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Anteprime
Honda CMX500 Rebel: bobber giapponese
Alessandro Codognesi
il 06/04/2017 in Anteprime
Essenziale, snella, compatta con un look ispirato alle bobber, è la nuova Honda CMX500 Rebel, una custom per tutti in vendita a 6.100 euro franco concessionario. Vi raccontiamo com'è fatta e come va, dopo il nostro primo test sulle strade di Barcellona
Honda CMX500 Rebel: bobber giapponese
Dopo l'anteprima negli USA, Honda ha scelto Barcellona per il lancio della CMX500 Rebel, una custom compatta che ha i connotati di una vera bobber. Una moto che punta ai giovanissimi (si può guidare con la patente A2) e alle ragazze, grazie alla sella bassa (690 mm da terra) e al suo peso contenuto (190 kg con il pieno).
Il motore è il bicilindrico che già equipaggia la serie CB500 dotato di 4 valvole per cilindro e raffreddamento a liquido, ma per offrire un’erogazione più fluida sulla CMX500 Rebel i CV sono scesi a 45,6 CV a 8.500 giri e la coppia è di 44,6 Nm. Le modifiche apportate riguardano l’accensione, l’alimentazione e lo scarico, ora basso.
Il telaio è nuovo. È un traliccio in acciaio e ha quote votate alla facilità e all’immediatezza: 110 mm di avancorsa, 28° di inclinazione del cannotto (che diventano addirittura 30° per gli steli della forcella grazie alle piastre) e un interasse di 1.488 mm. Non è poco, soprattutto per una moto così minuta. Sopra al traliccio c’è un serbatoio a goccia da 11,2 litri, inclinato proprio come dev’essere su una bobber, e il faro tondo è attaccato alla piastra inferiore. Piastre che distanziano gli steli di parecchio, dato che devono ospitare un gommone: all’anteriore c’è una Dunlop 130/90-16, al posteriore 150/80-16. L’ABS è a due canali.
La gamma accessori comprende, tra le altre cose, il portapacchi, le borse laterali morbide e una presa a 12 V. È disponibile in due colorazioni.
Ce l’hanno fatta: in Honda sono riusciti a ricreare una vera e propria bobber miniaturizzata. Non manca nulla: c’è il serbatoio a goccia, il gommone davanti, la sella rasoterra e il fanale tondo. Solo che poi ci sali in sella e ti accorgi che è piccola, molto. Bene per chi è alle prime armi ed è di bassa statura, o per le ragazze, un po’ meno bene per chi supera l’uno e ottanta.
La cura degli accoppiamenti è ottima, allo stesso livello di qualunque moto marchiata Honda, a parte alcuni materiali utilizzati che sanno un po’ di economico, come il parafango, o le leve non regolabili.
Pronti, via! Ci si accomoda sulla sella ben imbottita, si gira la chiave (sotto il serbatoio a sinistra, proprio come nelle vere custom) e il piccolo bicilindrico prende vita. Ha un battito non particolarmente emozionante, ma regolare. Il manubrio è largo e lontano il giusto per tutti e le pedane perfettamente centrate, anche se il piede destro tocca facilmente con il carter. Per fortuna c’è una cover a di protezione. La strumentazione è, anche questa, minimalista come su ogni custom che si rispetti (non c’è il contagiri), i comandi di frizione e cambio sono morbidi, il motore non strappa e il peso è molto in basso. Tutti ingredienti che, combinati, creano una ricetta capace di mettere a proprio agio anche i neo-patentati.
Non serve prenderci la mano: con la CMX500 Rebel è tutto immediato. Il tanto ricercato feeling con l’anteriore è ottimo, nonostante la gomma così larga e il cannotto così aperto. È una moto che scorrazza con piacere in città, perché il motore risponde con prontezza al semaforo e la massa è molto contenuta. Si procede rilassati, con le braccia alte, accomodati sulla sella bassa. Poi però, se le si chiede qualcosa in più, accetta di buon grado. Le sospensioni assorbono con leggerezza le buche e assecondano nella guida sprint, così che ci si ritrova in fretta a consumare le pedane (che non sono nemmeno troppo basse). Il bicilindrico si sveglia se lo stuzzicate, mostrando una bella verve a metà del suo range e prolungandosi in un buon allungo. Anche la frenata passa l’esame, ma potrebbe regalare un filo di mordente in più quando necessario.
