rovina l’estetica ma dona tanta personalità. Sì, lo so, a qualcuno quella mezza carena non piace proprio, ma è vero che, rispetto ad altre, la Tuono la riconosci in mezzo a mille.
Lei è la non plus ultra delle naked sportive, una tra le più potenti “manubrio alto” in circolazione, la più esclusiva delle esclusive. Ed è per questo che non abbiamo resistito nel spogliarla, piano piano... Il risultato lo potete vedere e leggere su Dueruote di Maggio in edicola e subito disponibile nella Digital Edition, cliccando qui!
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