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Ducati Multistrada D-air: la svolta dell'airbag

di Christian Cavaciuti il 17/04/2014 in Moto & Scooter

Ducati e Dainese si alleano per lanciare il primo airbag elettronico indossabile con sensori integrati nella moto. Un grande passo in avanti per la sicurezza passiva dei motociclisti

Ducati Multistrada D-air: la svolta dell'airbag
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Per ragioni non solo di mercato, le maxienduro stanno rubado alle supersportive la bandiera della supremazia tecnologica. La tecnologia risponde a esigenze, e più le esigenze sono complesse più la tecnologia diventa complessa. È per questo che le maxienduro, con la varietà delle condizioni in cui devono garantire confort, trazione e protezione, stanno ponendo le sfide più difficili.

Non è un caso, allora, se sulla Ducati Multistrada stanno comparendo alcune delle tecnologie più avanzate messe a punto da Ducati: dal motore Testastretta 11° con Ride-By-Wire e Riding Modes alle sospensioni semi-attive DSS. E sempre sulla Multistrada arriva ora il primo air-bag motociclistico, sviluppato in collaborazione con Dainese.
La primogenitura dell'airbag motociclistico va a onor del vero alla Honda Goldwing 1800, che lo offre come accessorio fin dal 2007. Nei test il sistema Honda si è dimostrato decisamente efficace, tuttavia finora è rimasto confinato alla mastodontica sei cilindri destinata soprattutto al mercato americano.
L'approccio di Ducati e Dainese è molto diverso, perché posiziona il dispositivo sulla persona (all'interno della giacca o gilet) lasciando sulla moto solo la sensoristica destinata a stabilire se si sta verificando un incidente potenzialmente pericoloso. La tecnologia si basa sul sistema D-air Street sviluppato da Dainese, che Ducati monterà in primo equipaggiamento sulla Multistrada assicurandone l'integrazione con i sistemi di bordo. La connessione tra i sensori e l'airbag è wireless, quindi senza cavi meccanici a strappo come in altri sistemi airbag.

Ecco quindi arrivare tre nuove spie sul cruscotto: due che segnalano che gli airbag del pilota e dell'eventuale passeggero sono "agganciati", e una che indica eventuali anomalie; in questo caso, all'interno del display multifunzione sono state aggiunte voci per descrivere il problema (ad esempio la batteria scarica).

Una volta attivato e collegato, il sistema offre una autonomia di 30 ore circa, adeguata anche all'uso tipico di una grande viaggiatrice come la Multistrada. Di rilievo le prestazioni, con un tempo di gonfiaggio particolarmente contenuto: i due sacchi da 12 litri si gonfiano in appena 45 millisecondi dal primo impatto. Notevole l'efficienza del sistema, che permette di ridurre l'energia associata all'urto a un quarto rispetto a quanto riesca a fare un paraschiena di livello 2. Le situazioni riconosciute dal sistema sono il classico impatto frontale, la collisione laterale e la scivolata, mentre grazie all'integrazione con la centralina della Multistrada viene impedita l'attivazione in caso di caduta da fermi (ad esempio durante una manovra).

L'aggravio di peso è contenuto in 1 kg sulla moto, per gli accelerometri supplementari (due terne sugli steli forcella e due nel sottosella: tutti i segnali sono duplicati per ragioni di affidabilità) e la centralina dedicata; e 1,5 kg sulla giacca, per sacco bombola e batteria.


Questo sistema rappresenta una svolta per più motivi. Intanto perché è il primo airbag elettronico offerto in primo equipaggiamento. Secondo, rappresenta per Ducati un passo importante nell'accreditarsi come azienda orientata non solo allo sport, ma anche alla sicurezza. Terzo, è per Dainese un passaggio in un certo senso storico da produttore aftermarket a fornitore di tecnologia di primo equipaggiamento (OEM come si dice in campo auto), il che potrebbe aprire nuovi scenari per l'azienda vicentina. E più semplicemente, rappresenta un passo importante per la diffusione di questo sistema di protezione passiva, a suo modo altrettanto importante di quelli attivi come ABS e Traction Control.

Al momento costa ancora caro (la Multistrada D-air costerà 700 euro in più di una S, a cui vanno aggiunti circa 1.600 euro per la giacca e 300 per ogni ricarica in caso di scoppio), ma Dainese si è impegnata a dimezzare i costi della tecnologia in tre anni. Siamo fiduciosi che la risposta dei motociclisti sarà adeguata.
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