Si procede spediti, anche su una strada tutta curve ben più che su una normale bobber. Anche perché lei, la Rebel, l’errorino te lo perdona... Alla fine la Honda CMX500 Rebel ha tutta una sua ragione d’essere ed è in vendita a 6.100 euro franco concessionario.
Il motore è il bicilindrico che già equipaggia la serie CB500 dotato di 4 valvole per cilindro e raffreddamento a liquido, ma per offrire un’erogazione più fluida sulla CMX500 Rebel i CV sono scesi a 45,6 CV a 8.500 giri e la coppia è di 44,6 Nm. Le modifiche apportate riguardano l’accensione, l’alimentazione e lo scarico, ora basso.
Il telaio è nuovo. È un traliccio in acciaio e ha quote votate alla facilità e all’immediatezza: 110 mm di avancorsa, 28° di inclinazione del cannotto (che diventano addirittura 30° per gli steli della forcella grazie alle piastre) e un interasse di 1.488 mm. Non è poco, soprattutto per una moto così minuta. Sopra al traliccio c’è un serbatoio a goccia da 11,2 litri, inclinato proprio come dev’essere su una bobber, e il faro tondo è attaccato alla piastra inferiore. Piastre che distanziano gli steli di parecchio, dato che devono ospitare un gommone: all’anteriore c’è una Dunlop 130/90-16, al posteriore 150/80-16. L’ABS è a due canali.
La gamma accessori comprende, tra le altre cose, il portapacchi, le borse laterali morbide e una presa a 12 V. È disponibile in due colorazioni.
Ce l’hanno fatta: in Honda sono riusciti a ricreare una vera e propria bobber miniaturizzata. Non manca nulla: c’è il serbatoio a goccia, il gommone davanti, la sella rasoterra e il fanale tondo. Solo che poi ci sali in sella e ti accorgi che è piccola, molto. Bene per chi è alle prime armi ed è di bassa statura, o per le ragazze, un po’ meno bene per chi supera l’uno e ottanta.
La cura degli accoppiamenti è ottima, allo stesso livello di qualunque moto marchiata Honda, a parte alcuni materiali utilizzati che sanno un po’ di economico, come il parafango, o le leve non regolabili.
Pronti, via! Ci si accomoda sulla sella ben imbottita, si gira la chiave (sotto il serbatoio a sinistra, proprio come nelle vere custom) e il piccolo bicilindrico prende vita. Ha un battito non particolarmente emozionante, ma regolare. Il manubrio è largo e lontano il giusto per tutti e le pedane perfettamente centrate, anche se il piede destro tocca facilmente con il carter. Per fortuna c’è una cover a di protezione. La strumentazione è, anche questa, minimalista come su ogni custom che si rispetti (non c’è il contagiri), i comandi di frizione e cambio sono morbidi, il motore non strappa e il peso è molto in basso. Tutti ingredienti che, combinati, creano una ricetta capace di mettere a proprio agio anche i neo-patentati.
Non serve prenderci la mano: con la CMX500 Rebel è tutto immediato. Il tanto ricercato feeling con l’anteriore è ottimo, nonostante la gomma così larga e il cannotto così aperto. È una moto che scorrazza con piacere in città, perché il motore risponde con prontezza al semaforo e la massa è molto contenuta. Si procede rilassati, con le braccia alte, accomodati sulla sella bassa. Poi però, se le si chiede qualcosa in più, accetta di buon grado. Le sospensioni assorbono con leggerezza le buche e assecondano nella guida sprint, così che ci si ritrova in fretta a consumare le pedane (che non sono nemmeno troppo basse). Il bicilindrico si sveglia se lo stuzzicate, mostrando una bella verve a metà del suo range e prolungandosi in un buon allungo. Anche la frenata passa l’esame, ma potrebbe regalare un filo di mordente in più quando necessario.
Si procede spediti, anche su una strada tutta curve ben più che su una normale bobber. Anche perché lei, la Rebel, l’errorino te lo perdona... Alla fine la Honda CMX500 Rebel ha tutta una sua ragione d’essere ed è in vendita a 6.100 euro franco concessionario.
Honda CMX500 Rebel: bobber giapponese
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